L’estate che ormai si sta concludendo ha ulteriormente aggravato la crisi del settore, che si è trovato a lavorare in condizioni di grande disagio.
Anche quanto sottolineato dal Ministero della Cultura pochi giorni fa, sulle agibilità “a disposizione” della musica, non è attuabile, stante le attuali condizioni.
La possibilità di poter avere dal 6 agosto una capienza di 5.000 posti per gli spettacoli all’aperto richiederebbe il reperimento di spazi di enormi dimensioni (per 5.000 posti disposti in piano si arriva a circa due campi da calcio) o l’utilizzo di strutture già esistenti come l’Arena di Verona, che purtroppo rimane l’unica venue in Italia con tali caratteristiche che permettono di arrivare a 5.000 posti in un sito esistente, se si rispettano tutte le prescrizioni previste (distanziamento, utilizzo delle sedie, modalità di afflusso e deflusso per evitare assembramenti).
La possibilità di “creare” spazi di tali dimensioni, oltre a costi di realizzazione proibitivi che una tale capienza (5.000 posti) non permette di poter coprire economicamente, a stagione già avviata (6 agosto) è assolutamente impossibile per ovvi motivi di poco tempo a disposizione prima che finisca la stagione degli spettacoli all’aperto.
Su tutto il territorio nazionale abbiamo assistito ad interpretazioni delle norme in maniera difforme, nonostante il legislatore abbia cercato di dare indicazioni precise ed applicabili in tutto il territorio del nostro paese.
Quella che poteva sembrare una piccola ripresa si sta tramutando in una ulteriore perdita per numerose aziende.
Per tutti questi motivi siamo a chiedere con fermezza al Governo di prendere in seria considerazione una ripartenza che già da questo autunno consenta lo svolgimento dei concerti con piena capienza, utilizzando lo strumento della certificazione green.
Senza lo smaltimento di tutti i concerti programmati già da due anni, sarà difficile poter tornare al passo prima del 2024. Questo anche nell’interesse del pubblico che desidera riprendersi le proprie emozioni. Stiamo parlando di circa 4 milioni di italiani che sono già in possesso di biglietto.