Nuovo appuntamento con Antonio Pappano, il 12 marzo alle 20.30 (in live streaming www.santacecilia.it/streaming e in diretta su Rai Radio Tre), sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per dirigere la prima assoluta di Repression di Yikeshan Abudushalamu, compositore Uiguro (etnia turcofona di religione islamica che vive nel nord-ovest della Cina) e vincitore della I edizione del Concorso Internazionale di composizione Luciano Berio istituito dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in collaborazione con il Centro Studi Luciano Berio, la SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori, la Filarmonica della Scala, la Fondazione Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI e la Fondazione Boris Christoff. Il concerto impagina, inoltre, uno dei massimi capolavori di Felix Mendelssohn, il Concerto per violino e orchestra, interpretato da Maxim Vengerov, e la Suite n. 3 di Čajkovskij.
A proposito di Repression, il compositore afferma: “invece di divulgare troppi dettagli sulla composizione, vorrei condividere alcune idee compositive di base. In questo lavoro, il pubblico ascolterà due stati sonori completamente diversi: uno è estremamente complesso, intenso e aggressivo, mentre l’altro è estremamente semplice, tranquillo e statico. Nei miei lavori passati ho sempre cercato di trovare un modo personale di organizzare ed elaborare i materiali musicali, per poi stabilire gradualmente la connessione tra loro nel processo di sviluppo. In questo caso ho portato avanti questa idea, ma la differenza è che l’emergere di ogni stato sonoro nel tempo è ancora più casuale e in qualche modo imprevedibile, affinché si possa creare un paesaggio sonoro ancora più contrastante, conflittuale e intenso. Il titolo del lavoro può essere interpretato in molti modi dal pubblico, perché rappresenta solo il mio sentimento personale e la mia comprensione di questo lavoro dopo il suo completamento. In altre parole, questo lavoro può anche essere considerato come musica senza titolo. Vale a dire, il pubblico non dovrebbe essere ingannato o costretto dal titolo, ma concentrarsi maggiormente sull’esperienza di ascolto di Repression.”
La serata prosegue con il Concerto per violino e orchestra op. 64; l’opera della maturità di Mendelssohn che, per la sua brillantezza e virtuosismo, rappresenta un’ambita prova d’esibizione per ogni virtuoso dello strumento. A interpretarlo, torna a Roma dopo i suoi concerti da camera negli anni Novanta, un virtuoso dello strumento: il violinista russo Maxim Vengerov, che si esibisce per la prima volta con l’Orchestra ceciliana. A concludere il concerto, l’Orchestra diretta da Pappano eseguirà la Suite n. 3 di Čajkovskij.
Nato nel 1974, Maxim Vengerov ha iniziato la sua carriera solistica a 5 anni, ha vinto i concorsi internazionali Wieniawski e Carl Flesch rispettivamente all’età di 10 e 15 anni, ha studiato con Galina Tourchaninova e Zakhar Bron. A soli 10 anni ha realizzato la sua prima registrazione e da allora ha inciso per le maggiori etichette discografiche, ottenendo, tra l’altro un Grammy e un Gramophone Award. Il suo ampio repertorio non ha preclusioni di generi, ama suonare musica barocca, jazz e rock e dal 2007 si dedica anche alla direzione d’orchestra, studiando con Yuri Simonov e diplomandosi presso l’Istituto di Mosca di Ippolitov-Ivanov nel giugno 2014. Nelle ultime stagioni Maxim Vengerov si è esibito come solista e / o direttore con tutte le principali orchestre, tra cui la New York Philharmonic, Berliner Philharmoniker, London Symphony, BBC Symphony, Orchestra del Mariinskij, le orchestre sinfoniche di Chicago, Montreal e Toronto.
Fra gli impegni più recenti ricordiamo l’inaugurazione della stagione 2018/19 dell’Orchestra Filarmonica della Scala con Riccardo Chailly; nel 2019 è stato artista residente con la Filarmonica di Parigi e quella di Monte Carlo. Nel 2020 è diventato il primo Artista in Residence di Classic FM, ed è entrato a far parte di IDAGIO (il canale di streaming di musica classica), con cui ha anche inciso il Concerto di Čajkovskij (diretto da Chung con l’Orchestre Philharmonique de Radio France) nonché un recital dal vivo alla Carnegie Hall. Il 20 aprile 2021, sempre per Idagio, suonerà insieme a Mischa Maisky e Martha Argerich alla Royal Albert Hall di Londra. Maxim Vengerov si dedica con passione anche all’insegnamento e all’incoraggiamento dei giovani talenti: attualmente è titolare della Stephan and Viktoria Schmidheiny Stiftungsprofessur presso l’Università Mozarteum di Salisburgo e da settembre 2016 è anche Polonsky Visiting Professor di violino presso il Royal College of Music di Londra. Ha fatto parte di prestigiose giurie di concorsi per violino; per ben due volte (2011 e 2016) è stato presidente del Concorso Wieniawski. Nel 1997, è stato ambasciatore dell’UNICEF, organizzazione per la quale ha raccolto fondi ed ha suonando per i bambini e le comunità svantaggiate in Uganda, Thailandia, Balcani e Turchia. Nel 2018 è diventato Goodwill Ambassador della Musica Mundi School, che sostiene i giovani talenti.
Yikeshan Abudushalamu, compositore uiguro, è nato a Xinjiang in Cina il 18 marzo 1985. Ha studiato composizione con Guang Zhao e Shirui Zhu al Conservatorio di Shanghai dal 2008 al 2013 e con il professor Shirui Zhu dal 2015 al 2019 per il suo master. Durante gli anni di studio ha ottenuto diversi premi come l’Excellence Award of China 2nd National Percussion Instrument Composition Competition nel 2010, lo Shanghai 2nd Rivers Awards Composition Competition nel 2010, e l’Excellence Award of Beijing 11th International Electronic Music Festival Composition Competition nel 2014. Dal 2012 al 2013 è stato selezionato e inviato dal Conservatorio di Shanghai come studente di scambio per studiare alla Haute école de musique de Genève, dove ha studiato composizione con Michael Jarrell e composizione elettroacustica con Luis Naon. Nel 2013 l’Ensemble XX. Jahrhundert ha presentato con successo il suo quartetto d’archi “Modulation of Three Primary Colors” alla Shanghai New Music Week. Nel 2015, è stato compositore in residenza del Festival Manca a Nizza. Nel 2019 ha vinto il Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio e attualmente è un compositore freelance con sede a Shanghai.