L’OPV torna a suonare dal vivo con un nuovo Festival radicato nel territorio e dedicato alla musica d’oggi, un programma esclusivo di opere tutte in prima esecuzione caratterizzato dalla presenza di un artista in residenza.
Riprendono con un nuovo orario i concerti per gli abbonati alla 55a Stagione concertistica Aura presso il Teatro Verdi di Padova.
Con il tanto atteso cambio di colore della regione Veneto a zona gialla, l’Orchestra di Padova e del Veneto torna finalmente alla musica dal vivo con una ricca programmazione e inedite progettualità. Oltre alla ripresa degli appuntamenti della 55a Stagione concertistica Aura, l’OPV inaugura infatti Veneto Contemporanea. Un’esposizione di suoni e linguaggi, il primo Festival teso a promuovere le espressioni musicali del presente di alcuni tra i più importanti compositori e musicisti del territorio, nel quadro di un fitto programma di musiche presentate a Padova in prima assoluta. Ideato dal Direttore musicale e artistico OPV Marco Angius, Veneto Contemporanea vede la collaborazione delle Fondazioni Archivio Luigi Nono e Giorgio Cini di Venezia, oltre a Radio 3 Rai che trasmetterà tutti gli appuntamenti del Festival.
L’attività dell’OPV è organizzata con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Veneto, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, di Fondazione Antonveneta e dei Mecenati “Art Bonus”, della Fondazione Cariparo, Fondazione Antonveneta – Banca Monte dei Paschi di Siena, APS Holding e l’Associazione Amici dell’OPV.
Ripresa della Stagione concertistica Aura
Il mese di maggio segna così la definitiva ripresa della Stagione concertistica Aura, interrotta a causa dell’emergenza sanitaria subito dopo l’evento inaugurale dello scorso 15 ottobre 2020, con la riprogrammazione degli appuntamenti musicali. Una pausa forzata durata sei lunghi mesi come testimonia il concerto di giovedì 6 maggio, in origine l’appuntamento conclusivo della rassegna, divenuto ora simbolicamente il primo segnale di ripresa dell’attività dal vivo dell’Orchestra di Padova e del Veneto.
Il programma musicale ruoterà attorno al Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Chopin, accostato alla Sinfonia n. 4 di Mendelssohn, meglio conosciuta come “Italiana”, e alla nuova opera del giovane compositore Federico Gardella. Pianista e compositore milanese, Gardella presenterà in prima assoluta Strapiombi di Uqbar, brano oggetto della nuova commissione OPV che vede il sostegno di SIAE “Classici di oggi”, diretto da Etienne Siebens, musicista dalla radicata esperienza nell’ambito della musica d’oggi, maturata a stretto contatto con i più grandi compositori.
Solista del Concerto di Fryderyk Chopin sarà il giovane pianista russo Lukas Geniušas che, dopo essersi imposto sul podio dei prestigiosi concorsi pianistici Tchaikovsky di Mosca e Chopin di Varsavia, viene acclamato dai più importanti palcoscenici al mondo. Geniušas tornerà inoltre con l’OPV per il Primo Concerto pianistico di Chopin martedì 25 maggio. Diretto da Oleg Caetani, tra le più note bacchette del secondo Novecento, al Concerto n. 1 op. 11 l’OPV accosterà la Sinfonia n. 14 di Dmitri Shostakovich grazie alla presenza del soprano Francesca Tiburzi e del basso Andrea Mastroni.
Entrambi i concerti si terranno al Teatro Verdi di Padova, anticipati alle ore 19.00 per rispondere alle limitazioni di spostamento imposte dalle attuali disposizioni di contenimento epidemiologico; l’ingresso sarà riservato ai soli abbonati alla Stagione Concertistica 2020-2021.
Veneto Contemporanea
Nell’ambito della musica d’oggi l’Orchestra di Padova e del Veneto annuncia un’autentica novità, la prima edizione di Veneto Contemporanea. Un’esposizione di suoni e linguaggi. Fortemente voluto da Marco Angius, il Festival svilupperà in cinque appuntamenti un percorso teso all’approfondimento e alla divulgazione della musica contemporanea attraverso una serie di esecuzioni in prima assoluta di alcuni tra i più affermati compositori di oggi, che per l’occasione si incontreranno a Padova.
Già da questa prima edizione, il Festival si caratterizzerà per la presenza centrale di un artista in residenza, ovvero un musicista attivo nella molteplice veste di compositore, direttore e interprete in più appuntamenti, individuato nella figura del trevigiano Filippo Perocco. Compositore, organista e organizzatore musicale, Filippo Perocco vanta un curriculum di tutto rispetto, coronato dal Premio della Critica Musicale “Franco Abbiati” 2017 per l’opera Aquagranda, scritta su commissione del Teatro La Fenice di Venezia e diretta da Marco Angius.
Il Festival verrà inaugurato sabato 8 maggio alle ore 17.00 presso l‘Auditorium San Gaetano con la prima esecuzione italiana della versione originale di Polifonica-Monodia-Ritmica, l’opera strumentale che nel 1951 portò il compositore veneziano Luigi Nono all’attenzione internazionale. L’evento coincide con la pubblicazione dell’edizione critica di questo capolavoro, illustrata durante l’evento inaugurale da Veniero Rizzardi, studioso e profondo conoscitore dell’opera di Nono e Direttore della biblioteca del conservatorio “C. Pollini” di Padova. Insieme a Rizzardi interverranno Marco Angius e Filippo Perocco, sul podio dell’OPV per un vero e proprio confronto tra la storica versione del 1951 e quella integrale qui presentata in anteprima. Un’affascinante ricostruzione affidata direttamente all’ascolto dal vivo, accompagnata da interessanti aneddoti e curiosità. L’OPV avvierà così il Festival Veneto Contemporanea con un omaggio a Nono, impreziosito dal contributo di Nuria Schönberg-Nono, vedova del compositore veneziano e Presidente dell’omonima Fondazione, nonché figlia Arnold Schönberg, padre della dodecafonia.
Al Teatro Verdi di Padova, martedì 11 maggio alle ore 19.30 Marco Angius dirigerà in prima assoluta Come canto, voce, brano di Filippo Perocco oggetto della nuova commissione OPV. Come suggerisce il titolo, si tratta di un lavoro basato sull’elaborazione di quattro canti dove voci e strumenti si incontrano fino a confondersi. Alla nuova opera di Perocco verrà accostato Al folle volo, brano per orchestra di Nicola Sani in omaggio alla figura di Dante nell’ambito della celebrazione dei 700 anni della morte del sommo poeta. Altre due opere condivideranno la presenza del clarinetto come strumento solista. Si tratta delle nuove versioni del Concerto per clarinetto di Luca Francesconi, a Padova dopo aver girato il mondo con la sua opera Quartett, e di Rappresentazione di anima e corpo del veneziano Claudio Ambrosini, lavoro per soprano, clarinetto basso e orchestra su frammenti testuali da William Blake, Tantra e altre culture del mondo. Al clarinetto basso sarà protagonista Michele Marelli, docente al Conservatorio “G. Buzzolla” di Adria nonché tra i più grandi virtuosi di corno di bassetto a livello internazionale. A partire dal fortunato incontro con Karlheinz Stockhausen, Marelli è considerato un punto di riferimento nell’interpretazione del repertorio odierno per clarinetto.
Il terzo appuntamento di Veneto Contemporanea sarà interamente focalizzato sulla musica di Salvatore Sciarrino, tra i compositori più importanti al mondo la cui musica è entrata a pieno titolo nel repertorio dell’OPV a seguito di una serie di fortunate collaborazioni nel periodo più recente. Del compositore siciliano, martedì 18 maggio alle ore 19.30, il Salone del Palazzo della Ragione accoglierà la prima esecuzione di Passionis fragmenta, lavoro del 2018 inizialmente composto in vista delle celebrazioni per il millenario della Basilica fiorentina di San Miniato al Monte e ora proposta nella sua veste orchestrale. Per l’occasione l’Orchestra di Padova e del Veneto si unirà al flautista Matteo Cesari, alla violista Danusha Waskiewicz e al violoncellista Michele Marco Rossi, all’interno di un organico allargato che comprenderà anche Filippo Perocco all’organo e il soprano Livia Rado.
Altre quattro prime esecuzioni di brani orchestrali costituiranno il programma del concerto di martedì 31 maggio alle ore 19.30. Al Teatro Verdi sarà possibile ascoltare Veleno del compositore veneziano Giovanni Mancuso, la prima italiana di Mosaïque di Ivan Fedele e di Fantasia, brano inedito di Niccolò Castiglioni, tra i più importanti compositori del Novecento italiano il cui lascito è conservato presso l’Istituto per la Musica della Fondazione Giorgio Cini di Venezia. Il concerto sarà diretto da Pasquale Corrado, che per l’occasione presenterà Un lampo, attraverso con Francesco D’Orazio violino solista. Compositore e direttore d’orchestra, Pasquale Corrado è docente al Conservatorio “A. Buzzolla” di Adria.
Il Festival si concluderà martedì 4 giugno alle ore 19.30 al Palazzo della Ragione con un appuntamento monografico dedicato alla musica di Michele dall’Ongaro, a Padova già in occasione della residenza artistica durante la Stagione OPV 2019/20. Compositore, autore e conduttore televisivo, Presidente e Sovrintendente dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, il sodalizio artistico tra l’Orchestra di Padova e del Veneto e Michele dall’Ongaro si rinnova ora in occasione di Veneto Contemporanea a sette anni dalla registrazione del disco monografico Checkpoint che segnò anche la prima collaborazione tra Marco Angius e l’OPV. Michele dall’Ongaro tornerà a Padova per introdurre al pubblico Festschrift per 15 strumenti, la prima assoluta di Canzoni siciliane e Voynich per 13 archi. Curiosa la storia che accompagna quest’ultimo lavoro, un pezzo giovanile completamente dimenticato all’interno di un baule e recuperato solo recentemente. Chiuderà l’incontro musicale la riproposta di Checkpoint che chiude idealmente il cerchio.
BIGLIETTI
Posto unico numerato
Intero € 5,00
Ridotto € 3,00 riservato agli abbonati della Stagione concertistica 2020/2021
acquistabili online sul sito www.opvorchestra.it
Per info: 049 656848-656626