Comincia il ciclo di tre domeniche dedicate ai bambini all’interno della rassegna di Peso Specifico Teatro, in scena a Modena nel giardino dell’Atelier di via staffette Partigiane, 9 – con il Patrocinio del Comune di Modena.
La compagnia propone due produzioni proprie, in replica il 13, il 20 e il 27 giugno. Si comincia alle ore 16.00 con lo spettacolo il Paladino Senza Nome di e con Santo Marino, con Claudio Dagrezio, regia di Roberta Spaventa.
Il Paladino Senza Nome – ore 16:00
Sbucato da chissà dove, arriva un teatrino viaggiante guidato da due stravaganti cantastorie: Messer Vallando, il primattore dalla memoria traballante e Giufà, il suo servo-musicista, fedele e un po’ ingenuo. Nel tentativo di mettere inseme i ricordi, Vallando si serve del kamishibai: un antico strumento giapponese con cui accompagna la narrazione attraverso lo scorrimento di immagini dipinte. Queste figure, però, rimandano stranamente al mondo dei paladini di Francia e alla tradizione dei pupi siciliani, per lui misteriosamente confusa. Giufà, dal canto suo, sa che nel teatrino è nascosto un pupo e muore dalla voglia di vederlo. Così, dopo l’ennesima e insistente richiesta, Vallando decide finalmente di mostrarglielo e, aprendo il sipario su di un piccolo mondo abbandonato, estrae il Paladino Senza Nome, un pupo dall’aspetto molto umile che ha perso addirittura il filo: quello del braccio e… quello della storia!
La vicenda è costruita proprio su di una difficoltà legata alla memoria e, quindi, sulla necessità di recuperare la propria tradizione e andare alla ricerca della propria identità perduta. Qui entra in gioco il pupo dal filo rotto, metafora di ciò che viene indicato generalmente come difettoso e sbagliato ma che, a ben guardare, offre invece nuovi punti di vista, basati sulla forza della diversità e sul rispetto delle differenze, intesi come risorse per un sano e pieno sviluppo individuale e collettivo.
Vasilissa e la Baba Jaga – ore 17:00
Alle 17.00 si prosegue con “Vasilissa e la Baba Jaga”, fiaba animata tratta dalla tradizione russa, per la regia di Roberta Spaventa. In scena Alessandra Amerio, musiche originali di Raffeale Sargenti, oggetti scenici a cura di Elisa de Benedetti.
Vasilissa rimane orfana all’età di otto anni. Sul letto di morte, la madre le dona una bambola dicendole di portarla sempre con sé e di prendersi cura di lei: la bambola può infatti prendere magicamente vita e aiutarla ad affrontare le difficoltà. L’incontro con la strega Baba Jaga la metterà a dura prova, ma grazie ai consigli della bambola, Vasilissa riuscirà a trovare ciò che cerca.
“In Baba Jaga l’iniziazione diviene filo conduttore per il recupero del proprio istinto. – racconta la regista – Questa produzione si inscrive nel nostro percorso “Il Sacro istinto”, iniziato con Barbablu, nel quale ad ogni tappa abbiamo affrontato una diversa fiaba con i suoi archetipi. Un percorso volto ad indagare il Sé e a ritrovare elementi fondamentali del proprio percorso di vita”.
Per info e prenotazioni:
Peso Specifico Teatro
via Staffette Partigiane 9 – 41125 Modena
cellulare: 380.3696993 mail: pesospecifico@gmail.com