Giovedì 25 marzo è il DANTEDì, una giornata tutta dedicata al genio di Dante. Cineteca Milano la celebra in streaming con tre contenuti imperdibili del proprio archivio: L’inferno, il primo adattamento cinematografico della Divina Commedia del 1911, il film Dante e Beatrice di Mario Caserini (1912) e un rarissimo frammento proveniente dal film Il Conte Ugolino (1908).
In visione gratuita dal 25 al 29 marzo 2021 su www.cinetecamilano.it
———–
LE SCHEDE DEI FILM
DANTE E BEATRICE
(Mario Caserini, Italia, 1912, 44′)
Un raffinato dramma cinematografico liberamente tratto da “La Vita Nuova” e dalla “Divina Commedia” di Dante Alighieri, prodotta dalla Ambrosio Film di Torino. Nella Firenze del XIII secolo il giovane Dante Alighieri, di nobile famiglia di guelfi bianchi, passeggiando sulle coste dell’Arno dopo aver assistito ad una lezione di Brunetto Latini incontra e s’innamora di Beatrice, figlia del banchiere Folco Portinari, che ne corrisponde l’amore. Mentre il poeta è ad Arezzo per partecipare alla battaglia di Campaldino, Beatrice viene data in sposa dal padre al capo dei guelfi neri Simone degli Bardi, per suggellare i suoi accordi politici. Infelice, Beatrice si ammala gravemente e muore fra le braccia di Dante appena tornato dalla guerra.
IL CONTE UGOLINO
(N.d., Italia, 1908, 3′)
Un raro frammento proveniente dal film “Il Conte Ugolino”, prodotto dalla Itala Film nel 1908 e dedicato al celebre Canto XXXIII dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, incentrato sulle vicissitudini del conte Ugolino della Gherardesca, dalle lotte con l’arcivescovo Ruggeri degli Ubaldi alla sentenza di carcerazione a vita. Il frammento introduce l’arresto del conte Ugolino, il processo e la processione che lo condusse alla definitiva prigionia presso la Torre della Muda.
L’INFERNO
(Francesco Bertolini, Giuseppe de Liguoro, Adolfo Padovan, Italia, 1911, 64′)
Primo adattamento cinematografico della Divina Commedia di Dante Alighieri, prodotto dalla Milano Film. Il film è composto da 54 scene, le quali narrano con fedeltà la prima cantica della Divina Commedia, con una serie di quadri animati ispirati alle illustrazioni di Gustave Doré.
Fu il primo film a ottenere l’iscrizione nel pubblico registro delle opere protette. Il film ebbe un ampio successo anche all’estero e fu il primo a sfruttare un nuovo tipo di distribuzione inventato da Gustavo Lombardo, basato anziché sulla vendita delle copie o sul noleggio, sulla cessione dei diritti in esclusiva per zone e paesi.
Il film è uno dei capolavori del genere in costume per il quale si distinsero i produttori italiani negli anni dieci e il primo film europeo di grande impegno letterario e artistico. Grazie agli effetti speciali cinematografi (soprattutto la sovrimpressione) e teatrali (come i voli grazie a corde e macchinari) venne allestita un’opera visionaria, dove per la prima volta si usarono in maniera coerente le didascalie scritte, che introducevano ogni scena con i versi più famosi o con una frase esplicativa in prosa.