Ritorno a Ciriè per lo spettacolo pomeridiano delle 18,30. Ho, come sempre in questi casi, la sensazione di essermi perso spettacoli importanti, spettacoli che mi avrebbero arricchito o fatto sbellicare dalle risate o spalancare gli occhi dalla meraviglia, o chissà cos’altro. Questi pensieri mi derivano anche dall’aver scoperto, parlando con il solito organizzatore, di un aspetto che mi era sfuggito, ma che era ben presente nel programma: “Un festival “green”, dunque, con una predilezione per la mobilità sostenibile e che punta ad estendersi lungo il percorso della pista ciclabile. Nel tratto che unisce Villanova, Mathi e Nole, oltre alla programmazione tradizionale serale, sono previsti appuntamenti mattutini, in orari in cui la temperatura al fresco del verde è ancora godibile. Incastonato tra il verde dell’Oasi Naturalistica dei Gorèt a Nole, il delizioso chapiteau del Teatro nelle Foglie sarà la suggestiva location per alcuni spettacoli e simbolo di una visione bucolica e felliniana del circo, quella “mongolfiera preceduta da niente, che la sera prima non c’era e la mattina era là, davanti a casa mia” come raccontava il Maestro riminate raccontando dei suoi sogni d’infanzia”. L’ideatore di tutto ciò è Cristiano Falcomer, e questo aspetto di collegare spazio verde, mobilità sostenibile e teatro di strada lo trovo geniale. È il penultimo giorno di Festival e la scelta di vedere questo duo di clown musicali è dovuta sopratutto alla curiosità di vedere come reagiscono i bambini, primi fruitori di questi tipi di spettacoli e per questo esigenti e spietati nel giudicare. Anche in questa occasione pienone, ma pochi adulti e la ressa all’entrata è contenuta, rilassata, si sente già la voglia di ridere. Lo spazio è Villa Remmert, un polmone verde nel centro della cittadina, con un ampio spazio per il ristoro e, lo noto oggi, una bancarella dove si possono prendere gratuitamente poesie, appese in forma anonima, e vedere cosa il destino ti riserva. Della mia ricordo il finale. Finalmente il sole. Mi sembra bene augurante. Noto anche che fanno ritratti poetici, anche questo è teatro di strada. Dentro la struttura c’è un clima di attesa rilassato, è sabato, la stragrande maggioranza dei ragazzi è in vacanza e quindi perché preoccuparsi. L’inizio è alle 18 e 30, dal vociare alle nostre spalle si capisce che gli attori entreranno dalla platea. Sono entrambi vestiti come due vecchi musicisti, capelli lunghi con chierica e ci sono già simpatici. La formula non è originale, debbono fare un “concerto” e sono maldestri e strambi, ma il pubblico ride, collabora, canta e questo è ciò che conta. C’è un rapporto abbastanza paritario fra i due, non c’è un clown bianco che comanda e l’Augusto che subisce, ma entrambi sono vittime e carnefici dell’altro e, ciò che conta, portano sempre il pubblico insieme a loro. Non siamo mai lasciati soli, ma partecipiamo attivamente alle loro gag, alle finte liti, alla competizione che sale ma che subito si smorza con un sorriso. Perché si vogliono bene, perché il gioco è questo: competizione e creatività, proposte accettate o rifiutate, vittoria o sconfitta sono solo parole vuote che il pubblico non considera. I loro numeri sono spesso di bravura ed ascolto, altri sono improvvisati e lasciati andare, ma c’è sempre grande attenzione fra i due musicisti e non ci sono mai assoli. Applausoni finali ed uscita con il cuor leggero.
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EL MUNDO COSTRINI THE CRAZY MOZARTS
Clown Musicale
PRIMA REGIONALE
Non stiamo vedendo doppio, è proprio così, in scena ci sono due Mozart! Folli e divertenti! Esempio prezioso di clownerie musicale, lo spettacolo mette in scena un concerto in cui nulla è come sembra e l’assurdo dilaga in un crescendo di gag che coinvolgono il pubblico sempre più attivamente. Raffinati, ingenui, surreali, ispirati dal cinema muto, questi concertisti caotici e vivaci manipolano il proprio corpo con la perizia del marionettista.
Curriculum
Sebastian Guz è un clown, musicista, giocoliere, mimo, commediante e regista. Ha studiato nelle Scuole di Clown con Raquel Zcolowich e Daniel Lareo ed alla Scuola di Circo Escuela de Circo Criolla di Buenos Aires. Si è formato alla giocoleria con lo spagnolo Antollo e come mimo con Paola Mata. Guz è co-fondatore del Circo Xiclo, la prima compagnia argentina di circo di strada e ha saputo produrre il suo primo spettacolo sotto lo chapiteau.
Santiago Blomberg è musicista e comico, studia per molti anni composizione musicale con Willy Gonzales e inizia il suo percorso nel 2003 con una serie di composizioni per diverse opere teatrali, dal 2011 compone per un’agenzia di Varietà San Fronteras, e poi dal 2013 al 2015 è musicista per il Circo Xiclo, incontrando così Sebastian Guz. Prosegue quindi il suo lavoro di compositore fino ad oggi.