Un’analisi della fenomenologia dei rapporti amorosi attraverso il tema allegorico delle bestie e quello simbolico dell’amore: Vinicio Capossela riprende il suo viaggio con Bestiario d’amore e stasera, 23 giugno (data unica, inizio alle ore 21) sarà in concerto a Roma, primo Extra della stagione estiva del Teatro dell’Opera al Circo Massimo. L’eclettico e raffinatissimo cantautore presenterà dal vivo il suo Bestiario d’Amore, con l’Orchestra Maderna diretta dal maestro Stefano Nanni, e già presentato lo scorso 14 febbraio 2020 presso la Union Chapel di Londra, non un vero e proprio album, ma una piccola opera che si compone 4 brani di ambientazione trobadorica, geniale conclusione del suo viaggio nel medioevo fantastico di Ballate per uomini e bestie (del 2019).
“L’Amore apre i cancelli allo zoo interiore che ci portiamo dentro. Attiva in noi il lupo, il coccodrillo e la sirena, ci rende parenti stretti del licantropo, del corvo e dell’asino selvaggio, ci rende credibili la fenice e l’unicorno – spiega Capossela – Mette in moto e rivela un intero bestiario d’amore, perché l’innamorato è un mostro, sopraffatto dalla necessità di mostrarsi. Non potendo evitare l’amore lo celebreremo quindi in forma di bestiario usando tutte le allegorie che la natura animale offre”.
Insomma, Capossela parla ancora d’amore, ma mai banalmente e realizza un progetto che si ispira all’omonimo componimento di Richart de Fornival, un erudito del 1200 che ha utilizzato le descrizioni naturalistiche dei bestiari medievali (fra animali reali e fantastici) per scrivere una specie di fenomenologia dell’amore e tentare di conquistare una donna che lo rifiutava. Ogni suono sembra citare ogni singolo animale, e ogni animale viene evocato attraverso la musica Bestiario d’amore (bellissima la grafica del poema musicale illustrato curata da Elisa Seitzinger), originalissimo e ironico, si compone di Bestiis opertūrae, Bestiario d’amore e altri due brani di origine trobadorica, La lodoletta e Canto all’alba, fra suggestioni cavalleresche con liuti, oud, violini dove il tema allegorico delle bestie di lega al tema simbolico dell’amore: un racconto vestito dalla ricchezza della musica di Capossela (orchestrata dallo storico collaboratore Stefano Nanni) che attinge alla sofisticata varietà del suo repertorio composto di indimenticabile musica, incredibile personaggi e storie, e che proprio nel 2020 ha compiuto trent’anni.
Il tour di Capossela, che riprende dopo un anno di stop forzato a causa dell’emergenza sanitaria, si alterna in due differenti tipologie di concerti, uno più intimo e raccolto, l’altro più fastoso con la presenza dell’orchestra sinfonica: non cambierà il ruolo centrale del Bestiario d’amore, punto di partenza e custode dell’amato repertorio del cantautore. Dopo il debutto del 10 e 11 giugno a Parma, presso l’Arena Estiva Shakespeare del Teatro Due, la tappa di Ravenna, il 17 giugno nell’ambito del Ravenna Festival, il tour raggiunge Roma, il 23 giugno al Circo Massimo e il 26 giugno si sposta presso l’anfiteatro del Vittoriale nell’ambito del Tener-A-Mente Festival. Info e dettagli su operaroma.it.