Venerdì 6 agosto a Castelnuovo Garfagnana (Piazza Ariosto, ore 18.30) – sotto la rocca che ha ospitato Ludovico Ariosto, governatore della regione dal 1522 al 1525, comincia la spettacolarizzazione in 4 giornate dell’Orlando Furioso curata da Consuelo Barilari per questa prima edizione del Graal Cult Fest, in vista del cinquecentenario che cadrà il prossimo anno. Il progetto – presentato da Comune di Castelnuovo di Garfagnana e Schegge di Mediterraneo con il Patrocinio di Regione Toscana e Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo e Media Partner RAI TGR Toscana – si chiuderà il 3 settembre con una serata di Gala dedicata sul palco del Teatro Alfieri.
Il primo episodio, ANGELICA E MEDORO, racconta la più celebre storia d’amore di tutti tempi. Il guerriero pagano Medoro, ferito gravemente in battaglia, viene soccorso dalla bella Angelica, principessa del Catai che, complice Cupido, se ne innamora e fugge con lui, scatenando le ire di Orlando. La trama è nota, ma nella narrazione proposta da Consuelo Barilari – direttrice di Schegge di Mediterraneo e del Graal Cult Fest, ma anche del Festival dell’Eccellenza al Femminile che si tiene in Liguria dal 2015 – il centro non è l’amore ma la donna, anzi, Le Donne dell’Ariosto. Femmine amate, armate, ammaliatrici. In una cornice di Teatro nel Teatro i versi dell’Orlando (Canto XIX e XXIII) sono stati scomposti, estrapolati, rimescolati, trasformati in drammaturgia, azione, relazione tra i personaggi. Sulla scena vedremo una compagnia di cantastorie che dalla Sicilia si reca in Toscana, o meglio in Garfagnana, per omaggiare con il loro originale racconto le celebrazioni del poeta. Ma racconteranno le parti più significative della storia attraverso lo sguardo dei personaggi femminile, un nuovo fil rouge che metterà in risalto gli aspetti più divertenti e magici dell’opera. Nel secondo episodio, entrano in scena BRADAMANTE E MELISSA (domenica 8 agosto, ore 18.30), la valorosa paladina di Francia che la Maga l’aiuterà a ricongiungersi con l’amato Ruggero, re di Bulgaria, dando origine alla dinastia degli Estensi. La seconda parte del progetto sarà presentata a fine agosto con il terzo episodio, e il quarto episodio: ALCINA E IL POVERO ASTOLFO (27 agosto) e MARFISA, GABRINA E IL SEGUITO ORONTEA E GLI UOMINI (29 agosto).
Le donne son venute in eccellenza di ciascun’arte ove hanno posto cura…, è questa battuta – tratta dalla seconda ottava del XX canto – a chiudere il primo spettacolo della serie, che da inizio a una narrazione sempre diversa in ogni episodio. I 4 spettacoli che compongono a serie sono realizzati in 4 stili teatrali differenti da Consuelo Barilari, Duska Bisconti e Andrea Nicolini, con l’utilizzo di partiture musicali e canzoni: dal cuntu siciliano del primo episodio , al melologo e al multimediale. In scena 8 attrici e attori under 30 selezionati in una sessione di audizioni nazionali realizzate a fine giugno al Teatro Alfieri di Castelnuovo di Garfagnana: Gaetano Aiello, Cecilia Bartoli, Maria Carla Generali, Valeria Gucciardo, Elisabetta Mancusi, Marco Menegon, Francesco Pelosini, Ilaria Pianese. Gli attori hanno svolto un laboratorio /residenza di quasi 3 settimane in Alta Garfagnana presso il parco pineta di Villaggio Barilari al Monte Argegna, per preparare anche se in forma non completamente definita la messa in scena.
“Ariosto nel poema parla sempre di donne eccellenti in armi e arti.” – dichiara Barilari, direttrice del Graal Cult Fest e di Schegge di Mediterraneo – “La bellissima maga Alcina annuncia al pubblico un elenco di oltre 30 personaggi femminili a cui il poeta dà vita nella sua opera: Isabella, Doralice, Fiordiligi, Olimpia, Gabrina, Angelica, Bradamante, Alcina, Melissa, Logistilla, Ginevra, Dalinda, Orontea, Alessandra. Una delle più importanti problematiche di tutti i tempi, che si prolunga ancora oggi, viene trattata in maniera sistematica nel poema: la «questione femminile». La riflessione sul diritto delle donne si snoda in una vasta gamma di personaggi femminili che, per la prima volta dopo il medioevo, sono considerati soggetti desideranti in completa autonomia.“
Tra le collaborazioni territoriali, ricordiamo l’associazione Progetto Donna attiva a in Garfagnana e Media Valle del Serchio.