28 Marzo in streaming dal Teatro Filarmonico di Verona
Niccolò Jommelli, Didone Abbandonata – Cantata per Soprano, Archi e Continuo
Henry Purcell, Dido and Aeneas
Orchestra e Coro della Fondazione Arena di Verona
2 Aprile in streaming per il Festival Misteria Paschalia di Cracovia dal Teatro Fraschini di Pavia
Davide Perez, Mattutino de’ Morti
Coro e Orchestra Ghislieri
29 Maggio in streaming dal Concertgebouw Amsterdam nella rassegna Zaterdagmatinee
G.B.Pergolesi, Stabat Mater – Domenico Scarlatti, Messa di Santa Cecilia
Coro e Orchestra Ghislieri
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Direttore d’orchestra con una profonda vocazione alla coralità, stimato filologo musicale in perpetua ricerca, fondatore del Coro e Orchestra Ghislieri, divulgatore, l’ex matematico Giulio Prandi prosegue in questa difficile primavera la sua carriera tra i mille ostacoli che la pandemia impone, per mantenere sano in tutti i sensi, il suo figliolo prediletto, ormai eccellenza internazionale nel cuore del Collegio Ghislieri, e portare la sua consolidata esperienza nell’ambito della musica antica e barocca al servizio di altre realtà, come nel prossimo debutto alla testa dei complessi areniani al Filarmonico di Verona in un repertorio decisamente poco frequentato da una Fondazione di forte tradizione ottocentesca.
Il 2 Aprile invece Pavia, il teatro Fraschini, Prandi e il suo Ghislieri saranno protagonisti di uno dei più prestigiosi e solidi festival di musica sacra nel mondo: i celebri Misteria Paschalia di Cracovia ospiteranno infatti sulla loro piattaforma in streaming, non potendo accoglierli come previsto sul loro palco, il suo Mattutino de’ Morti di Davide Perez, repertorio sul quale Prandi oggi non ha rivali per continuità di studio e frequentazione.
E nemmeno il Concertgebouw di Amsterdam ha voluto rinunciare al contributo di Prandi e del Ghislieri nonostante i tempi, così in streaming dalla loro piattaforma il 29 Maggio si avranno due capisaldi di quella scuola napoletana e iberica di cui Giulio Prandi è ormai considerato interprete di spicco nel contesto internazionale.
Dunque uno studioso, musicista, ma anche operatore culturale di primo piano che dalla Lombardia porta alto il vessillo italiano nel mondo, anche in questo momento di stallo globale, intrecciando con intelligenza le trame di una carriera eclettica di certo unica nell’attuale panorama europeo.
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Biografia:
Giulio Prandi, direttore d’orchestra e coro, matematico, stimato filologo musicale a cui si devono alcune delle riscoperte più importanti degli ultimi decenni, divulgatore instancabile, direttore artistico e fondatore dell’eccellenza internazionale Coro e Orchestra Ghislieri, si diploma in Direzione d’orchestra sotto la guida di Donato Renzetti, dopo aver studiato Composizione con Bruno Zanolini e Musica Corale e Direzione di coro con Domenico Zingaro al Conservatorio G. Verdi di Milano. È inoltre diplomato in Canto e laureato in Matematica.
Tiene regolarmente masterclass e workshop sul repertorio sacro italiano del XVIII secolo ed è invitato a prendere parte alle giurie di importanti concorsi internazionali. Si dedica con passione alla divulgazione della musica e all’insegnamento. È docente di Formazione Corale presso l’ISSM F. Vittadini di Pavia; dal 2018 tiene il Laboratorio di Polifonia Sacra al Conservatorio G. Verdi di Milano.
Animato dalla passione per il repertorio vocale e sacro italiano del XVIII secolo, fonda nel 2003 Coro e Orchestra Ghislieri, che dirige regolarmente nelle maggiori sale da concerto europee (Philharmonie di Berlino, Concertgebouw di Amsterdam, BOZAR di Bruxelles) e in prestigiosi Festival internazionali (Festival d’Ambronay, Besançon e Chaise-Dieu, Oude Muziek Utrecht, MaFestival Bruges, Festival Enescu di Bucarest, Internationale Händel-Festspiele Göttingen, Festival Monteverdi di Cremona, Mito Settembremusica, Wratislavia Cantans e molti altri). Nel 2019 è Artista in residenza del Festival Oude Muziek di Utrecht, dedicato quell’anno al repertorio napoletano.
È direttore artistico del Centro di Musica Antica della Fondazione Ghislieri di Pavia, insignito del Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale “miglior iniziativa musicale” 2018. Svolge una costante attività di ricerca, che negli anni lo porta alla riscoperta di numerose opere rare o inedite di autori quali Galuppi, Jommelli, Perez, Perti, Durante, Astorga, Leo. Si dedica inoltre con continuità alle grandi opere sacre di Vivaldi, Pergolesi, Händel, Johann Michael Haydn, Joseph Haydn e Mozart.
Nel 2018 incide un volume dedicato a due inediti Pergolesiani, la Messa in re maggiore e il Mottetto Dignas Laudes, e il Requiem di Niccolò Jommelli (2020); entrambi i dischi hanno ricevuto il Diapason d’Or e numerosi altri riconoscimenti internazionali.
Realizza una serie di dischi dedicati ai frutti delle sue ricerche filologiche su Baldassarre Galuppi, Niccolò Jommelli e Davide Perez, oltre a un volume live incentrato sulla produzione romana di Händel.
Pubblica inoltre tre dischi dedicati a Perti, Jommelli e Händel (Dixit Dominus e Messiah) sulla rivista italiana Amadeus, che nel 2017 gli dedica il numero celebrativo del 25° anniversario.
Debutta al Teatro Filarmonico di Verona dirigendo la cantata Didone abbandonata di Jommelli e Dido and Æneas di Purcell.