Dopo tre anni di restauri e le limitazioni imposte dalla pandemia, torna per la prima volta il pubblico in sala al Teatro Donizetti di Bergamo per uno spettacolo, mercoledì 2 giugno alle ore 19.
L’occasione non poteva che essere celebrativa e nel segno del compositore cittadino con la “Donizetti Revolution vol. 7“, la presentazione-spettacolo del festival Donizetti Opera ideata e realizzata dal direttore artistico Francesco Micheli in collaborazione per la drammaturgia con Alberto Mattioli con la partecipazione dei soprani Carmela Remigio e Caterina Sala e il pianista Michele D’Elia.
“Donizetti Revolution vol. 7” è uno spettacolo al cubo: chi fa spettacolo presenta i suoi spettacoli facendo spettacolo. Più coinvolgente, ci auguriamo, di una conferenza stampa o di un comunicato. Ma la “Revolution” non racconta solo cosa sarà il Festival Donizetti 2021, i titoli, le produzioni, gli interpreti, le scelte artistiche e testuali. Racconta anche come sarà il Festival, anzi come secondo noi dev’essere il teatro musicale. Non ci interessa soltanto “fare” Donizetti. Ci interessa sia mettere in scena Donizetti sia mettere in scena noi stessi, sia cercare in quel passato le ragioni del nostro presente, riannodare i fili della nostra identità cercandoli anche in quelle che Bruno Barilli chiamava “le icone dei padri”.
Affidata alla verve affabulatoria e apparentemente divagante di Francesco Micheli, un direttore artistico che ci mette la faccia, e alla sua squadra, impreziosita dalla presenza di alcune grandi voci del Festival, la “Revolution” è una macchina spaziotemporale multimediale che racconta l’opera con il linguaggio della contemporaneità. Perché in realtà racconta noi stessi, e spiega perché Gaetano Donizetti ci conosceva così bene.
I biglietti (posto unico 10 euro) si possono acquistare online oppure nella nuova biglietteria del Teatro Donizetti (all’interno del Teatro Donizetti, in Piazza Cavour 15, tel. 035.4160 601/602/603, da martedì a sabato, ore 13.00-20.00).
www.gaetanodonizetti.org / info@donizetti.org