Si intitola locked in ed è uscito nei digital store il 3 aprile – alla vigilia della seconda Pasqua “festeggiata” in lockdown da milioni di persone – il primo ep di mLau, progetto artistico di assoluta contemporaneità che vede insieme Maria Laura Ronzoni (cantautrice e performer) e Massimo Marraccini (percussionista, batterista, compositore, arrangiatore e produttore).
Il duo musicale torna nei digital store a distanza di un anno dalla pubblicazione del primo singolo No One Around, espressione artistica che raccoglieva le impressioni immediate di quella che si sarebbe trasformata in una crisi epocale, e a pochi mesi dall’uscita di A Queen With No Head, secondo singolo accompagnato da un ammaliante videoclip in graphic animation che ha raccolto ampio consenso da parte di testate e radio nazionali ed internazionali.
Cinque i brani che compongono locked in, di cui quattro originali e un tributo ad uno dei grandi maestri della tradizione musicale-letteraria dei nostri tempi che maggiormente ha influenzato la scrittura dei testi di mLau: Just Like Tom Thumb’s Blues, elegante, minimale e personalissima interpretazione in chiave elettro-folk di uno dei capolavori poetici di Bob Dylan.
Queste le tracce nell’ep: “Pinstripe Suit”, “Blue Boy – Babylon Girl”, “Just Like Tom Thumb’s Blues”, “A Queen With No Head”, “No One Around”. L’artwork è a cura di Maria Laura Ronzoni e Giovanna Moretti.
Ad aprire la raccolta è Pinstripe Suit, brano ispirato ad una storia di cronaca reale in cui l’inverosimile s’intreccia alla crudeltà cinica di alcuni aspetti del sistema giustiziale spesso nascosti all’opinione pubblica. È la storia di un giovane detenuto colpevole di un reato minore ma che, su consiglio di un compagno di cella, al fine di evitare la sentenza, decide di fingersi pazzo e la diagnosi lo porterà a trascorrere circa vent’anni in un ospedale psichiatrico di alta sicurezza nel Berkshire, restando vittima di improbabili ma implacabili e irreversibili diagnosi mediche. In un dialogo immaginario tra il protagonista della vicenda e l’autrice del brano, l’ambientazione assume atmosfere infernali mentre la calma, la profondità di giudizio e l’ironia sottile dell’affascinante demone, rivelano l’essenza e il destino di un angelo caduto a causa di una fatidica messa in scena. Blue Boy – Babylon Girl, brano dalle tinte evocativamente erotiche e decadenti, è la storia di un amore tormentato, convulso, destinato a toccare la purezza dei sentimenti solo quando il sacrificio dell’innocenza segnerà il binomio poetico verità-bellezza. A chiudere il cerchio, i due brani precedentemente menzionati A Queen With No Head e No One Around.
La voce, i testi e le melodie di Maria Laura Ronzoni, in connubio perfetto con le tessiture ritmiche e armoniche di Massimo Marraccini, raccontano una ricerca sonora, compositiva, musicale e letteraria di indubbio valore artistico e culturale, tentativo di trovare nella bellezza e nella forza dell’atto creativo una risposta al profondo senso di inquietudine, frustrazione e claustrofobico isolamento, una via d’uscita al groviglio di una condizione esistenziale che vede noi esseri umani, fragili e attoniti testimoni di una realtà surreale in cui ci ritroviamo soli ma inesorabilmente legati e rinchiusi, per l’appunto locked in.
mLau
La formazione artistica di Maria Laura Ronzoni avviene tra l’Italia e l’Irlanda, dove inizia a suonare come artista di strada e contemporaneamente si diploma in canto presso Associated Board of the Royal Schools of Music and Drama. Negli anni collabora e condivide il palco con Aslan, Kila, Mary Stokes, Julie Feeney, Wally Page, Mark Geary, Kay McCarthy, Antonella Ruggiero, Alessandro Mannarino e Damien Rice. Il suo particolare stile di scrittura la fa avvicinare a Joni Mitchell per le rarefatte atmosfere musicali e le liriche intense. È vincitrice del “Premio al miglior testo” con la canzone “Per le strade di Dublino” dal suo primo album Calliope (Helikonia Indi/Egea Music). L’album, dalle sonorità̀ alternative folk, riscuote vivo interesse da parte della critica internazionale.
Diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, Massimo Marraccini si perfeziona alla Berklee School of Music a Boston Mass. Collabora per diversi anni con le maggiori Orchestre Sinfoniche italiane: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Sinfonica della RAI di Roma e Torino, l’Orchestra Sinfonica Regionale del Lazio, Roma Sinfonietta; dal 1998 al 2007 ricopre il posto di primo percussionista nella R.T.E. Concert Orchestra di Dublino e suona con artisti del calibro dei Corrs, Sir. George Martin, David Gray, Ronan Keating, Westlife, Boyzone. Rientrato in Italia nel 2008, riprende l’attività live come batterista e nel 2015 nasce il Sound Side Studio, dove avviene tutta la parte creativa della sua produzione musicale.
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