Dopo sei mesi di silenzio, il Piccolo ha voluto far precedere la riapertura dei sipari, che avverrà martedì 4 maggio con la prima nazionale di Ladies Football Club, da una sorta di anteprima, quattro giorni (dal 27 aprile) di prove aperte e un’installazione sonora dei podcast di “Abbecedario per il mondo nuovo”, un segno per rimarcare il difficile passaggio, grazie al quale i teatri torneranno a respirare all’unisono con la città. La settimana di “vigilia” culminerà domani, lunedì 3 maggio, al Teatro Strehler (ore 19.30), in un momento di incontro dal titolo A questa comunità abbiamo dato il nome di polis, un progetto di drammaturgia collettiva coordinato da Paolo Di Paolo, interpretato da (in ordine alfabetico) Sonia Bergamasco, Leda Kreider, Laura Marinoni e accompagnato dalle composizioni estemporanee di Enrico Intra, eseguite, per l’occasione, in duo con Margherita Carbonell, allieva di contrabbasso dei Civici Corsi di jazz.
A Paolo Di Paolo il Piccolo ha chiesto di immaginare, insieme a un piccolo gruppo di lavoro formato da scrittori italiani e stranieri – André Aciman, Jonathan Bazzi, Gennaro Carillo, Matteo Cavezzali, Maylis de Kerangal, Helena Janeczek, Vanessa Roghi, Igiaba Scego – una vera e propria antologia sul tema della costruzione dell’umano consorzio. Ne è nato così un reading-mosaico di tessere variopinte, da Goethe a Tolkien, da Virginia Woolf a Arundhati Roy, da Etty Hillesum a Edmondo De Amicis o Rodari e allo stesso Strehler, per ritrovare, raccolti insieme in teatro, il senso del vivere in comune.
Il prossimo 3 maggio è un passaggio cruciale nella vita del nostro teatro e della città tutta, una data che ci parla del desiderio di ripartire e, dopo mesi di forzate solitudini domestiche, ci riporta alla consuetudine dell’incontro – in uno spazio pubblico – con l’altro, al piacere della relazione sociale. Una data così significativa necessitava di una cura particolare – di un “rito” appositamente pensato per questo momento. Un rito che celebrasse i valori della condivisione, dell’amicizia, del dialogo. Un ponte ardito per sfuggire ai nostri isolamenti e ricongiungerci finalmente alla realtà, affidandoci allo sguardo dei nostri simili. Una sinfonia di voci, melodie e pensieri per ritrovare il calore della comunità. Un momento di condivisione per scoprire e fare esperienza del significato profondo di essere polis.
Claudio Longhi
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Piccolo Teatro Strehler (largo Greppi – M2 Lanza), lunedì 3 maggio ore 19.30
A questa comunità abbiamo dato il nome di polis
un progetto di drammaturgia collettiva coordinato da Paolo Di Paolo
in collaborazione con André Aciman, Jonathan Bazzi, Gennaro Carillo, Matteo Cavezzali,
Maylis de Kerangal, Helena Janeczek, Vanessa Roghi e Igiaba Scego
con testi tratti da Svetlana Aleksievic, Kwame Antony Appiah, Ray Bradbury, Gianni Celati, Johann W. von Goethe, Maylis de Kerangal, Edmondo De Amicis, John Fante, Francesco Guicciardini, Jeanne Hersch, Etty Hillesum, Bert Höldobler e Edward O. Wilson, Mario Lodi, Luigi Meneghello, don Lorenzo Milani, Platone, Paul B. Preciado, Gianni Rodari, Arundhati Roy, Giorgio Strehler, John R. R. Tolkien, Itamar Vieira Junior, Virginia Woolf
interpreti Sonia Bergamasco, Leda Kreider e Laura Marinoni
composizioni estemporanee di Enrico Intra in duo con Margherita Carbonell
a cura di Davide Gasparro
immagini grafiche Andrea Colombo
produzione Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
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Informazioni
La serata è a ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
attraverso la biglietteria telefonica – 02 42 41 18 89 – e presso la biglietteria del Teatro Strehler.