“Il nostro primo obiettivo è riaprire il teatro – spiegano Fabrizio Checcacci, Lorenzo Degli Innocenti e Roberto Andrioli de La Macchina del Suono, associazione culturale che si è aggiudicata il bando per la gestione del Teatro Manzoni di Calenzano (Firenze) fino al 2024 – L’emergenza Covid non ci permette di fissare date per spettacoli, noi ci teniamo pronti, ma per noi aprire significa anche e soprattutto essere disponibili, includere, accettare, aprirsi al territorio. Vogliamo che il Teatro Manzoni diventi il fulcro della cultura del territorio, un punto di riferimento per tutte quelle realtà che cercano un luogo, uno spazio d’espressione. Lanciamo quindi un appello a tutti soggetti – associazioni, circoli, persone – che hanno idee e progetti. Noi ci siamo. Il Teatro Manzoni è vostro, del pubblico e di tutte quelle attività sociali e ricreative di cui una comunità ha bisogno. Partiamo da questo.
Se c’è una parola d’ordine, nella nostra dichiarazione di intenti, questa è “leggerezza”. La leggerezza di Italo Calvino delle “Lezioni americane”: leggerezza che non deve essere sinonimo di frivolezza ma reazione al peso di vivere. “Leggerezza non è superficialità, ma planare sulle cose dall’alto”. Vorremmo fare nostro questo concetto ora più che mai e farci guidare da questo sentire per le nostre proposte sia per la prossima stagione, sia per i nostri interventi per la stagione estiva. Un teatro leggero, non autoreferenziale, che non perda d’occhio la qualità.
In attesa della nuova stagione del Teatro Manzoni, che avrà luogo da settembre 2021, sarà la stagione estiva a costituire il nostro biglietto da visita per il territorio, e su quella puntiamo molto: all’interno del festival Calenzano Estate il Teatro Manzoni sarà una presenza attiva e rilevante con diverse proposte di qualità.
Stiamo lavorando a un appuntamento settimanale al Castello di Calenzano, a cui si affiancherà una rassegna teatrale all’aperto che possa contemperi generi e interessi diversi: dalla prosa classica a quella contemporanea, dal teatro di narrazione alla musica. In cartellone, tra gli altri, produzioni originali del Teatro Manzoni e da La Macchina del Suono. E ancora, un fine settimana al Parco di Travalle con appuntamenti al tramonto e alla sera, spettacoli itineranti e performance immerse in un luogo che si trasformi in un inedito e inaudito palcoscenico naturale.
Tra i nostri obiettivi – emergenza Covid permettendo – c’è la collaborazione con i circoli del territorio: spettacoli ed eventi ad hoc pensati nell’ottica di una “cultura diffusa” sul territorio e, non ultimo, con il fine di rivitalizzare spazi che, come i teatri, stanno vivendo un periodo molto difficile.
Se non possiamo portare il pubblico a teatro per le ragioni che noi tutti sappiamo, ci stiamo re-inventando il modo di portare il teatro al pubblico. Ulteriori dettagli saranno resi noti quando verrà annunciato il programma della Calenzano Estate.
Ultima ma non ultima, la didattica affine al teatro, un punto fondamentale del progetto che la Macchina del Suono ha per il Teatro Manzoni di Calenzano.
La nuova scuola di teatro sarà intitolata ad Arnoldo Foà – con il beneplacito della moglie e degli eredi, che hanno apprezzato e sostenuto questo omaggio. Continueremo la tradizione formativa che ha il Teatro Manzoni di Calenzano, con particolare attenzione per sviluppo creativo, nuovi talenti della drammaturgia, della prosa, del musical, teatro di narrazione, della commedia e stand up comedy. Già nei prossimi mesi avranno luogo i primi workshop e laboratori.
Per un teatro aperto a tutti, luogo di crescita, dialogo pacifico, creatività, emozioni vere”.
Fabrizio Checcacci, Lorenzo Degli Innocenti e Roberto Andrioli
La Macchina del Suono – Teatro Manzoni Calenzano