“Questo brano vuole essere un’autentica promessa, una di quelle che siglano i momenti importanti della vita, molto simile alle promesse di matrimonio – sottolinea Amber –e quando mi è stato proposto questo testo, scritto in inglese da Orlando Johnson sulla musica di Antonio Decimo, ho subito trovato alcune parole chiave che entravano empaticamente in sintonia con il mio mondo emotivo”.
L’arrangiamento e la programmazione elettronica sono curati dal celebre maestro Mario Zannini Quirini, che ha dato al brano un imprinting tipicamente anni ’90, caratterizzato da una sonorità dance.
L’amore, quindi, governa le correnti di parole e musica del brano che è accompagnato da un sorprendete videoclip, in cui l’artista riunisce la trama del suo vissuto e la rappresenta, con la complicità del regista Michele Vitiello, con una donna androide: un automa che riproduce serialmente movimenti del vivere quotidiano, che va a rappresentare l’era tecnologica che noi tutti subiamo. Vite immaginarie create dal bisogno dell’approvazione altrui.
Qui il video: https://youtu.be/iPNMkeiaTjk
“Nel videoclip – commenta il regista – abbiamo cercato i punti di contatto fra la canzone stessa e l’emozioni che Amber prova nell’interpretarla, creando così un personaggio ideale che vive il suo divenire con grande consapevolezza, come del resto fa Amber in ambito artistico.”
Amber, al secolo Ambra Lucchetti, nasce a Roma un giovedì 3 dicembre in una famiglia dove l’arte è di casa. Grazie alla madre, ballerina classica, frequenta scuole di danza fin da piccola e grazie al padre, amante della musica, si avvicina allo studio del pianoforte classico dall’età di 10 anni. Il suo passatempo preferito nei pomeriggi al ritorno da scuola era tradurre i testi delle Spice Girls. In casa si ascoltavano i più grandi cantanti di quegli anni e del passato che iniziano ad entrarle nell’anima: Dire Straits, Queen, Madonna, Cyndi Lauper, Aretha Franklin, Beatles, Kate Bush, Annie Lennox. Nel frattempo, scopre di essere affascinata anche dal mondo del teatro e della recitazione. Diplomata al liceo linguistico. All’età di 21 decide di prendere il volo e acquista un biglietto di sola andata per Londra, dove rimane per un anno lavorando e rafforzando la sua passione per la musica e l’arte. In altre parole, è stata la musica, e l’arte in generale, a decidere di dedicarsi a lei diventando il punto saldo a cui aggrapparsi. Tornata in Italia inizia quindi il suo percorso di studi professionale presso la “Musical Theatre Academy” di Roma (MTA).
Continua a frequentare corsi e workshop di musical in Inghilterra (alla “Pineapple Dance Studios” e alla “American musical theatre Academy of London”) partecipando, primo fra tutti, a “Fame” con la Compagnia “Arts in English” diretta da Aileen C. Moir. Il suo eclettismo musicale la porta a perfezionare anche il canto lirico con l’insegnante Silvia Gavarotti. Nel 2015 entra a far parte del MIP (Musical in Progress), con la direzione artistica di Chiara Noschese. Per anni privatamente prosegue la sua formazione con il Maestro Stefano Zanchetti e con lui inizia un percorso con metodi anticonvenzionali che si è rivelato fondamentale nella sua vita, non solo artistica. Mentre il mondo chiude le porte agli artisti annebbiandone il futuro, è arrivato il suo primo singolo che, guarda caso (per chi al caso crede) si intitola “My Future”. In tre mesi si innamora di questo pezzo, lo incide e gira il videoclip.
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