Si conferma ricchissima la programmazione della XXXVI edizione del Romaeuropa Festival che si apre con Möbius, della compagnia di acrobati XY insieme al coreografo Rachid Ouramdane, a metà strada tra danza e acrobazia.
Due mesi di programmazione, dal 14 settembre al 21 settembre: 83 compagnie in scena, 516 artiste e artisti provenienti da 15 differenti paesi, per 86 titoli per 206 repliche confermano la vocazione internazionale e multiculturale di un festival costruito all’insegna della ripartenza del settore artistico e culturale.
Distribuite in 16 spazi simbolo della Capitale, le proposte del Romaeuropa Festival si articolano fra la molteplicità delle arti, fra musica, teatro, danza, nuovo circo, arti digitali, creazioni per l’infanzia, ponendo al centro della nuova edizione la ritrovata forza delle comunità, mai così importante dopo l’improvvisa emergenza sanitaria scoppiata lo scorso anno, e naturalmente tutto il fascino rituale delle arti performative.
“Partecipare insieme dal vivo a un evento di danza, di musica, di teatro, di arti digitali, induce a una elaborazione culturale comune, reciprocamente stimolante e compiuta – spiega il Presidente Guido Fabiani – Il pubblico che ascolta, segue, applaude, critica, respira, è un fattore insostituibile di crescita dello spettacolo”.
Necessità di ricerca di chiave di lettura critica per la complessità del nostro tempo, impegno in pratiche eco-sostenibili, inclusione, tematiche identitarie, critica ai sistemi post-coloniali rappresentano le tematiche che come sempre animano il Romaeuropa Festival, anche in questo nuovo presente.
“Questa è la nostra identità, questa è la nostra storia – conferma il Direttore Fabrizio Grifasi – questo è il nostro sguardo su un presente complesso; un nuovo presente nel quale ci affacciamo con il bagaglio del nostro percorso e che attraverso gli occhi delle artiste e degli artisti proviamo a scoprire. Ma questo presente possiamo affrontarlo grazie alle lavoratrici e ai lavoratori del mondo dello spettacolo. Un mondo reso particolarmente fragile nel corso di questi due anni e che vogliamo ringraziare e sostenere”.
Dopo l’apertura con i voli acrobatici di Möbius nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica (dal 14 al 16 settembre), si prosegue con il flamenco di Israel Galván e l’accompagnamento di Niño de Elche, il doppio live di Max Richter (The Blue Notebooks e Recomposed by Max Richter – Vivaldi, The Four Seasons.
Eterogenea e ricca la proposta musicale della trentaseiesima edizione del Romaeuropa Festival che spazia dalla nuova scena pop italiana alla classica contemporanea fino alle culture digitali.
La sezione Line Up! curata da Giulia Di Giovanni, in scena all’Auditorium Parco della Musica, presenta anche delle proposte femminili più interessanti della scena internazionale, spazio a Rachele Bastreghi dei Baustelle, a Emmanuelle, tra le più interessanti DJ della scena italiana, Ditonellapiaga, Boyrebecca, LA NIÑA fra canzone partenopea e pop internazionale, Bluem fra elettronica minimale e suoni ancestrali della Sardegna.
Nell’incantevole scenario di Villa Medici prende l via un ciclo di dialoghi tra musiciste e musicisti, scrittrici e scrittori che prende il via da Mahmood che dialoga con la candidata al Premio Strega, Teresa Ciabatti.
Fra i protagonisti, anche Donato Dozzy ed Eva Geist esponenti della cantautorato italiano, l’elettronica di Not Waving aka Alessio Natalizia, l’olandese Colin Benders.
Clark si confronta con la musica classica contemporanea con una ricca performance musicale costruita come una galleria di lamentazioni contemporanee, da Monteverdi a Bach, da Nina Simone ad Arvo Pärt, torna Fabrizio Ottaviucci, due gli omaggi della PMCE – Parco della Musica Contemporanea Ensemble, al fiorentino Sylvano Bussotti (per i suoi novant’anni) e al Maestro Ezio Bosso, a un anno dalla sua scomparsa.
Doppio appuntamento dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con Omaggio a Piazzolla con Archi e Coro dell’Accademia, il bandonéon di Richard Galliano, e Buddha Passion di Tan Dun.
Gran Finale del Romaeuropa Festival 2021 con una due giorni all’Auditorium Parco della Musica omaggio a Vittorio Montalti con Blow Up Percussion e Tempo Reale, a Edison Studio con l’esecuzione live della colonna sonora per le immagini del film Inferno da La Divina Commedia di Dante Alighieri di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan e Giuseppe De Liguoro, all’elettronica Alva Notoche dialoga con Anne James-Chaton, all’Ensemble Intercontemporain fondato da Pierre Boulez nel 1976con le musiche di Steve Reich su immagini video prodotte dal pittore tedesco Gerhard Richter.
Sono all’insegna della contaminazione culturale e della multidisciplinarietà gli appuntamenti con la grande danza internazionale del festival: torna la coreografa sud-africana Dada Masilo che rilegge La Sagra della Primavera di Stravinsky per recuperare le proprie origini, spazio a Dorotheé Munyaneza che racconta uno spazio di rivendicazione e libertà femminile, alla brasiliana Alice Ripoll con la sua compagnia costruita nella Favela di Rio, al coreografo statunitense Trajal Harrell al debutto al festival confrontandosi con The Köln Concert di Keith Jarrett, a Emanuel Gat con un “musical” contemporaneo, al minimalismo del greco Christos Papadopoulos, fino all’eleganza del duo Maria Campos e Guy Nader. Senza dimenticare lo spazio dedicato a Dancing Days, sezione del festival curata da Francesca Manica dedicata all’identità di una nuova generazione europea di danzatori e coreografi con gli spettacolo di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi, Sofia Nappi e Davide Valrosso, Victor Černický, Stefania Tansini, Iris Karayan e Collettivo Mine oltre a Connor Schumacher, Simona Bertozzi e Roberto Castello.
Ricca la programmazione dedicata al teatro internazionale con lo spettacolo Pieces of a Woman, dramma familiare sull’emancipazione della donne della sceneggiatrice Kata Wéber e del regista Kornél Mundruczó in scena al Teatro Argentina che ospita anche prima regia di teatro musicale di Gus Van Sant, un percorso immaginario tra fatti, sogni e ricordi abitato da personaggi iconici. Fra i protagonisti, anche Alexander Zeldin, il duo Azkona & Toloza che completa la trilogia Pacìfico sulle conseguenze del neocolonialismo, la compagnia Rimini Protokoll, il regista tedesco Ersan Mondtag, Mohamed El Khatib e Valérie Mréjen per uno spettacolo in collaborazione con il MAXXI, ma anche Ascanio Celestini con un nuovo spettacolo che anticipa l’inizio delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Pierpaolo Pasolini.
Fra i protagonisti della scena teatrale nazionale, anche Carlotta Corradi e Andrea Collavino, Deflorian/Tagliarini in uno spettacolo su Federico Fellini, Frosini/Timpano che raccontano l’eredità della Rivoluzione Francese. Ricca la sezione Anni Luce curata da Maura Teofili interamente dedicata all’accompagnamento, alla formazione e al supporto alla scena emergente italiana
Dedicata ai linguaggi contemporanei nella creazione dedicata all’infanzia, la sezione Kids & Family curata da Stefania Lo Giudice con la compagnia del nuovo circo Finzi Pasca, Direzione Quattrox4 – Fabrizio Rosselli, Locomoctavia, Teatro Viola, Transadriatica, Teatro del Carretto, Oorkaan/Percossa.
Ma sono numerose le attività che alimentano la community del REf. Tutte le informazioni su www.romaueropa.net.