Mercoledì 19 (con replica giovedì 20 maggio) alle ore 19:45, va in scena in PRIMA NAZIONALE LET ME BE, (lo spettacolo prevede anche un’audiodescrizione per non vedenti, con cuffie a disposizione del pubblico) creazione e interpretazione di Giuseppe Comuniello e Camilla Guarino, che ne cura anche la drammaturgia. Il progetto nasce nel 2019 dall’urgenza di Camilla Guarino e Giuseppe Comuniello, di esternare come può svilupparsi la descrizione di uno spettacolo di danza a una persona che non vede. Come arriva l’immagine a Giuseppe? E come Camilla può tradurla e trasmettergliela? Non esistono regole, esiste solo una complicità tra i due maturata nel tempo che permette loro di creare un linguaggio nuovo fatto di parole e movimento, arricchito di volta in volta da nuovi gesti e visioni. I due interpreti hanno deciso di guardarsi da fuori nel corso della descrizione di uno spettacolo. Durante questo processo si sono resi conto di aver creato a loro volta una piccola e intima partitura coreografica oltre che delle dinamiche relazionali. La rielaborazione della descrizione porta con sé riflessioni, associazioni, ricordi e visioni frutto di esperienze personali che se trasmesse possono influenzare la visione dell’altro. Si creano quindi dei filtri nella trasmissione di una visione che vanno a modificare la percezione di chi non vede. Lo spettacolo è prodotto da Fuori Equilibrio e coprodotto da: Versiliadanza, Oriente Occidente/Europe Beyond Access cofunded by Creative Europe, Murate Art District, Associazione MUS.E, Comune di Firenze, con il sostegno del Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni. Giuseppe Comuniello comincia il suo percorso nella danza nel 2009, dopo aver perso la vista, con il coreografo Virgilio Sieni, con il quale collabora ancora oggi. Collabora con il Festival Oriente Occidente per il network internazionale sulla danza accessibile. Il suo ultimo lavoro è Danza cieca, creato e interpretato insieme a Virgilio Sieni per Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Camilla Guarino si avvicina alla danza fin da piccola per poi integrare i suoi studi con laboratori teatrali, sul movimento e di scrittura. Si avvicina al coreografo Virgilio Sieni nel 2015, dopo un laboratorio di critica giornalistica tenuto da Massimo Marino e Altre Velocità. Laureata con una tesi magistrale su Virgilio Sieni, è coinvolta come interprete e stagista nel lavoro dell’artista. Nel 2015 collabora con la Biennale Danza di Venezia e nel 2018 vi partecipa con il progetto Biennale College ASAC seguito da Elisa Vaccarino. Nel 2020 si diploma al Master in drammaturgia presso l’Accademia Silvio d’Amico collaborando come tirocinante con Chiara Bersani. Giovedì 20 maggio alle ore 18:00 per la rassegna EYEFLOW. Sguardi sulla danza, il progetto formativo di Versiliadanza teso a indagare i linguaggi della danza, del teatro e delle arti contemporanee, che torna nel 2021 con uno sguardo più storico, per affrontare con tre appuntamenti a tema, a cura di docenti universitari e artisti, alcuni snodi e figure fondamentali della storia dell’arte coreutica. Si parlerà di ALWIN NIKOLAIS con Simona Bucci già danzatrice solista della Alwin Nikolais Dance Company, coordinatrice dell’Accademia Isola Danza La Biennale di Venezia, assistente di Carolyn Carlson, direttrice della Compagnia Simona Bucci. Alwin Nikolais, musicista, danzatore è stato uno dei più grandi sperimentatori della coreografia di tutti i tempi. L’artista che negli anni ’50, nella più radicale opposizione alla modern dance tradizionale, operò una decisiva inversione di tendenza proiettando tutta la sua ricerca verso il polo dell’astrattismo. A seguire è prevista la proiezione del documentario: “Pietro Leopoldo e la fondazione delle scuole Leopoldine a Firenze” nell’ambito della Festa della Toscana 2020 e con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana.