Un’edizione tutta al femminile è prevista per il progetto di residenze artistiche parte di COSE NUOVE, lo spazio di ospitalità di Teatro Nucleo (https://www.teatronucleo.org) sostenuto dalla Regione Emilia Romagna e dal Ministero della Cultura, inserito nel programma Artisti nei territori.
Ogni anno dal 2015 il Teatro Julio Cortazar – sede di Teatro Nucleo a Ferrara – ospita tre residenze di 15 giorni, con presentazione di studi performativi, performance, laboratori. Per il 2021 lo spazio di creazione, condivisione e incontro sarà interamente dedicato ad artiste che portano avanti una riflessione sulla maternità e sul rapporto tra essere madri e performer, troppo spesso causa di conflitto nella nostra società.
Da anni Teatro Nucleo è promotore e/o partner di progetti internazionali legati al ruolo della donna nel teatro, ad esempio:
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Women Performing Europe, un progetto Erasmus+ in partenariato strategico con realtà internazionali quali Protagon (Germania), a Nordisk Teaterlaboratorium (Danimarca), e a Stowarzyszenie grupa artystyczna teraz poliż (Polonia);
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Donne comunitarie, progetto di teatro comunitario femminile, curato dalla co-fondatrice di Teatro Nucleo Cora Herrendorf, per cui dirige gli spettacoli Signora Memoria (2007), La Balera di Filomela (2009) e Asylum – il manicomio delle attrici (2012);
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Magdalena Project, “rete dinamica interculturale di teatro e performance femminile, che intende facilitare la discussione critica, il sostegno e la formazione”, nato negli anni Ottanta, e seguito nelle prime fasi sempre da Cora Herrendorf.
Natasha Czertok, attrice, formatrice e regista di Teatro Nucleo, che nel 2021 ha debuttato con Kashimashi, performance di teatro-danza incentrata sugli stereotipi del femminile.
Le artiste in residenza
Nel corso del mese di settembre Teatro Julio Cortazar ospiterà tre artiste madri di età diverse, anche per stimolare un confronto generazionale integrando diversi aspetti della produzione artistica: ricerca, presentazione della performance e incontri pubblici.
Francesca Mari, performer circense classe 1988, porterà in studio TANGLE..nel grembo di una giocoliera, nato dalla ricerca svolta in Polinesia, nelle isole Tonga, sulla cultura e la tradizione dell’Hiko, un gioco basato sul lancio di oggetti poi divenuto la danza tradizionale Tau’olunga.
La seconda artista ospite del progetto di residenza promosso da Teatro Nucleo è Manuela Rossetti, classe 1978, con Mi última cueva/ La mia ultima grotta progetto di teatro, performance e musica dal vivo, liberamente ispirato all’Antigone di Sofocle, con musiche originali di Laura Desideri. “Ispirato alle varie interpretazioni che la letteratura e l’arte hanno offerto della figura dell’Antigone, prime fra tutte le letture che hanno dato del personaggio la scrittrice Marguerite Yourcenar in Fuochi, precisamente Antigone, o della scelta; e la scrittrice spagnola Maria Zambrano in La tomba di Antigone. In entrambe le autrici si fa riferimento alla condizione della maternità negata.
Infine sarà presente Caterina Scotti, storica componente del Teatro Tascabile di Bergamo, di cui cura parte dell’attività pedagogica, occupandosi in particolar modo dell’uso dei trampoli, dell’uso della voce e dell’elaborazione drammaturgica e sperimentale del testo teatrale. Inoltre nel 2016 insegna flamenco all’ISTA e negli anni ha impartito numerosi corsi sulla drammaturgia dell’attore tra Oriente e Occidente, in Italia e in seminari internazionali svolti in diversi paesi del mondo (Messico, Perù, Brasile, Costarica, Equador, Argentina, Cile, Spagna, Ungheria, Romania, Danimarca e Germania). In occasione di Totem Scene Urbane prenderà parte al seminario di riflessione MadrInscena, oltre a portare in scena Amor sacro, Amor profano, storico spettacolo che propone come un viaggio fra Bharata Natyam – una delle danze classiche indiane – e Flamenco, con la regia di Renzo Vescovi.
Le residenze artistiche MadrInscena, il seminario e i laboratori previsti guidati dalle artiste in residenza, saranno parte integrante della programmazione del festival Totem Scene Urbane che da mercoledì 22 a domenica 26 settembre, a Pontelagoscuro, tra Teatro Julio Cortàzar e il Parco Tito Salomoni, ospiterà artisti italiani e internazionali tra i quali anche Eugenio Barba; meeting di progetti Erasmus+, quali Riote3 e Women Performing Europe; la conclusione della prima fase di ERSA – Emilia Romagna Scena Aperta, il nuovo progetto di redistribuzione culturale avviato a inizio luglio, per portare il teatro nei piccoli comuni del territorio regionale distanti dai grandi centri urbani. Il festival di teatro e comunità prevede per l’edizione del 2021 di far incontrare tra loro le diverse linee progettuali di Teatro Nucleo, dal territorio locale al territorio internazionale, mantenendo una forma accessibile e inclusiva agli spettacoli e agli eventi previsti, a cui si potrà partecipare gratuitamente.
Per informazioni su Teatro Nucleo: http://www.teatronucleo.org/
Per informazioni su Totem Scene Urbane: http://www.totemsceneurbane.it/
Per informazioni su ERSA: https://www.teatronucleo.org/wp/ersa-emilia-romagna-scena-aperta/