Perché mettersi in viaggio con Dante? Ma perché camminare è una forma d’arte dantesca, capace di trasformare il punto di vista (e ascolto) di ognuno di noi; soprattutto se il cammino è un’occasione per creare poesia, canzoni, storie ed emozioni. E allora, da giovedì 22 luglio a domenica 25 luglio, musicisti, cantori, improvvisatori, poeti, chef, burattinai e viandanti compongono una Carovana creativa sulle tracce del Poeta: il Cammino di Dante non poteva mancare nel programma della XXXII edizione di Ravenna Festival che, in collaborazione con le associazioni Il Cammino di Dante e Trail Romagna, rinnova l’ormai tradizionale formula del concerto trekking con un itinerario che parte da Piazza Santa Croce a Firenze e raggiunge la Tomba di Dante a Ravenna, attraversando l’Appennino con i suoi stupendi borghi e i luoghi immortalati nella Commedia. Oltre sessanta chilometri di cammino – con soste anche alle cascate dell’Acquacheta, all’Eremo di Gamogna, alla Pieve del Tho di Brisighella – disseminati di letture, spettacoli, momenti musicali e conviviali, con la partecipazione di artisti quali l’Orchestra Popolare Italiana, Franco Arminio, Mario Incudine, Raffaello Simeoni, Anna Rita Colaianni, Iaia Forte, Ambrogio Sparagna e il Coro Libere Note. La Carovana Creativa si muove a piedi con l’assistenza di pulmini elettrici For Green. Tutti gli spettacoli sono gratuiti con prenotazione obbligatoria su www.trailromagna.eu
Giovedì 22 luglio la prima parte dell’itinerario, dopo l’appuntamento alle 7 in Piazza Santa Croce con un flash mob di giovane poesia e musica, unisce San Godenzo a San Benedetto in Alpe (16,5 km per sei ore di cammino), naturalmente passando per le cascate dell’Acquacheta, che Dante descrive nel canto XVI dell’Inferno per evocare l’immagine del fiume Flegetonte nel suo salto dal settimo all’ottavo cerchio infernale. Alle 19.45, a San Benedetto, il primo dei peccati di gola di questo cammino: la cena diventa l’occasione per il “paesologo” Franco Arminio per raccontare la cucina del crinale. Alle 21.15 l’Abbazia Benedettina che qui sorge fin dal IX secolo accoglierà invece il concerto Il Dante cantato con i solisti dell’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna, un repertorio di brani originali su passi della Commedia e nello stile della tradizione popolare appenninica, con l’accompagnamento di zampogna, ciaramella, organetto, conchiglie, violino a tromba…
Venerdì 23 luglio si riparte da San Benedetto per coprire i 22 chilometri che separano questo borgo da un altro dei luoghi più celebri e poetici dell’Appennino – Marradi. In dodici ore di cammino, inclusa una sosta all’Eremo di Gamogna, fondato da San Pier Damiani nel 1053, si raggiunge la cittadina di Dino Campana. Alle 19 in Piazza Scalelle Maurizio Stammati ed Erasmo Treglia portano in scena due poveri diavoli, attori e musicanti, che affrontano La diabolica Commedia, una serie di peripezie in compagnia del burattino Dante, nel progetto di Teatro per ragazzi e adulti prodotto dal Teatro Bertolt Brecht e Finisterre. Alle 19.45 sarà invece il cantastorie siciliano Mario Incudine ad accompagnare la cena con i propri racconti, prima dell’appuntamento delle 21.15, di nuovo in Piazza, con Le Laude: Raffaello Simeoni, Anna Rita Colaianni, Mario Incudine e l’Orchestra Popolare Italiana diretta da Ambrogio Sparagna si cimentano con il repertorio di trovatori e viandanti, sacro e popolare.
Sabato 24 luglio l’itinerario congiunge Brisighella a Oriolo dei Fichi, con cinque ore di cammino per diciassette chilometri. È inclusa anche una visita alla più antica pieve della Valle del Lamone, quella di San Giovanni in Ottavo (detta Pieve del Tho) che la leggenda vuole costruita per desiderio della stessa Galla Placidia il cui mausoleo è parte del patrimonio UNESCO di Ravenna. A destinazione, oltre all’appuntamento delle 19 con La diabolica Commedia, Clara Graziano e Iaia Forte svelano con parole e musica quello Che si mangiò la sposa, arricchendo così la cena delle 19.45 di questa canzone cumulativa della tradizione nuziale popolare. Sono Perdute canzoni d’amore quelle che saranno invece intonate sotto la Torre di Oriolo alle 21.15, fra campanacci, corni, tamburelli e cimbali per raccontare con passione e ironia dell’amore perduto o di chi nell’amore si è perso.
Domenica 25 luglio si parte da Chiusa San Marco per raggiungere, naturalmente, la Tomba di Dante. Due ore di cammino, sette chilometri e mezzo, una partenza alle 10 sotto il segno dei Cunti danteschi di Mario Incudine nel giardino di Chiusa San Marco e l’arrivo, alle 12, alla Tomba e in Piazza San Francesco con il Coro Libere Note e Ambrogio Sparagna.
INFO: www.trailromagna.eu/carovana-creativa-sul-cammino-di-dante-da-firenze-a-ravenna