Prosegue con un grande artista il format #FACCIAMOTAMTAM, il palinsesto di approfondimento sui canali social del Teatro Arcimboldi, concepito appositamente per rinnovare lo scambio e il dialogo con il pubblico.
Un #FACCIAMOTAMTAM tutto musicale con il pianista e compositore LUDOVICO EINAUDI, figura di spicco del panorama contemporaneo internazionale, mercoledì 31 marzo alle ore 18.00 in diretta Instagram.
Ludovico Einaudi sarà accolto e presentato da Paolo Franchini, esperto di music business e produttore discografico. Un incontro fra amici che parleranno di musica, di esibizioni live e nuove idee per il futuro. Non mancheranno aneddoti e ricordi di qualche concerto in particolare.
Ludovico Einaudi che con la sua musica ha saputo emozionare milioni di persone ed è ora riconosciuto universalmente come uno dei più noti compositori contemporanei, si è più volte esibito sul palco del Teatro Arcimboldi. L’ultima volta nel dicembre del 2015 in tre serate sold-out.
Un’occasione ghiotta per i fan del musicista e per la community del Teatro Arcimboldi che avrà modo di incontrare uno dei più noti e amati musicisti italiani.
#FACCIAMOTAMTAM propone incontri settimanali con dirette, approfondimenti, talk e contenuti speciali che saranno accessibili dai canali social del teatro. Ogni mercoledì un appuntamento con autori, artisti e maggiori esponenti del teatro, dell’arte e della musica per analizzare, approfondire, creare e far circolare nuove chiavi di lettura e di interpretazione del presente e nuove idee per il futuro.
Gianmario Longoni, direttore artistico del Teatro Arcimboldi, farà gli onori di casa e accoglierà ospiti illustri del mondo della cultura: critici d’arte, artisti, attori, registi, coreografi e personaggi del settore dello spettacolo. Gli incontri coinvolgeranno anche gli spettatori a casa che potranno interagire ponendo domande agli ospiti e commentando la diretta. Si parlerà di arte, di teatro, di musica con approfondimenti, storie e aneddoti. Ma si parlerà anche e soprattutto del futuro del mondo della cultura, profondamente segnato dalla pandemia, che nei prossimi mesi dovrà necessariamente essere ridisegnato e riprogrammato in alcune sue forme con nuove idee e nuovi progetti.
La chiusura imposta ai teatri dal momento di crisi che stiamo vivendo è un’occasione unica per sperimentare il valore aggiunto della proposta digitale che può diventare per il futuro un importante modo di ampliare l’offerta culturale, anche da remoto.
Calendario degli appuntamenti già realizzati di #FACCIAMOTAMTAM e disponibili sui canali social del teatro.
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Mercoledì 18 novembre – Flavio Caroli, storico d’arte moderna e contemporanea – disponibile sulla pagina facebook @teatrodegliarcimboldi
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Mercoledì 25 novembre – Giulia Sol, attrice teatrale e cantante italiana – protagonista del Talent di RAI 1 Tale e Quale Show – disponibile sulla pagina Instagram @teatrodegliarcimboldi
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Mercoledì 2 dicembre ore 18 – diretta Instagram con Mario Luzzatto Fegiz, giornalista, critico musicale.
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Mercoledì 9 dicembre ore 18 – diretta Instagram con Andrea Concas, esperto d’arte e autore del libro “Banksy. 100 domande 150 risposte”
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Venerdì 18 dicembre alle ore 18 – SCENA UNITA per i lavoratori della musica e dello spettacolo con – Gloria Zavatta (presidente Cesvi) – disponibile sulla pagina facebook @teatrodegliarcimboldi
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Mercoledì 23 dicembre ore 18 – diretta Instagram con Arturo Brachetti, trasformista, attore e regista
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Mercoledì 13 gennaio ore 18 – diretta Instagram con Jacopo Tissi, solista principale del Teatro Bolshoi di Mosca
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Martedì 9 febbraio ore 18 – diretta Instagram con Stella Grillo per Libreriamo
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Mercoledì 17 febbraio ore 18 – diretta Facebook con Red Canzian
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Venerdì 26 febbraio ore 18 – diretta Instagram con Davide Shorty
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LUDOVICO EINAUDI
l pianista e compositore Ludovico Einaudi nasce a Torino il 23 novembre 1955. Deve forse a sua madre, pianista amatoriale, il primo impulso alla musica e a quella che sarebbe diventata una carriera illustre. Inizia gli studi musicali al Conservatorio di Torino e si diploma al Conservatorio di Milano con Azio Corghi, perfezionandosi poi con Luciano Berio, di cui diventa assistente, e con Karlheinz Stockhausen. Nel 1982 vince una borsa di studio per il Tanglewood Music Festival, dove entra in contatto con le nuove tendenze del minimalismo americano. Negli anni seguenti compone musiche per balletto, cinema e teatro, come “Sul filo d’Orfeo” (1984), “Time out” (1988), “The wild man” (1991), “Salgari” (1995) e diversi lavori per orchestra e ensemble che vengono eseguiti alla Scala di Milano, all’Ircam di Parigi, al Lincoln Center di New York. Con l’album “Stanze” del 1992, che raccoglie sedici composizioni per l’arpa di Cecilia Chailly, inizia “un viaggio verso l’essenziale, alla ricerca della massima intensità con il minimo indispensabile”. Ma è con “Le Onde”, primo album in solo e ispirato ai racconti di Virginia Woolf, che nel 1996 cattura l’attenzione internazionale, ulteriormente accresciuta dal successivi “Eden Roc” (1999), in cui ospita un quintetto d’archi e il duduk di Djavan Gasparyan, e da “I giorni” (2001), un ciclo di ballate per piano ispirate da un viaggio in Mali. In Africa torna due anni dopo, su invito del Festival au Desert. Da quell’esperienza incide “Diario Mali” insieme al maestro della kora Ballaké Sissoko. La musiche che scrive nel 2002 per il remake del “Doctor Zhivago” trionfano al New York Film Festival, confermando il crescente prestigio di cui godono le sue colonne sonore, da “Fuori dal mondo” (2000), “Luce dei miei occhi” (2001), “Sotto falso nome” (2004), “This is England”, film (2004) e serie tv (2010), fino a “Intouchables” (2011), “Samba” (2014), “The water diviner” (2015) e “The third murder” (2017). I teatri in cui suona diventano sempre più significativi.
I concerti alla Scala di Milano, incisi anche su disco, all’Hangar Bicocca e alla Royal Albert Hall contrassegnano una raggiunta pienezza artistica. Nel nuovo album in studio “Una mattina” del 2004, la musica di Einaudi si fa più concentrata e introspettiva, mentre nel successivo “Divenire” si espande nelle sonorità della Royal Liverpool Philharmonic Orchestra. Entrambi i dischi, che già primeggiano le chart di musica classica, irrompono per la prima volta in quelle pop. Sarà l’unico musicista classico a suonare nel primo festival iTunes. Nel lungo tour mondiale che segue, scrive costantemente musica nuova. Nel 2009 escono “Cloudland” con Robert e Ronald Lippok, e “Nightbook”, lavoro notturno, interiore, che “proietta il pianoforte come un’ombra, in tutte le direzioni”. Il concerto culmine delle tournée in Europa e Usa è ancora una volta alla Royal Albert Hall, da cui viene tratto un disco doppio e un dvd. Per due estati consecutive dirige l’Orchestra della Notte della Taranta, producendosi in una visionaria prova di regia musicale che lascia il segno nella musica tradizionale della “terra nera della tarantola”. Nel 2013 esce “In a time lapse”, una riflessione sul tempo, che viene registrato in un monastero e “concepito come una suite o i capitoli di un unico romanzo”, in cui convergono intorno al pianoforte archi, percussioni ed elettronica. Molti sono i concerti memorabili del tour mondiale che segue, quelli alla Sidney Opera House e all’Arena di Verona su tutti, ma anche lo speciale concerto “Piano Africain”, per sei pianoforti e altrettanti balafon e marimbe con cui apre Piano City Milano del 2014. Il nuovo “Elements” scaturisce nel 2015 “dal desiderio di rincominciare da capo, di provare strade diverse”. Tre mesi di registrazioni nello studio di casa nelle Langhe “mentre fuori esplodeva la primavera” e l’album diventa “una mappa di pensieri e sentimenti, punti, linee, forme e frammenti di un solo flusso interiore tra mito, Euclide, la tavola periodica, gli scritti di Kandinsky”. Nei tre anni successivi le tournée di “Elements” riempiono i teatri e le grandi arene del pop nel mondo. Suona la sua “Elegy for the Arctic”, commissionata da Greenpeace, su una piattaforma galleggiante tra i ghiacci del Mar Glaciale Artico. Sempre nel 2016 comincia l’appuntamento annuale con le “Dieci Notti” al Teatro Dal Verme di Milano: dieci concerti consecutivi con ospiti ed eventi speciali “per restituire qualcosa a una città che mi ha dato tanto”. Seven Days Walking è il titolo del suo ultimo album di Ludovico Einaudi uscito il 15 marzo 2019, tre anni e mezzo dopo Elements e un trionfale tour mondiale.
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PAOLO FRANCHINI
Paolo Franchini (14 Dicembre 1955 – Varese) consegue diploma Universitario in Professional Music c/o Berklee College of Music – Boston – Massachusetts nel 1984.
Dirigente d’azienda esperto di music business e diritto d’autore, è anche musicista e produttore discografico con al proprio attivo una serie di collaborazioni con artisti di primaria importanza in Italia e negli USA ed una esperienza internazionale in qualità di Vice Presidente per il Sud Europa del gruppo multinazionale edel Music AG.
Attualmente ricopre il ruolo di Presidente della Federazione degli Editori Musicali (FEM), la principale associazione di categoria in Italia. E’ proprietario e Amministratore unico della società di edizioni e produzioni musicali e2 Srl e Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza della SIAE.
Inoltre è membro del Consiglio Direttivo della International Confederation of Music Publishers (ICMP) e Presidente dell’International Pop Bureau di ICMP.