Maurizio Vanni direttore del Lu.C.C.A. Lucca Center of Contemporary Art: “Salute e benessere dei visitatori al primo posto: servono proposte culturali su misura. Favorite le città più piccole e meno investite dal turismo di massa”
“I musei sono pronti a ripartire, le arti vanno fruite dal vivo” così Maurizio Vanni, direttore del Lu.C.C.A. Lucca Center of Contemporary Art e autore del volume La nuova museologia (Celid edizioni), commenta le riaperture dei musei nei fine settimana a partire dal 27 marzo. “Segnale importante, siamo ottimisti ma concreti: riportiamo i musei a dialogare con le persone, riportiamoli nella loro quotidianità e creiamo crescita sostenibile sul piano economico, sarà importante dopo questo periodo”.
“Non molliamo, siamo positivi – aggiunge – . Lucca potrebbe addirittura uscire rafforzata dalla crisi, in quanto città piccola che non ha mai avuto relazioni con il turismo di massa. I nuovi flussi di turismo di prossimità, di turismo umanistico e sostenibile saranno composti da persone che vorranno vivere esperienze autentiche, vorranno rallentare, vorranno pensare ai musei come destinazioni. Noi ci prepariamo ad accoglierle, a mettere la salute e il benessere al primo posto e a proporre pacchetti che riportino il turista ad essere chiamato ‘forestiero’. Una nuova filosofia che vuole abbattere le barriere sociali, proporre offerte culturali su misura, porre attenzione alla sostenibilità ambientale sia per migliorare l’impatto dei musei, sia per creare coscienza ecologica”.
“I social hanno il pregio di avere coinvolto generazioni di giovanissimi, prima inarrivabili – conclude – ma non tutto può essere spostato sul digitale. Le arti performative devono essere viste dal vivo. Il Lu.C.C.A. è prontissimo a ripartire e a riaprire, perché alcune cose non possono non avere impatto forte esperienziale ed emozionale”.
Maurizio Vanni, storico dell’arte, museologo, specialista in marketing museale. È direttore generale del Lu.C.C.A. Lucca Center of Contemporary Art e docente di Marketing non convenzionale all’Università Tor Vergata. Ha curato oltre 600 mostre in 30 paesi del mondo e ha insegnato in più di 40 università in città come Seoul, Shanghai, San Paolo, Mosca, Parigi e Toronto. È autore de Il Museo diventa impresa. Il marketing museale per il break even di un luogo da vivere quotidianamente (Celid, 2018) e de La nuova museologia: le opportunità nell’incertezza. Verso uno sviluppo sostenibile (Celid, 2020) con Domenico Piraina.