Con l’annuncio dei vincitori, è giunta a conclusione la XIV edizione di “Corti a Ponte”, festival internazionale di cortometraggi organizzato dalla omonima associazione di Ponte San Nicolò (PD), che quest’anno, per garantire la sicurezza del pubblico, si è svolta interamente online sfruttando le potenzialità offerte dal mondo digitale.
Un uso della tecnologia quest’anno coerente con il tema del Festival che ha voluto proprio esplorarne la definizione, indagando quell’ingranaggio che vede da un lato il cervello, il pensiero umano, e dall’altro gli strumenti prodotti da esso, che, a loro volta, generano nuovi pensieri, dando vita a nuovi oggetti e nuovi strumenti. Un ciclo potenzialmente infinito che, a partire dalla coppia primitiva “cervello/selce” ha dato origine a tutto il resto.
Raffaella Traniello Direttore Artistico di “Corti a ponte”
«Ogni anno il programma ufficiale dei corti ha una sua personalità. – racconta Raffaella Traniello, Presidente dell’Associazione Corti a Ponte APS e Direttore Artistico di “Corti a ponte” – Il 2021 è stato il trionfo dei corti di formazione, spesso con bambini o adolescenti protagonisti, originali, provocatori, poetici, intelligenti, ammalianti. Un anno ricco di diversità culturale anche per quel che riguarda i corti fatti da bambini, ragazzi e giovani adulti provenienti da angoli di mondo poco conosciuti. Davvero in questa edizione on-line la tecnologia ci ha permesso di viaggiare rimanendo sul divano!».
Le giurie del festival sono state dunque chiamate a premiare quelle opere che meglio sono riuscite a darne un’interpretazione cinematografica attraverso il cortometraggio.
Concorso Ufficiale Internazionale per corti d’autore
la Giuria del concorso ufficiale era composta da Alessandro Rossetto, autore cinematografico, regista e direttore della fotografia, il cui ultimo film “Effetto Domino” è stato presentato nel 2019 nella Selezione Ufficiale della Mostra del Cinema di Venezia, e Farah Polato, docente Filmologia presso il corso di laurea DAMS dell’Università degli Studi di Padova, dove ha diretto il Master in Sceneggiatura “Carlo Mazzacurati”.
Il più premiato: il nepalese “The Shoes of a Little Girl” di Kedar Shrestha
Il Concorso Ufficiale ha visto fare incetta di premi “The Shoes of a Little Girl” (Nepal, 2019) di Kedar Shrestha, che si è classificato come Miglior Cortometraggio di finzione in quanto «affida la rigorosa e ambiziosa partitura del suo leitmotiv alle movenze lievi della giovane protagonista. Al suo fianco, la quotidianità torna a risplendere e il mondo a dischiudere l’orizzonte delle sue possibilità. Un’ode all’intelligenza libera da schematismi e condizionamenti è l’approdo finale, che ci regala lo stupore dell’inventiva».
Ha vinto inoltre il Premio Festival della Lentezza per la descrizione dei «tempi dell’educazione, insieme all’atmosfera tranquilla di un paesaggio nepalese» e il Premio Club per l’UNESCO di Padova in quanto «rappresenta la cultura nepalese in modo semplice e poetico. Questa fiaba moderna è una delicata rappresentazione del processo di apprendimento senza fine dell’essere umano e può essere interpretata come una metafora del rispetto della diversità culturale, in quanto suggerisce che occorre imparare dalle differenze piuttosto che dall’accettazione passiva del fatto che la diversità semplicemente esiste».
Miglior Film a tema “Ponte”
Miglior Film a tema “Ponte”
è risultato “Wintry spring” (Egitto 2015) di Mohamed Kamel che «insegue un gesto capace di illuminare, sia anche per un momento, un tessuto di affetti dissimulato in esistenze inquiete e sofferenti. Nell’inseguire il suo lento affiorare, traccia con linee precise le fragilità dei due personaggi smarriti nelle diverse stagioni della vita».
Miglior Film a “Tema Tecnologia”
Il Premio per il Miglior Film a “Tema Tecnologia” è stato assegnato a “A Tiny Tale” (Francia 2020) di Sylvain Cuvillier, Chloé Bourdic, Théophile Coursimault, Noémie Halberstam, Maÿlis Mosny, Zijing Ye in quanto «restituisce alla tecnologia la giocosità stupefacente di un fare capace di dare forma e ricomporre mondi che corrispondono ai nostri desideri. Il racconto è complesso ma ben gestito: lo schermo come una tavolozza su cui creare sincronicità o voragini temporali, azioni che immediatamente si concatenano o ampie ellissi».
Ex equo nella categoria Miglior Animazione
Ex equo
nella categoria Miglior Animazione. Parimerito arrivano “Jean” (Francia 2020) di Marion Auvin in quanto «nella fluidità del tratto che si riversa nella pienezza della forma, Jean dà corpo a un personaggio appassionato nella dolcezza pacificata con cui si relaziona al mondo. Nell’inseguire il momentaneo spaesamento del protagonista, che prende vita in un paesaggio di comprimari disegnati con tratti precisi, il film conduce ad un finale che rende omaggio alla forza sorprendente della narrazione, capace di liberare la realtà dalle sue gabbie». E “Inanimate” (Regno Unito 2018) di Lucia Bulgheroni, che «in un gioco di specchi, attraverso l’intensità dei suoi personaggi meccanici, ci invita alla riflessione sull’essenza stessa dell’umanità sempre più esposta alle derive del meccanismo inerziale, della convulsione, della manipolazione. Come in un viaggio di formazione, dopo aver affrontato le spettralità del presente, possiamo guardare con fiducia al volo di ali di carta».
Premio Miglior Film per bambini
È “The boy and the egg” (Brasile 2020) di Juliana Capilé a vincere quest’anno il Premio Miglior Film per bambini con la seguente motivazione: «Leggerezza, ironia e straniamento per un inno non retorico alla scoperta del mondo e alla solidarietà. In una orchestrazione che tiene insieme con mano sicura la varietà di registri audiovisivi, ora lenti ora esuberanti, The boy and the egg restituisce una polifonia gioiosa e grave allo stesso tempo, saldandola nell’auspicio di una ricomposizione».
Premio Miglior Film per Ragazzi
Miglior Film per Ragazzi
è invece “The Girls Are always right” (Malesia 2019) di Gwai Lou, perché «crea un cristallo sospeso tra la durezza di contesti e vissuti, ritratti senza sconti o compiacimenti, e la bellezza della giovinezza che vi si affaccia, senza tuttavia esserne ancora corrotta. Tra i turbamenti e l’intimità dell’amicizia, sponda all’aggressione di un futuro imminente, il film omaggia una fase non semplice della vita che l’interpretazione delle due giovani donne restituisce con forza».
Premio del pubblico a “Migrants” (Francia 2020) di Hugo Caby
Il Premio del pubblico è andato invece a “Migrants” (Francia 2020) di Hugo Caby, Antoine Dupriez, Aubin Kubiak, Lucas Lermytte, Zoé Devise
Sono stati inoltre conferiti il Premio per la miglior interpretazione a Brixhilda Shqualsi nel cortometraggio “Oltre il fiume” (Italia 2020) di Luca Zambolin. Il Premio per la miglior sceneggiatura a “Discipline” (Svizzera 2014) di Christophe M. Saber e il Premio per la miglior fotografia a “The swings” (Russia 2020) di Anastasia Ostapenko.
Il Concorso Colonne Sonore
I giudici Marco Bellano, compositore e professore di History of Animation all’Università di Padova e Renato Raule, docente al conservatorio Pollini hanno tributato il primo premio per la sonorizzazione della sigla di Corti a Ponte a Osvaldo Tateo Pacifico (Milano). Secondo premio al trevigiano Alvise Carraro e terzo premio a Carlo Putignano di Bari. Il Premio UNDER 20 è stato assegnato ad Alberto David Cannetta (Milano); la menzione speciale UNDER 20 a Enrico Mangia (Lecce).
Il Premio dell’autore, assegnato da Maurizio Ciato e Stefano Ganzitti (L’image), autori della sigla, è stato vinto da Mariachiara Spora (Napoli)
Il Concorso 48 ore
Il premio del “Concorso 48 ore” assegnato da Corti a Ponte APS è stato vinto da “Bonjour” della troupe Short Bridge per aver «portato sullo schermo tutti gli elementi principali del cinema, curando la storia e la recitazione dei personaggi, ha proposto un genere, il tutto realizzato in sole 48ore». La giuria popolare ha premiato “Indecisione” della troupe Under48, che si aggiudica anche la menzione speciale per il Miglior Attore non protagonista.
La Giuria ha inoltre voluto assegnare ulteriori menzioni speciali: Miglior elemento chiave inglese a La Sfida tra i Fornelli (troupe La banda Gastrika); Miglior personaggio cuoco a “Mordi e Fuggi” della troupe I Gobbi; Miglior utilizzo della frase a “La Strana Storia del Cuoco …” (troupe Profits Limited); Miglior Ripresa del Monumento a “RedRum In Ponte” (troupe Periodic); Miglior effetto speciale a “Fuggite, schiocchi!” (troupe CACTUS MOVIE); Miglior Inquadratura Alternativa a “I Ragazzi del Selfie” (troupe I Ragazzi del Selfie) e Miglior narratore di Frasi fatte a “Pane, Amore e … Pandemia” (troupe Roberto).
Il Festival Corti a Ponte
“Corti a Ponte”
è ideato da Corti a Ponte APS e gode del patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Padova, del Comune di Padova, del Comune di Ponte San Nicolò e del Comune di Legnaro.
È organizzato con il sostegno del Comune di Ponte San Nicolò, del MIUR e del MIBAC nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola, e con la collaborazione del CIAS – Coordinamento Italiano Audiovisivo a Scuola, dell’Università degli Studi di Padova, di UNICEF – Comitato di Padova, dell’Associazione Vite in viaggio, del Club UNESCO di Padova, del Punto Giovani Toselli, di Innesti sociali e del Teatro Ragazzi G. Calendoli – ONLUS.
Partner dell’iniziativa sono il Comune di Ponte San Nicolò, l’Istituto Comprensivo di Ponte San Nicolò, il Liceo Artistico “Modigliani” di Padova, l’Istituto Superiore “Scalcerle” di Padova, l’Istituto Comprensivo di Legnaro, la Scuola dell’infanzia di Roncaglia, la Libreria Pel di Carota l’Animator Fest (Serbia), Kino Otok Isola Cinema (Slovenia).
Per informazioni
Corti a Ponte Associazione di Promozione Sociale – Ponte San Nicolò
info@cortiaponte.it
https://www.cortiaponte.it