Giovedì 27 maggio al Teatro Pergolesi di Jesi, 120 studenti di Jesi, Fabriano e Sassoferrato
assisteranno all’anteprima dell’opera contemporanea “Notte per me luminosa” di Marco Betta ispirata ai personaggi dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Con la ripartenza della Stagione Lirica, riprende dunque anche il progetto di avvicinamento all’opera “Musicadentro” dedicato ai giovani.
L’opera, scritta nel 2016, andrà poi in scena, per il pubblico, sabato 29 maggio ore 19 e domenica 30 maggio ore 16 in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini con la direzione di Marco Attura e la regia di Matteo Mazzoni.
Luogo di aggregazione sociale per eccellenza, il Teatro Pergolesi di Jesi svolge anche una funzione di presidio culturale permanente, di luogo di educazione e formazione. Con la ripartenza della Stagione Lirica di Tradizione, anche il progetto di avvicinamento all’opera lirica “Musicadentro” riprende dal punto esatto in cui si era interrotto, lo scorso ottobre, per effetto del decreto nazionale di sospensione di tutte le attività di pubblico spettacolo.
All’anteprima giovani dell’opera contemporanea “Notte per me luminosa“, giovedì 27 maggio alle ore 16, parteciperanno 120 studenti (accompagnati dai loro docenti) delle scuole secondarie di II grado di Jesi (IIS Galilei, Liceo artistico Mannucci e Liceo classico Vittorio Emanuele II), di Fabriano (IIS Morea-Vivarelli) e di Sassoferrato (Liceo Scientifico Volterra).
L’incontro di presentazione, curato dal musicologo Cristiano Veroli della FORM – Orchestra Filarmonica Marchigiana era stato realizzato e messo a disposizione in streaming lo scorso novembre. Il progetto educativo della Fondazione Pergolesi Spontini si avvale del contributo di Trevalli Cooperlat che ha riconfermato per l’anno 2021 il sostegno alla stagione lirica di tradizione in qualità di Educational Partner.
Posti singoli e distanziati sia in sala che nei palchi. Loggione chiuso.
“Notte per me luminosa. Scene liriche da personaggi dell’Orlando Furioso” andrà poi in scena per il pubblico del “Pergolesi” nei giorni di sabato 29 maggio 2021 alle ore 19 e di domenica 30 maggio ore 16. Scritta nel 2016 dal compositore siciliano Marco Betta su soggetto e testo di Dario Oliveri, su commissione della Fondazione Teatro Comunale di Modena, Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, Fondazione Teatri di Piacenza, è proposta in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini, e con un nuovo allestimento, realizzato dal proprio laboratorio scenografico a Jesi.
Dirige il M° Marco Attura sul podio della FORM Orchestra Filarmonica Marchigiana, la regia e i costumi sono di Matteo Mazzoni, le scene di Ginevra Fusari e Alice Gentili allieve del corso di Scenografia Accademia di Belle Arti di Macerata; light designer è Ludovico Gobbi, video designer Luca Attilii. In scena tre cantanti lirici e un attore: cantano Giacomo Medici nel doppio ruolo di Orlando/Pastore, Aloisa Aisemberg quale Medoro/Astolfo e Margherita Hibelinterprete di Angelica, la voce recitante è quella Michele Bandini nel ruolo di Ludovico Ariosto.
L’opera è ispirata al più celebre romanzo cavalleresco italiano, “L’Orlando furioso”, protagonisti i suoi fantastici personaggi e lo stesso autore, Ludovico Ariosto. Il compositore è Marco Betta, i cui lavori sono stati eseguiti, tra l’altro, al Teatro alla Scala, Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, Accademia Chigiana di Siena, Arena di Verona, dall’Orchestra Sinfonica della RAI e dall’Orchestra Regionale della Toscana. La musica di Betta, che si è sempre nutrita della memoria storica di antiche culture mediterranee, fondendo tradizione classica e modernità, si unisce in questa occasione alla narrazione poetica che Dario Oliveri ha immaginato attorno agli ultimi istanti della vita dell’Ariosto, in una notte di prima estate del 1533.
“Notte per me luminosa”, con parti recitate e cantate, è un’opera che si alimenta di altre opere, poetiche e musicali, da Monteverdi a Calvino, da Borges ad Erasmo da Rotterdam e Manuel de Cervantes. In scena sono quattro personaggi, Angelica, Orlando, Astolfo e Medoro, con la fugace apparizione di un Pastore. Tali personaggi sono evocati dai sogni e ricordi di Ludovico Ariosto e dunque cantano e agiscono sulla scena, ma non sono personaggi “reali”. A differenza, s’intende, di Ludovico Ariosto che invece è l’unico essere umano presente nell’opera. È questa, tra l’altro, la ragione per la quale è anche l’unico a parlare anziché cantare.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
BIGLIETTERIA TEATRO G.B. PERGOLESI
Piazza della Repubblica, 9 – 60035 Jesi (AN)
Tel. 0731 206888