Da Villa Borghese all’esterno del Teatro India, passando per il palco del Teatro Argentina ma anche per i suoi sotterranei e le sue terrazze nascoste. Una nuova puntata speciale di Metamorfosi Cabaret – domenica 21 marzo (ore 19) in streaming sulle pagine social del Teatro di Roma, e poi disponibile sul canale YouTube – dal titolo MEFISTOFELE, personaggio ritratto da J. W. Goethe che appare ora in una Roma straniata dalla pandemia e prende vita sullo schermo utilizzando le sembianze di Fillippo Timi, seguendo l’eco dei versi del Faust, oltre che quelli del Paradiso Perduto di John Milton e de Nella solitudine dei campi di cotone di Koltès.
Incarnazione del male, ma anche dell’istinto, della curiosità, della passione, dell’amore per la conoscenza, Timi-Mefistofele intraprende un viaggio attraverso la città, costellato di tentazioni ai danni del dottor Faust, interpretato da Giorgio Barberio Corsetti e Dario Caccuri. Al suo fianco, una schiera di strambi personaggi che abitano questo fosco universo mefistofelico, animati da Francesca Astrei, Mimosa Campironi, Giovanni Prosperi, Giulia Trippetta, oltre che Fabio Piperno, Simone Salucci e gli altri attori e attrici della Piccola Compagnia del Laboratorio Teatrale integrato Piero Gabrielli. L’incantesimo, la magia, la natura, l’occulto, l’invisibile e l’eterna lotta tra il bene e il male: in questa puntata speciale si riallacciano i fili del loro girovagare in una Roma reinventata e straniante, che finisce per incarnare gli innumerevoli paesaggi che abitano l’animo umano, riassemblando e reinterpretando il testo di Goethe alla luce – o meglio, nelle ombre – di questo presente privo di punti di riferimento, e che hanno fatto da filo rosso nella seconda stagione di Metamorfosi cabaret.
Proprio come al termine di un processo alchemico, ecco apparire un oggetto nuovo e misterioso: una favola in bianco e nero, un racconto per immagini in movimento che fa rivivere in altra forma alcuni dei classici della letteratura occidentale. Rileggendoli, scopriamo come ci parlino tanto della condizione della nostra realtà, sconvolta dalla pandemia, quanto delle infinite possibilità di trasformarla, sperimentando e ibridando i linguaggi dell’arte: il video, la scrittura, la letteratura, la comicità, la musica, il teatro.
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Un racconto per immagini in movimento seguendo il filo rosso del Faust di Goethe,
che da dicembre ha preso vita grazie all’interpretazione di Fillippo Timi, ingegnoso nel tentare
in modi sempre nuovi il dottor Faust, interpretato da Giorgio Barberio Corsetti e poi da Dario Caccuri,
e che parla della nostra realtà sconvolta dalla pandemia e delle possibilità di trasformarla attraverso l’arte e la forza della collettività.
Una favola in bianco e nero quella di MEFISTOFELE che si aggira in una Roma reinventata e straniante, da Villa Borghese
ll’esterno del Teatro India, per entrare infine nel cuore del palcoscenico e nei suoi sotterranei e terrazze nascoste.
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DOMENICA 21 MARZO IN ONDA UNA NUOVA PUNTATA SPECIALE DI METAMORFOSI CABARET:
MEFISTOFELE
liberamente tratto dal Faust di J. W. Goethe
REGIA GIORGIO BARBERIO CORSETTI
COLLABORAZIONE ALL’IDEAZIONE ROBERTO GANDINI
MUSICHE J.S. BACH
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CON GIORGIO BARBERIO CORSETTI E FILIPPO TIMI
E CON DARIO CACCURI, MIMOSA CAMPIRONI, MURADIF HRUSTIC, GIOVANNI PROSPERI, GIULIA TRIPPETTA
E CON LA PICCOLA COMPAGNIA DEL LABORATORIO TEATRALE INTEGRATO PIERO GABRIELLI: MELISSA CAHIGAN, MAURA CECCARELLI,
CHIARA EMMA, FABIO PIPERNO, SIMONE SALUCCI, GIULIA TETTA, LIVIA TRAVIA, LUCIA ZORZOLI
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REGISTA ASSISTENTE ERIKA Z. GALLI
ASSISTENTE ALLA REGIA FULVIA CIPOLLARI
REDAZIONE LORENZA ACCARDO, GRAZIANO GRAZIANI
REGIA VIDEO GIANLUCA RAME
PRODUZIONE ESECUTIVA FREDIANO IRACI SARERI – FLOW UP
MONTAGGIO CARLOS NOVO ACUSES
REGIA E MONTAGGIO VIDEO PUNTATA PROLOGO LORENZO LETIZIA
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PRODUZIONE TEATRO DI ROMA – TEATRO NAZIONALE