Robert Schumann Sinfonia n.2 in Do maggiore op.61
Sostenuto assai — Allegro, ma non troppo
Scherzo: Allegro vivace
Adagio espressivo
Allegro molto vivace
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Gaetano d’Espinosa Direttore
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Gaetano D’Espinosa e l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi hanno un duraturo rapporto artistico che si è corroborato negli anni. Una collaborazione che lo ha visto ricoprire il ruolo di Direttore Principale Ospite dell’Orchestra, e che lo ha visto esplorare in lungo e in largo il repertorio sinfonico insieme alla compagine di Largo Mahler. Gaetano D’Espinosa torna all’Auditorium di Milano per dirigere online la Sinfonia n.2 in Do maggiore op.61 di Robert Schumann, venerdì 26 marzo alle ore 21 sul portale streaming de laVerdi (streaming.laverdi.org). Una sinfonia scritta nel 1846, un capolavoro che fra le quattro che Schumann scrive, è la più unitaria sia sul piano tecnico che su quello espressivo. Schumann dichiarò spesso che questo lavoro aveva segnato la vittoria di terribili sofferenze interiori, in un combattimento psichico tra una forza interiore dolorosa e malinconica e un impeto esultante di vittoria, forse un po’ imposto dall’esterno, questo carattere un po’ à la Beethoven, a partire dall’impianto tonale, il “solido” Do maggiore, fino all’apoteosi del finale. Lettera di Schumann a Mendelssohn: “Primo tempo capriccioso e caparbio. Timpani e trombe non fanno che risuonarmi in testa insistentemente.” Proprio agli ottoni è affidato il tema più importante dell’intera sinfonia, il DO-DO-SOL, che ricomparirà così spesso durante l’esecuzione. Una cifra di Schumann è senz’altro questo carattere “capriccioso” di cui lui stesso parla, e la seconda sinfonia ne è un empio lampante proprio a partire dal primo movimento (Sostenuto assai. Allegro ma non troppo): all’interno di ogni frase c’è un accento, uno sforzato che va a spostare l’equilibrio, e la bellezza di questa scrittura risiede molto in questi spostamenti. Un’ampia rielaborazione tematica: ritorna il tema dell’adagio, ritorna il tema iniziale della sinfonia. Una perla del repertorio sinfonico romantico, fruibile sul portale online de laVerdi, venerdì 26 marzo alle ore 21 (e disponibile successivamente on demand).
Il concerto sarà preceduto da una conferenza introduttiva su Teams, alle ore 18, intitolata “Romanticismo Sinfonico”. Relatore Enrico Reggiani.
Per partecipare scrivere all’indirizzo mail “federica.candela@laverdi.org”.
In Streaming sul portale web dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (streaming.laverdi.org)
Esattamente come accade per i concerti dal vivo, laVerdi non rinuncia agli approfondimenti. Ed è così che, insieme ai concerti, anche i programmi di sala approdano online, e diventano consultabili sul portale online de laVerdi. Un ulteriore modo di rendere la fruizione musicale ancor più completa e consapevole, una strategia per avvicinare ancor di più la modalità di ascolto online a quella dei concerti dal vivo.
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Biografie
Gaetano d’Espinosa direttore
È considerato uno dei direttori d’orchestra più promettenti della nuova generazione. Classe 1978, nato e cresciuto a Palermo, ha studiato violino con Mihal Spinei e composizione con Turi Belfiore. In seguito, si è perfezionato con Salvatore Accardo all’Accademia “Walter Stauffer” di Cremona. Dal 2001 al 2008 è stato Konzertmeister della Staatskapelle di Dresda, con cui ha anche eseguito, in veste di solista, il suo Concerto per violino e orchestra d’archi con la direzione di Christian Arming.
A questo periodo risalgono il suo debutto come direttore d’orchestra alla Konzerthaus di Berlino e l´incontro determinante con Fabio Luisi, che lo invita come suo assistente a Vienna e più tardi al Pacific Music Festival di Sapporo, in Giappone. Nel 2010 debutta con grande successo alla Semperoper di Dresda con La Traviata; dirige inoltre la Philharmonia di Praga, la Filarmonica di Poznan, le Orchestre da camera di Dresda e Berlino, la Brandenburgisches Staatsorchester e la Kremerata Baltica. È questo l’inizio di una folgorante carriera che lo porta, in meno di due anni, a essere invitato a dirigere importanti formazioni, tra cui Kremerata Baltica, Opera de Lyon, Graz Oper, Prague Philharmonia, Poznan Philharmonic, Dresden Chamber Orchestra, Orchestra di Santa Cecilia Roma, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, Orchestra del San Carlo di Napoli, Orchestra del Massimo di Palermo, Orchestra della Fenice di Venezia, Kammerorchest Berlin, NHK Symphony Orchestra Tokyo, Gunma Symphony Orchestra, Osaka Japan Century Orchestra, Tokyo Metropolitan Symphony, Maggio Musicale Fiorentino, Opera de Limoges, Orchestre de Chambre de Lausanne, Orchestre de l’Ile de France, Symphonieorchester Basel, Bamberger Symphoniker. Ha diretto laVerdi al Festival dei Due Mondi di Spoleto nel 2011. Nella stagione 2011/12 debutta con due nuove produzioni all’Opera di Graz, dirigendo Otello e Maria Stuarda; dirige poi concerti a Praga, Trieste, Venezia, Genova, Poznan. Nel 2013 ha diretto Cavalleria Rusticana alle Terme di Caracalla, è stato protagonista di un tour di successo in Giappone per la seconda volta in carriera alla guida della NHK Symphony Orchestra di Tokyo. Ha diretto Traviata, una nuova produzione di Norma al Teatro La Fenice di Venezia e Rigoletto al Teatro dell’Opera di Roma. Tra i suoi impegni sinfonici ricordiamo il ritorno all’Orchestra Sinfonica della RAI e il debutto con l’Orchestra Regionale della Toscana. Nelle Stagioni 2018/19 ritorna alla Sinfonia Varsovia, alla NHK di Tokio, all’Orchestra Sinfonica Siciliana, al Maggio Fiorentino. Dopo un grande successo alla Semperoper di Dresda con Nabucco nel 2019, inizia una frequente collaborazione con la l’opera di Dresda e la Staatskapelle. Proprio con questa formazione incide nel 2020 la prima assoluta di Cinque pezzi per orchestra da camera di Aribert Reimann, Le Nozze di Figaro e Rigoletto.