Il 54° Festival delle Nazioni rende omaggio alla Norvegia, per la prima volta ‘ospite’ nella storia della manifestazione tifernate. Il tributo alla cultura musicale del Paese scandinavo darà vita a un cartellone di quattordici eventi principali e numerosi eventi collaterali che si svolgeranno dal 4 agosto al 18 settembre 2021, come di consueto nei luoghi d’arte di Città di Castello e di alcune località limitrofe dell’Alta Valle del Tevere.
Il 54° Festival delle Nazioni avrà come ospiti l’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco, Giovanni Sollima, Raphael Gualazzi; il Quartetto Vertavo; il violinista Henning Kraggerud in duo col pianista Håvard Gimse; e Karl Seglem con un progetto in prima italiana. Andranno in scena due progetti speciali con musiche in prima assoluta commissionate dal Festival: Norvegia, spazi dell’anima con Caterina Casini e musiche di Michele Mandrelli; E quindi uscimmo a riveder le stelle con Ivano Marescotti e musiche di Daniele Furlati in occasione del settecentenario della morte di Dante Alighieri; inoltre Ut Musica Pictura, progetto di musiche rinascimentali dell’Ensemble Sensus per il cinquecentenario della morte di Raffaello. E ancora ci saranno i Solisti Veneti, il Trio Hoffmann, il Trio Hermes, il Faccini Piano Duo; il concerto dei finalisti del Concorso Alberto Burri.
«Edvard Grieg, Ole Bull, Johan Svendsen, Christian August Sinding sono solo alcuni dei compositori norvegesi che si potranno conoscere e ascoltare in questa edizione – spiega Aldo Sisillo, direttore artistico del Festival delle Nazioni – le cui musiche meno conosciute dal grande pubblico ma sempre di grande attrattiva saranno accostate a quelle dei compositori europei con i quali da sempre è esistito un intreccio profondissimo. In particolare, rivolgeremo uno sguardo più approfondito alla nascita della scuola nazionale in ambito musicale in rapporto alla sua storia e ai legami culturali con gli altri Paesi della regione. Esamineremo poi le relazioni della Norvegia con le culture musicali centroeuropee e in particolare i rapporti che i maggiori compositori norvegesi ebbero con l’Italia, con il loro atteggiamento di curiosità e di apertura al ‘nuovo’ che caratterizzò loro ricerca artistica».
Il 54° Festival delle Nazioni si aprirà con l’eccezionale talento di Raphael Gualazzi, con un concerto attesissimo che si svolgerà all’aperto nella suggestiva Piazza delle Tabacchine di Città di Castello. Il cantautore, compositore, musicista e produttore, protagonista di un successo discografico digitale di caratura internazionale, si esibirà in trio con Gianluca Nanni alla batteria e Roberto Bartoli al contrabbasso, e proporrà un viaggio sonoro tra stride piano, jazz, blues e fusion (Città di Castello, Piazza delle Tabacchine, 20 agosto ore 21).
Tra i concerti pensati per la passata edizione dedicata alla Russia e finalmente riprogrammati, vi è il concerto del Faccini Piano Duo, composto dai giovani e pluripremiati fratelli pianisti e compositori Elia e Betsabea Faccini. Nel programma musicale, le Danze polovesiane di Aleksandr Borodin dedicate all’antico popolo Rus’ – proposte nella trascrizione per pianoforte a quattro mani realizzata dagli stessi interpreti – e i 6 Morceaux op. 11 di Sergej Rachmaninov saranno affiancati a La Mer di Claude Debussy e alla Rapsodie Espagnole di Maurice Ravel (San Giustino, Cortile del Castello Bufalini, 21 agosto ore 21).
Uno show dedicato al ballo, al ritmo e alla musica che supera i generi, gli stili e le nazioni, per raccontare la storia di un’utopia diventata realtà: è questo Dancefloor, il nuovo concerto dell’Orchestra di Piazza Vittorio, l’ensemble multietnico unico nel panorama mondiale, fondato nel 2002 da Mario Tronco con l’idea di creare un’orchestra stabile di musicisti provenienti da diversi Paesi e culture. Da questa esperienza, partita dall’ombelico di Roma, dal quartiere dell’Esquilino, sono trascorsi quasi vent’anni: Dancefloor passerà in rassegna questo entusiasmante percorso, attraverso le tappe della storia di un ensemble nel frattempo diventata una formazione stabile e ormai rodatissima che, partendo dalla musica tradizionale, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae e classica, ha portato in giro per i palchi e i teatri del mondo, generi e sonorità per lo più sconosciute al grande pubblico (Città di Castello, Piazza delle Tabacchine, 23 agosto ore 21).
Contestualmente ai concerti del Festival delle Nazioni, si svolgeranno le selezioni del Concorso nazionale Alberto Burri per gruppi giovanili di musica da camera che, dopo la pausa forzata dello scorso anno a causa della pandemia, giungerà nel 2021 alla sua quarta edizione. La prova degli ensemble finalisti, scelti dalla giuria tecnica, sarà aperta al pubblico (Città di Castello, Teatro degli Illuminati, 25 agosto ore 18).
Si rinnova l’ormai collaudata collaborazione del Festival delle Nazioni con l’Associazione Culturale Laboratori Permanenti di Sansepolcro diretto da Caterina Casini: la coproduzione delle due prestigiose istituzioni culturali darà vita allo spettacolo Norvegia, spazi dell’anima, una sorta di excursus sugli autori letterari norvegesi più significativi – da Ludwig Holberg passando per Henrik Ibsen fino a Neil Gaiman – con musiche e live electronics del performer Michele Mandrelli composte su commissione del Festival delle Nazioni e qui presentate in prima esecuzione assoluta. La performance, a cura di Caterina Casini, vedrà impegnati in scena come voci recitanti la stessa Casini insieme a Maurizio Repetto (Sansepolcro, Chiostro di Santa Chiara, 26 agosto ore 21).
Alcuni amatissimi classici del repertorio cameristico saranno proposti dal Trio Hermes, formazione composta dalla violinista Ginevra Bassetti, dalla violoncellista Francesca Giglio e dalla pianista Marianna Pulsoni: il gruppo eseguirà infatti il Trio n. 3 in do minore per violino, violoncello e pianoforte op. 101 di Johannes Brahms e il Trio in si bemolle maggiore op. 97 noto come Erzherzog-Trio, trio dell’arciduca (Citerna, Chiesa di San Francesco, 27 agosto ore 21).
Dall’emergente violinista norvegese Henning Kraggerud – che suonerà un prezioso Guarnieri del Gesù – in duo col pianista Håvard Gimse si potranno ascoltare pagine di compositori norvegesi di diverse generazioni: Edvard Grieg e Johan Svensen, ma anche Ole Bull, il cosiddetto ‘Paganini del Nord’, e Johan Halvorsen, fino alla prima esecuzione italiana di una composizione dello stesso Kraggerud (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 28 agosto ore 21).
Sarà affidato al Trio Hoffmann – Inesa Baltatescu al violino, Giovanni Landini al violoncello e Marta Ceretta al pianoforte – il compito di far conoscere al pubblico del Festival delle Nazioni la musica del compositore norvegese Christian Sinding. Di questo autore, che studiò oltre che a Cristiania (attuale Oslo) anche a Lipsia e che fu fortemente influenzato da Wagner e Liszt, verrà proposto l’appassionante Trio op. 87 n. 3, un brano abbinato nel programma all’Andante con moto di Edvard Grieg e al Trio op. 70 n. 2 di Ludwig van Beethoven (Montone, Chiesa di San Francesco, 29 agosto ore 21).
Con un progetto speciale dall’eloquente titolo E quindi uscimmo a riveder le stelle, il Festival delle Nazioni si unirà al coro delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri. Lo spettacolo vedrà impegnato l’attore Ivano Marescotti nella lettura di testi dall’Inferno dantesco; sarà inoltre impreziosito dalle musiche del compositore Daniele Furlati (premio RdC Awards 2020 per le colonne sonore), commissionate dal Festival delle Nazioni ed eseguite in prima assoluta dall’ormai celebre Ensemble Suono Giallo, formazione nata proprio nell’ambito delle programmazioni del Festival (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 1 settembre ore 21).
In un cartellone dedicato alla Norvegia non poteva mancare la splendida Holberg Suite op. 40 di Edvard Grieg, che sarà eseguita dai Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella. La ‘suite in stile antico’ dedicata all’umanista e drammaturgo danese sarà accostata alle musiche veneziane di Giuseppe Tartini e Antonio Vivaldi, di cui la formazione cameristica è interprete di riferimento. Questa parte del programma vedrà la partecipazione del flautista Massimo Mercelli e del clavicembalista Ernest Hoetzl (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 2 settembre ore 21).
Karl Seglem è senz’altro da annoverare tra i grandi nomi di questa edizione del Festival delle Nazioni: il musicista jazz, produttore e compositore norvegese, noto per la sua capacità di mescolare musica tradizionale, etnica e improvvisazione, oltre ad essere un eccezionale sassofonista è anche riconosciuto come il più importante strumentista al mondo di bukkehorn, l’antico strumento musicale scandinavo a fiato ricavato dal corno di caprone. Seglem si esibirà sul palco insieme a Håkon Høgemo e Sigrid Moldestad ai violini tradizionali hardangfele, e a Kåre Opheim alle percussioni (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 3 settembre ore 21).
Tra gli interpreti norvegesi di spicco di questa edizione del Festival delle Nazioni, il Quartetto Vertavo composto da Øyvor Volle e Annabelle Meare ai violini, Berit Cardas alla viola e Bjørg Lewis al violoncello proporrà l’ascolto di pagine di non larghissima frequentazione, quali la Fuga in fa minore di Edvard Grieg e il coevo Quartetto in la minore n. 1 di Johan Severin Svendsen, che saranno accostate al Quartetto in mi minore Dalla mia vita di Bedřich Smetana (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 4 settembre ore 21).
Di grandissimo interesse è il programma musicale proposto da Giovanni Sollima: il violoncellista di fama internazionale e compositore italiano tra i più eseguiti nel mondo presenterà il Tema e variazioni in re minore per violoncello JS 196 di Jean Sibelius, una composizione molto spesso paragonata al Capriccio in la minore di Paganini, riscoperto solamente in epoca moderna e ancora mai eseguito in Italia; Sollima completerà il programma con la Suite in do minore BWV 1011 di Johann Sebastian Bach, con i Tre pezzi per clarinetto (suonati sul violoncello) di Igor Stravinskij – in omaggio al russo nel cinquantesimo anniversario della morte –, con un’originale versione per violoncello solo di Norvegian Wood dei Beatles e infine con due brani di sua composizione: Concerto rotondo e Natural Songbook (Città di Castello, Chiesa di San Domenico, 5 settembre ore 21).
La chiusura della programmazione sarà con un evento di grandissimo prestigio, che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni italiane per il cinquecentesimo anniversario dalla morte di Raffaello Sanzio: si tratta di Ut Musica Pictura. Raffaello e la musica del Rinascimento, un concerto di musiche rinascimentali contemporanee del pittore e architetto urbinate che saranno eseguite dall’Ensemble Sensus, gruppo composto da musicisti e musicologi specialisti di questo repertorio. Le musiche di Bartolomeo Tromboncino, Pierre Attaignant, Philippe Verdelot, Josquin Deprez, Loyset Compère, Serafino dell’Aquila e dei compositori del manoscritto Cordiforme saranno eseguite su strumenti antichi, in alcuni casi ricostruiti attraverso una rigorosa ricerca iconografica sulla base dell’osservazione di quelli rappresentati nei dipinti dell’artista. In particolare, l’Ensemble Sensus è formato dalla cantante Arianna Lanci e da Adriano Sangineto a organo portativo, lira arcuata, claviharpa, flauto a tre buchi e tamburino, Marianne Gubri all’arpa rinascimentale e Marco Muzzati a percussioni e salterio (Città di Castello, Giardino della Pinacoteca comunale, 18 settembre ore 21).
Accanto alla programmazione istituzionale, il Festival delle Nazioni offrirà un ricchissimo programma di eventi collaterali che toccando i diversi mondi dell’arte, dalla pittura alla musica, dalla letteratura al teatro e alla danza, porterà l’attenzione soprattutto su giovani musicisti, attori, e performer attivi in Umbria e a Città di Castello. Nell’ambito di questo interessantissimo cartellone, è previsto un omaggio al celeberrimo Urlo di Edvard Munch, con una istallazione video-musicale site specific dal titolo Skrik: un percorso nell’arte del pittore norvegese scandito dalle musiche di Ketil Bjørnstad che si svilupperà nei locali della Tipografia Grifani-Donati di Città di Castello. Torneranno poi sul palcoscenico del Festival delle Nazioni anche i ragazzi dell’Ensemble degli Itinerari didattici musicali, il progetto formativo fiore all’occhiello della manifestazione tifernate: il concerto quest’anno sarà a cura della Scuola secondaria di primo grado statale Dante Alighieri-Giovanni Pascoli (Città di Castello, Teatro degli illuminati, 9 settembre ore 18). Sarà inoltre ripresa nel 2021 l’attività di diffusione di brevi concerti grazie alla collaborazione con Toyota Material Handling Italia, TAB Italia, Simai e K-ARRAY: queste aziende metteranno a disposizione il Cricket PE30, mezzo elettrico dotato di un sistema di amplificazione di alta qualità che permetterà al Festival di portare l’emozione della sua musica dal vivo anche in luoghi non ‘deputati’.
I biglietti per i concerti saranno in vendita nelle prossime settimane online sul sito www.vivaticket.it, mentre la biglietteria di Città di Castello sarà operativa a partire da giovedì 5 agosto 2021. Per ulteriori informazioni, 075 8521142, ticket@festivalnazioni.com, www.festivalnazioni.com.