Esplorare le infinite possibilità di contaminazione fra la parola scritta e la parola portata in scena, quindi fra letteratura e teatro. Una correlazione stretta e ineludibile, che sarà al centro di “Parole alla ribalta”, percorso speciale promosso dalla Fondazione Taormina Arte Sicilia e da questa sviluppato in sinergia e nell’ambito di Taobuk–Taormina Book Festival.
Dal 18 al 21 giugno si svolgerà un ciclo di reading, dibattiti, spettacoli e performance teatrali, in linea con il tema generale di Taobuk 2021, “Metamorfosi. Tutto muta”. Signore e signori della scena, come Donatella Finocchiaro, Moni Ovadia, Daniela Poggi, Edoardo Siravo interpreteranno testi emblematici di Ovidio e Kafka, Bulgakov e Capuana; e subito dopo ne approfondiranno i contenuti in articolate conversazioni con rinomati esperti di teatro e regia.
“Parole alla ribalta” proporrà inoltre, in anteprima, un inedito omaggio a Leonardo Sciascia nel centenario della nascita: la “Conversazione (im)possibile” che lo vedrà dialogare insieme a Luigi Pirandello: in scena il saggista Matteo Collura e il regista Fabrizio Catalano, nipote di Sciascia.
Si consolida così la collaborazione che lega Ia Fondazione Taormina Arte Sicilia, guidata dal commissario straordinario Bernardo Campo, all’Associazione Taormina Book Festival, ideata e presieduta da Antonella Ferrara. Un’interazione a 360 gradi che ha dato e darà vita ad interessanti iniziative, non solo nei giorni del festival.
La direzione artistica di “Parole alla ribalta” è della stessa Antonella Ferrara. La rassegna è a cura della giornalista e critico teatrale Caterina Andò.
Come sottolinea Bernardo Campo, commissario straordinario di TaoArte: “Il ciclo ‘Parole alla ribalta’ si pone in particolare in prosecuzione della sezione dedicata nella scorsa edizione al tema delle connessioni tra letteratura e cinema, quale ulteriore approfondimento per riflettere intorno alle relazioni ed agli intrecci tra recitazione teatrale e testi letterari, la cui scrittura o riscrittura scenica interpreta le umane vicende. Nella considerazione che i settori del cinema, del teatro, della musica, della danza e delle arti figurative in genere sono asset di interesse nevralgico, ai quali la Fondazione impronta le proprie attività istituzionali”.
“Parole alla ribalta” si configura come autonoma sezione di TaoArte che si realizza in connessione con Taobuk in ragione della capacità attrattiva ed l’elevata qualità di contenuti e promozionale, unanimemente riconosciuta al festival a livello internazionale.
“Anche undicesima edizione – conferma Antonella Ferrara – sarà un contesto privilegiato per riflettere su temi nevralgici attraverso una coralità trasversale di punti di vista e linguaggi. In particolare ìl ciclo “Parole alla ribalta” sarà finalizzato all’indagine sulla simbiosi tra la parola scritta e quella scenica con l’obiettivo di dare rilevanza alla vocazione di entrambe le realtà patrocinanti. Gli eventi in calendario ospiteranno alcune delle personalità più apprezzate sulla scena nazionale, più volte interpreti in esclusiva di adattamenti teatrali tratti da grandi capolavori della letteratura.”
Il legame con il file rouge tematico di Taobuk si renderà già evidente venerdì 18 giugno (Palazzo Ciampoli, Sala A, ore 15.00) con il primo appuntamento affidato a Moni Ovadia, che darà voce a “La metamorfosi” di Kafka. La trasformazione in altro da sé vista come discesa agli inferi, allegoria dell’alienazione dell’uomo moderno all’interno della famiglia e della società, che si traduce nell’isolamento del “diverso” e nell’incomunicabilità con i propri simili. “La metamorfosi” di Kafka è anche un ottimo esempio della poetica e della visione del mondo dell’autore, in cui il destino dell’esistenza individuale è in mano a forze oscure e inconoscibili, che operano in maniera assurda e imperscrutabile sulla vita degli uomini. Seguirà la Conversazione sui contenuti e le trasposizioni teatrali del testo kafkiano: Moni Ovadia dialogherà con il regista Ezio Donato.
Sabato 19 giugno (Hotel Excelsior, ore 11.30) sarà l’attore Edoardo Siravo a leggere “Le metamorfosi” di Ovidio, in una selezione antologica. Il testo classico di Ovidio è stato oggetto di numerose versioni sceniche: da Narciso che affoga nello specchio di un lago rapito dalla propria bellezza per trasformarsi in fiore, al titano Prometeo, creatore del primo uomo attraverso la plasmazione di una statuetta di argilla a cui viene in seguito infusa la vita, per intervento di Atena. Seguirà alla performance una Conversazione sulla fortuna della fonte ovidiana e le trasposizioni teatrali: Edoardo Siravo converserà con Giovanna Caggegi, critico teatrale “La Sicilia”.
Domenica 20 giugno (Teatro Antico di Taormina, ore 19.30) il testimone passerà all’attrice Daniela Poggi, che interpreterà “Cuore di cane” di Michail Afanas’evi Bulgakov. Medicina e fantasy: così un cane si trasforma in uomo nel racconto di uno dei maggiori narratori del Novecento. Qui la metamorfosi non ha niente di sovrannaturale, ma è descritta in termini scientifici, tra assurdo e reale. Il romanzo, di cui Daniela Poggi ha scelto alcune pagine salienti, non vuole essere solo una lucida satira sui “nuovi ricchi” dell’era stalinista. Emerge inoltre la profetica denuncia degli eccessi cui va incontro la scienza quando si spinge oltre i confini indicati dalla natura, alimentando l’inclinazione dell’uomo ad agire più crudelmente di qualsiasi altro animale. Subito dopo la Conversazione sulle tematiche trattate nel testo letterario: il rispetto per gli animali e i limiti della scienza, Daniela Poggi dialogherà con Nunzia Scalzo, giornalista La Repubblica.
Sempre domenica (Teatro Antico di Taormina, ore 21.30) riflettori su Cento anni di Leonardo Sciascia e la Conversazione (im)possibile, omaggio al Maestro di Racalmuto nel centenario della nascita. Luigi Pirandello e Leonardo Sciascia insieme, uno di fronte all’altro. Infrangendo le barriere del tempo, in una dimensione sospesa fra sogno e memoria, eccoli vivi e vitali come non mai a colloquio, protagonisti di un dialogo sincero, illuminante, chiarificatore. È quanto ha ideato e scritto Matteo Collura, biografo di entrambi, nella Conversazione (im)possibile che Taobuk, in questa undicesima edizione che coincide con i cento anni dalla nascita dell’autore del Giorno della civetta, ha il privilegio di presentare in anteprima assoluta. Colpo di scena, prima di qualsivoglia scena, in attesa di veri attori, al leggìo ci saranno l’autore Matteo Collura, nella parte di Pirandello, e il regista Fabrizio Catalano, nella parte del nonno, Leonardo Sciascia.
Infine lunedì 21 giugno (Giardini della Fondazione Mazzullo, ore 18.00) sarà l’attrice siciliana Donatella Finocchiaro a chiudere Parole alla ribalta, interpretando “Spera di sole” di Luigi Capuana. La fiaba dello scrittore verista ripropone una versione riveduta e corretta della favola di Cenerentola, qui ribattezzata Tizzoncino, metamorfosi della bruttezza in bellezza, della povertà in ricchezza, della bassa condizione sociale in regalità, ma in chiave femminista ante litteram: quella di una donna che s’impone per le proprie qualità morali, coscia che saranno proprio quelle a trasformarla in oggetto di desiderio e soprattutto d’amore. È il messaggio di Donatella Finocchiaro, che ha scelto la recitazione alla professione forense, senza dismettere l’impegno a tutela dei diritti civili e della parità. A conclusione Donatella Finocchiaro dialogherà con Giuseppe Montemagno, critico teatrale.
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