“Caro Andrea, …e adesso devo doppiarlo questo film che ho spericolatamente girato in inglese e tra i tanti problemi c’è anche quello del dialetto veneto”: iniziava così la lettera che il regista Federico Fellini indirizzava ad Andrea Zanzotto (Pieve di Soligo, 10 ottobre 1921 – Conegliano, 18 ottobre 2011) nel luglio del 1976 per chiedergli un contributo poetico per il suo film Casanova, alla quale in risposta il poeta scrisse Filò. Per il Casanova di Fellini. Caro Andrea è diventato anche il titolo di uno spettacolo con l’attore bellunese Sandro Buzzatti* e il Coro delle Cicale diretto da Giuseppina Casarin, che Centorizzonti estate 2021 – Paesi e paesaggi come chicchi di melagrana propone nell’anno del centenario del poeta originario di Pieve di Soligo all’Arena Margherita – Parco della Poesia dedicato a Zanzotto di Riese Pio X, Treviso, sabato 24 luglio alle 21.15.
Il giorno precedente, venerdì 23 luglio alle 21.15 nella piazza XI Febbraio di Castello di Godego, Treviso, invece, Centorizzonti estate 2021 propone lo spettacolo acrobatico Numbers dei cinque artisti kenioti The Black Blues Brothers: una performance travolgente, tra piramidi umane, acrobazie e salti accompagnati dalle musiche trascinanti del Blues Brothers, svelerà il talento del gruppo che ha avuto l’onore di esibirsi per Papa Francesco, che si è personalmente congratulato durante il Giubileo dello Spettacolo Viaggiante e Popolare, ed è stato ospite del Principe Alberto di Monaco. Inoltre gli artisti, invitati alla Royal Variety Performance, la storica trasmissione tv ideata dalla famiglia reale inglese, hanno ricevuto le lodi del Principe Carlo. La partecipazione è gratuita, la prenotazione consigliata.
Caro Andrea, sabato 24.07. Centorizzonti, ideato e curato da Echidna Associazione Culturale in co-progettazione con le competenze interne dei 12 Comuni che aderiscono alla rete culturale tra le Terre di Asolo, il Montegrappa e l’Area Castellana, in accordo di programma con la Regione Veneto, propone di scoprire e indagare il territorio e il paesaggio attraverso la lente dell’arte dal vivo e, in virtù di questa sua vocazione, non poteva non rendere omaggio a colui che è riconosciuto come “il cantore del paesaggio”. E il volumetto Filò. Per il Casanova di Fellini, che ebbe inizialmente l’aspetto minore di un libro d’occasione, è in realtà la quintessenza, magari in una forma piú cordiale rispetto ad altri libri, degli elementi chiave della poesia di Zanzotto.
“Caro Andrea” è l’incipit della lettera con la quale Federico Fellini chiede a Zanzotto un contributo poetico per il suo film Casanova e, in particolare, per la scena iniziale, in cui il popolo e le autorità veneziane invocano a gran voce la Divinità sommersa nelle acque (Recitativo Veneziano), e per la scena della gigantessa bambina di origine veneta, che si esibisce nel circo strampalato di una Londra immaginaria (Cantilena Londinese). L’opera di Zanzotto va ben oltre il compito e ci restituisce due quadri poetici di grande potenza evocativa, in cui si saldano miti profondi e sperimentazione formale. Ma è il terzo quadro, che ne consegue (Filò), a dare voce diretta al pensiero e alla ricerca del poeta: una parola che è avvenimento concreto, che riflette su di sé e sull’uomo, sospeso tra passato e futuro, con uno sguardo particolarmente allarmato nei confronti di un ambiente naturale che soffre; il tutto in una lingua che è nuova, creatrice, innestata sul dialetto di Pieve di Soligo.
Quella tra Andrea Zanzotto e Sandro Buzzatti è una radicata consuetudine, che si è consolidata con Filò, testo che l’attore veneto ha portato in scena nel 2008 e fu presentato in anteprima proprio al poeta per avere il suo benestare. Su questo solco nel 2021 ha visto la luce Caro Andrea, presentato al teatro Comunale di Belluno lo scorso maggio.
Sandro Buzzatti attraversa, con semplicità e sapienza, la complessità cristallina e fulminante della parola di Zanzotto, il messaggio che manda al mondo di oggi e di domani, e la grande meraviglia che la sua parola geniale sa suscitare. “Nel centenario della nascita di Andrea Zanzotto (1921- 2021) – spiega l’attore – ritroviamo la straordinaria energia della sua parola sempre così riconoscibile, inventiva ed incalzante, come nel Filò, espressa nell’amato dialetto del Quartier del Piave, la lingua madre mai abbandonata, il vecio parlar sempre reciso e mai morto, forte di un’espressività profonda e cangiante… come a voler significare che il solo dire poetico produce custodia e protezione per gli uomini che abitano la terra sotto il cielo”. Il coro femminile Le Cicale diretto da Giuseppina Casarin, da anni impegnata nei temi legati al mondo popolare veneto e friulano, regala nuove intensità e sfumature a questa parola. La regia è di Sandra Mangini, la drammaturgia sonora per Recitativo Veneziano di Antonella Talamonti, la musica per Cantilena Londinese di Giuseppina Casarin e il paesaggio sonoro di Paolo Pax Calzavara.
Biglietto euro 10,00, prenotazione obbligatoria: info@echidnacultura.it, tel. 3711926476 (orari ufficio), 3409446568 (il giorno di spettacolo); online su Eventbrite.it
In caso di previsto maltempo, lo spettacolo è rinviato a domenica 25 luglio alle ore 21.15 stesso posto.
*Sandro Buzzatti, autore, attore e regista, si è formato con Dario Fo (Milano, Palazzina Liberty) e Giovanna Marini (Nuovo canzoniere Italiano). Nella sua lunga carriera ha più volte approfondito il rapporto con la poesia, che cosidera “una di quelle cose di cui è impossibile fare a meno, ma decisamente scontrosa e fragile nella seduzione che alimenta, verso dopo verso, in chi ha la ventura di incontrarla nel proprio cammino.” Durante il suo cammino artistico ha approfondito grandi autori, tra i quali Dino Buzzati (Buzzatti interpreta Buzzati), Antonia Arslan, Alessandro Baricco e Andrea Zanzotto. Tra i suoi lavori cinematografici anche l’interpretazione del caporedattore de l’Unità in Vajont, diretto da Renzo Martinelli.
Numbers, venerdì 23.07. Lo spettacolo testimonia la versatilità e la trasversalità della proposta del cartellone estivo di Centorizzonti promosso dai Comuni della rete culturale Centorizzonti in accordo di programma con la Regione Veneto: le 16 proposte artistiche che compongono la rassegna sono state accuratamente selezionate secondo percorsi di senso e di relazione, in base al potenziale partecipativo e di socialità, in virtù della forza di aprire mondi, sollecitare sguardi e ascolti, promuovere tempo libero di qualità e tempi di benessere da trascorrere tra artisti luoghi storie e sapori.
THE BLACK BLUES BROTHERS sono un gruppo di acrobati del Kenya provenienti da Sarakasi, una fondazione creata da Marion e Rudy van Dijck (importante funzionario dell’ONU), per favorire lo sviluppo delle arti dal vivo in tutta l’Africa. The Black Blues Brothers sono stati poi invitati ad esibirsi per Papa Francesco durante il Giubileo dello Spettacolo Viaggiante e Popolare, un emozionante riconoscimento alla loro bravura oltre che all’attività di solidarietà che svolgono da anni nell’Africa centrale.
Oltre un’ora di divertimento assicurato per spettatori di ogni tipo e di tutte le età, che difficilmente resisteranno all’allegria contagiosa che The Black Blues Brothers riescono a sprigionare.
Evento gratuito, prenotazione obbligatoria: info@echidnacultura.it, tel. 3711926476 (orari ufficio), 3409446568 (il giorno di spettacolo); online su Eventbrite. In caso di maltempo lo spettacolo si svolgerà alla scuola media “G. Renier” in via Paolo Piazza 3, Castello di Godego (info: www.echidnacultura.it)
L’appuntamento successivo. Venerdì 6 agosto alle 18.30 al Barco della Regina Cornaro di Altivole è in programma Ruzante nostro, tappa finale di Itinerario Ruzantiano, il progetto regionale a cura di Theama Teatro in coproduzione con Echidna in collaborazione con il Centro Maschere Strutture Gestuali Museo della Maschera, che ripercorre il tragitto compiuto dal drammaturgo veneto 500 anni fa da Padova ad Altivole per recitare la Prima Orazione al Cardinal Cornaro al Barco omonimo. Si tratta di una creazione originale esclusiva per Centorizzonti, tra gli artisti in scena anche Eugenio Allegri.
A Castello di Godego, al Barco Mocenigo, mercoledì 4 e giovedì 5 agosto si svolgerà inoltre il laboratorio teatrale Le maschere di Ruzante, condotto da Eugenio Allegri con la collaborazione di Aristide Genovese e la complicità di Ugo Gazzola in collaborazione con Echidna associazione culturale. Il laboratorio offrirà l’occasione di ritrovare nel teatro di Ruzante l’origine del teatro di maschera, la forma più conosciuta e famosa al mondo del teatro comico italiano dominato dalla maestria degli attori che portavano la maschera sul volto (informazioni e iscrizioni: info@theama.it, tel. 0444 322525. I partecipanti al laboratorio prenderanno parte il 6 agosto a Ruzante nostro.
Info: echidnacultura.it, FB @echidnacultura, Instagram @echidna_cultura