Tracce è una neonata associazione culturale che si propone di organizzare dei programmi di iniziative artistiche legate ai temi della deportazione e alla memoria di tutte le vittime del nazifascismo, siano essi ebrei, partigiani, oppositori politici.
L’asse portante di questa attività sarà un rito civile che si snoderà come un percorso teatrale e musicale fra le pietre d’inciampo, dapprima nelle strade milanesi, per poi diffondersi via via in altre città, assumendo auspicabilmente una dimensione nazionale.
A Milano, in particolare, questo attraversamento urbano dovrebbe diventare un appuntamento fisso, da ripetersi ogni anno fino a toccare progressivamente tutte le pietre posate davanti alle case delle vittime.
Questa proposta è particolarmente indirizzata alle ragazze e ai ragazzi delle nuove generazioni che per ragioni anagrafiche sono meno vicini a questo passato doloroso a cui avranno occasione di accostarsi anche partecipando attivamente allo studio e alla preparazione delle prossime mappe del ricordo.
Intanto, già in questa prima edizione, un gruppo di studenti universitari aderenti all’associazione Deina, porrà una serie di inesorabili domande a un’ideale figura di carnefice – domande che resteranno senza risposta – davanti alla pietra dedicata a Enzo Capitano, partigiano morto a soli diciassette anni.
Il primo appuntamento, Due dentro ad un foco, scritto e ideato da Rosario Tedesco, è previsto il 10 giugno (data dell’entrata in guerra dell’Italia, nel 1940). Il titolo, ricavato da un verso del Canto XXVI dell’Inferno dantesco, si richiama all’idea di accomunare, quando possibile, il nome dei perseguitati a quello dei loro persecutori, o dei delatori che ne hanno determinato il tragico destino.
Il cammino partirà da piazza della Repubblica per terminare al Memoriale della Shoah, dopo aver toccato queste tappe:
Arturo Colombo (partigiano), via Cappellini, 16
Gino Emanuele Neppi (ebreo), via Boscovich, 30
Roberto Lepetit (partigiano), via Benedetto Marcello, 8
Dante Coen (ebreo), via Plinio, 20
Mario Luzzatto (ebreo), via Eustachi, 36
Enzo Capitano (partigiano), via Stradella, 13
Angelo Fabello (partigiano), via Paracelso, 5
Jenide Russo (partigiana), via Paisiello, 7
Giuseppe Lenzi (partigiano), via Spontini, 8
monumento per i quindici martiri di piazzale Loreto
arrivo al Memoriale della Shoah.
Davanti a ogni pietra d’inciampo Rosario Tedesco fornirà alcune brevi informazioni sul nome della figura celebrata e sulle circostanze della sua morte.
Prende parte all’avvenimento un gruppo di studenti del Conservatorio che, sotto la guida di Lydia Cevidalli, scandirà le varie tappe eseguendo musiche di Bach: fughe e partite, che fin dal nome alludono al doloroso tema che viene affrontato lungo il cammino.
con la partecipazione del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano
Renata Spotti, violino concertatore
Chiara Brindisi, Micol Pisanu, Andres Gonzalez Rosales, Elia Signorelli, Jacopo Martinazzi detto Botter, violini
Silvia Borghese, violino solista
Sebastiano Favento, Claudio Carrabino, viole
Tommaso Levi, Marco Sirena, oboi
Yoan Otano, Francesco Albertini, fagotti
docenti coinvolti: Lydia Cevidalli e Nicoletta Mainardi, con incarico per gli eventi del “Giorno della Memoria”, in collaborazione con i docenti Renata Spotti, Luca Avanzi e Alberto Grazzi
programma: J.S. Bach
Aria dalla Suite per orchestra n.3 in re maggiore, BWV 1068 Contrapunctus 1 dall’Arte della Fuga, BWV 1080 Sarabanda dalla Partita n.2 in re minore BWV 1004 (violino solo) Allemanda dalla Partita n.2 in re minore BWV 1004 (prima parte) Allemanda dalla Partita n.2 in re minore BWV 1004 (seconda parte) “Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit”, aria inziale dalla Cantata BWV 106 Ciaccona dalla Partita n.2 in re minore BWV 1004 (violino solo)
con la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze iscritti al progetto Promemoria_Auschwitz dell’associazione Deina.