Le Gallerie Estensi lanciano una nuova iniziativa che punta a valorizzare il proprio grande patrimonio: un progetto per lo studio della geografia nelle scuole Italiane nell’ottica del riuso e della condivisione delle proprie collezioni digitali.
Grazie a una convenzione con le Gallerie Estensi, l’Associazione Insegnanti Italiani di Geografia (AIIG) a partire dal mese di aprile 2021 predisporrà un’offerta di corsi di formazione per docenti di ogni ordine e grado includendo la collezione di cartografia antica del museo tra i materiali didattici cui le/gli insegnanti potranno attingere per preparare le loro lezioni.
L’idea generale è quella di rendere più accessibili le collezioni del museo, formando chi forma. In questo caso, portando le carte antiche nelle scuole si dà la possibilità a tutti di riusare e condividere le collezioni di cartografia storica. Un problema spesso ignorato delle raccolte digitali è che seppure disponibili a tutti, sono utilizzate da poche persone per mancanza di conoscenza. Questo progetto vuole eliminare le barriere di comprensione e accesso in modo che il grande patrimonio cartografico del museo sia davvero alla portata di tutti, a cominciare dai più giovani.
Le collezioni digitali hanno consentito un cambio di paradigma per i musei ingigantendo il loro raggio d’azione che non è più circoscritto nelle sale del museo.
Questo si è sviluppato soprattutto nell’ambito dei servizi educativi con le Gallerie Estensi che hanno moltiplicato gli sforzi in tal senso, raddoppiando in questi anni il numero di percorsi e le classi raggiunte attraverso visite guidate al museo.
Con questo nuovo progetto il museo vuole fare un ulteriore passo avanti e diventare uno strumento di crescita e di sviluppo “attivo” entrando nei percorsi formativi delle scuole. Le Gallerie Estensi quindi non offriranno agli studenti solamente visite guidate, ma consentiranno alle scuole di appropriarsi delle collezioni e del know-how del museo. Oltre ai corsi di formazione, AIIG creerà insieme alle Gallerie Estensi delle proposte di percorsi didattici coerenti con gli obiettivi formativi ministeriali che potranno essere riprese dai docenti in classe per affrontare temi come l’educazione alla cittadinanza, l’organizzazione della conoscenza e le forme di rappresentazione del territorio nelle diverse epoche, i concetti di regione e di paesaggio, la storia delle esplorazioni.
La convenzione è stata stilata dalle Gallerie Estensi con AIIG che da anni si dedica a promuovere l’educazione geografica coltivando la costante relazione tra la ricerca e la didattica, con l’obiettivo di contribuire a mantenere vivo il rapporto tra il mondo della scuola, le istituzioni universitarie e i principali istituti culturali italiani.
“La cartografia è uno documento storico ineguagliabile” dice Martina Bagnoli direttore delle Gallerie Estensi “Le mappe sono uno strumento del pensiero che illustrano come le persone nel tempo si sono rapportate con il mondo conosciuto e sconosciuto e come hanno inteso il rapporto con il diverso. In questo senso le carte e le mappe geografiche, da Tolomeo al telescopio di Hubble, non servono solo a capire dove siamo ma anche chi siamo. Le collezioni delle Gallerie Estensi sono infinitamente ricche, ma ancora più ricche quando sono studiate nella loro multidisciplinarietà, quando cioè ogni opera apra alla conoscenza del mondo che questa rappresenta. La cartografia antica consente uno studio che lega storia, geografia, antropologia, letteratura e scienze naturali e per questo motivo ci pare importantissimo che siano elemento di studio nelle scuole. I corsi di formazione che offriremo attraverso AIIG servono a facilitare il loro utilizzo nelle scuole.”
“Il linguaggio della geo-graficità e il codice cartografico hanno un valore universale” concorda Riccardo Morri presidente nazionale AIIG “un linguaggio che si impara ad apprezzare e a governare attraverso la didattica della geografia per poterlo poi applicare consapevolmente nell’insegnamento di quasi tutte le materie presenti nell’ordinamento scolastico italiano. La necessità di ridurre la complessità della realtà attraverso le carte geografiche offre lo spunto per parlare di geometria e di astronomia; presentare le rappresentazioni dello spazio come forma di narrazione avvicina alla comprensione del linguaggio simbolico e delle figure retoriche, lo studio dell’evoluzione del paesaggio racconta del modificarsi delle forme di organizzazione sociale così come dei delicati equilibri della natura; l’illustrazione delle differenti tecniche di rappresentazione consentono connessioni con la storia dell’arte e il disegno. E da ultimo, ma non meno importante, l’abitudine alla pluralità di punti di vista da cui nascono le molteplici rappresentazioni è una risorsa fondamentale per l’educazione alla diversità e alla cittadinanza responsabile. Siamo felici di poter attingere al ricco giacimento culturale reso disponibile in maniera lungimirante dalle Gallerie Estensi”