Titoli dei nostri giorni e della grande tradizione si alternano in ‘Grandi momenti di danza’, trasmesso su Rai5 nella serata del 25 febbraio.
Il gala è stato ripreso dal Teatro alla Scala a porte chiuse nel periodo natalizio e colma il grande vuoto di arte e cultura imposto dalle restrizioni attuali, anche se solo per una sera.
Ma se la Scala è chiusa al pubblico, i lavori al suo interno non si fermano.
Dopo il successo a gennaio dello streaming del balletto Giselle e delle masterclass con Carla Fracci, i ballerini ritornano in scena guidati dal neo direttore Manuel Legris entrato ufficialmente in carica lo scorso 1° dicembre dalla Staatsoper di Vienna.
Come leggiamo nell’intervista di Valentina Bonelli pubblicata su Vogue Italia, il direttore pare molto contento e soddisfatto delle condizioni fisiche e tecniche dei danzatori, che guida con entusiasmo vivendo la quotidianità e ‘facendo lezione ogni mattina’ insieme a loro.
Ci aspettiamo grandi cose dalla sua guida, che manterrà un repertorio di matrice classico accademica con arricchimenti dal contemporaneo e titoli che creerà ad hoc – come il suo Verdi Suite che abbiamo ammirato nella Prima dello scorso dicembre.
Il gala presentato su rai5 sembra una piccola preview dei piani futuri del direttore.
Respiriamo infatti la tradizione senza tempo con La Sylphide di August Bournonville, il pas de deux de Il Corsaro e il brio del don Quixote. Si continua con estratti da Excelsior e da Le Spectre de la rose, e vediamo anche titoli contemporanei con Progetto Händel di Bigonzetti e SENTieri di Philippe Kratz.
Brani ben interpretati che sarebbero senza dubbio accolti con gli applausi calorosi del Teatro, che in questa sede mancano lasciando un silenzio fuori luogo.
Rinviata purtroppo la diretta de l’Omaggio a Nureyev prevista per domenica 28 febbraio, causa un caso positivo in Teatro.
Apprendiamo la notizia dai profili social dei ballerini, ovviamente dispiaciuti e amareggiati dalla situazione.
Teniamo duro, ammirando infinitamente la loro forza d’animo in questo periodo di incertezze.
Letizia Cantù