Torna la rassegna Milano MuseoCity con oltre 90 musei protagonisti di incontri, mostre ed eventi, sia in presenza che digitali, accomunati dal tema I musei curano la città. Anche il Museo Teatrale alla Scala, in attesa di poter riprendere l’attività in presenza, partecipa con iniziative dedicate e il lancio di nuovi strumenti digitali che aprono nuovi percorsi di approfondimento.
3 marzo ore 18.30: la Veduta di Angelo Inganni per Museo Segreto
MuseoCity promuove l’iniziativa “Museo Segreto” che nell’edizione 2021 ha per titolo I musei curano la città, e vuole evidenziare la forza terapeutica, dell’arte e dei tesori conservati nei musei. “Non c’è niente di retorico: davvero i musei curano la città” dice Donatella Brunazzi, direttrice del Museo Teatrale alla Scala. “Nella drammatica situazione che stiamo vivendo, i musei hanno il compito di ricordarci la nostra identità: è un ruolo civico che dobbiamo assumerci per la comunità, per Milano, che da sempre è legata a filo doppio alla Scala”. L’opera scelta per partecipare all’iniziativa è quest’anno la celebre Veduta della Scala dipinta da Angelo Inganni nel 1852, che mostra il Teatro immerso nel brulicare della vita cittadina. Opera in sé celeberrima ma svelata nei più minuti particolari da Pierluigi Panza in un video che sarà visibile sui social media del Museo e del Teatro a partire da oggi mercoledì 3 marzo alle 18.30.
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4 marzo ore 18.30: Pierluigi Pizzi, Donatella Brunazzi e Mattia Palma presentano la mostra Va pensiero
Giovedì 4 marzo, sempre alle 18.30, sui social del Museo si inaugurerà online la mostra “Va pensiero – Il mito della Scala tra cronaca e critica”: il curatore Pier Luigi Pizzi converserà con la direttrice del Museo Donatella Brunazzi. La mostra sarà poi presentata dal critico musicale Mattia Palma, che ha assistito Pizzi nella curatela della mostra, in un video realizzato da Francesca Molteni. Nei giorni seguenti saranno i critici musicali dei principali quotidiani a presentare singoli aspetti del percorso espositivo in brevi interventi sui social media del Museo e del Teatro.
La mostra, pronta da novembre e mai aperta al pubblico, riflette sulla Scala come fucina non solo musicale e artistica, ma di pensiero. Va pensiero, appunto, è il titolo di questo percorso che racconta, come dice il sottotitolo, “il mito della Scala tra cronaca e critica”, vale a dire il rapporto della Scala con la parola scritta, che può essere letteraria, giornalistica o critica. Si trovano approfondimenti sulle fonti letterarie delle opere più amate, citazioni da romanzi e poesie che parlano della Scala (ad esempio La Certosa di Parma e Addio alle armi) e un percorso tra le produzioni che hanno provocato scandali nel pubblico e scatenato battaglie tra i critici musicali: dalla Traviata “di” Visconti, alle due tempestose giornate wagneriane messe in scena da Ronconi e Pizzi, dalla leggendaria “Topolino” fischiata alla prima della Gita in campagna di Peragallo – con tanto di ciabatte piovute dal loggione ai piedi del compositore –, alle polemiche politiche su Al gran sole carico d’amore di Nono.
La mostra è stata realizzata con il sostegno di LaCimbali e MUMAC, Museo della macchina per caffè di Gruppo Cimbali.
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Museo HUB +
Museo City è anche l’occasione per presentare Museo HUB +, la nuova sezione del sito del Museo che racconta collezioni e iniziative con contenuti multimediali: un autentico salotto virtuale del Teatro costituito da video, podcast e immagini e destinato ad arricchirsi di nuove proposte, a partire dai materiali relativi alla mostra.
Nella sezione “La Scala e…” sono stati rielaborati i temi delle ultime mostre sui palchi e sull’architettura della Scala (rispettivamente Nei palchi della Scala e La magnifica fabbrica), per una riflessione sul rapporto tra il Teatro e Milano da un punto di vista sociale e urbanistico.
Le presentazioni di libri sono ascoltabili nei podcast a cura di Armando Torno, mentre un approfondimento al pianoforte dei titoli principali della Stagione è offerto dalle lezioni concerto del ciclo Diapason con il M° Michele Gamba che suonerà il pianoforte di Liszt.
Esponenti della cultura milanese e alcuni degli artisti più amati dal pubblico della Scala, da Plácido Domingo a Juan Diego Flórez, Sonya Yoncheva, Carla Fracci, Alessandra Ferri e tanti altri racconteranno L’opera del cuore che hanno scelto tra quelle esposte nel Museo.
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Luxottica for Art
In queste settimane il Museo Teatrale è anche sui muri e nelle vie e piazze di Milano grazie al progetto Luxottica for Art promosso da Luxottica, Fondatore Sostenitore del Teatro alla Scala. Luxottica dedica i suoi schermi digitali nelle più importanti vie e piazze milanesi – Piazza Cadorna, Piazza Cordusio e Corso Matteotti – per dare voce e visibilità alla cultura attraverso le opere delle più importanti collezioni milanesi. Dopo l’Ambrosiana, Brera e il Poldi Pezzoli è la volta di alcuni dei dipinti più significativi custoditi al Museo Teatrale, a partire proprio dalla Veduta della Scala dell’Inganni.
Si ringrazia Rolex, Partner Istituzionale del Museo.