GIOVEDÌ 26 AGOSTO SI INAUGURA LA 39ESIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA DI PORTOGRUARO. SUL PALCOSCENICO DEL TEATRO RUSSOLO DUE GRANDI PIANISTI, ALESSANDRO TAVERNA E MARIANGELA VACATELLO, AFFIANCATI PER PARTE DEL PROGRAMMA DA NOVE SOLISTI DEL FESTIVAL.
AD ANTICIPARE IL CONCERTO UNA CONFERENZA INTRODUTTIVA DI PAOLO BOLPAGNI.
Si alza finalmente il sipario sul Festival Internazionale di Musica di Portogruaro, organizzato dalla Fondazione Musicale Santa Cecilia, quest’anno con la direzione artistica di Alessandro Taverna.
Dopo il fitto calendario degli appuntamenti di “Aspettando il Festival” che hanno costellato il territorio sin dalla metà di luglio, giovedì 26 agosto, alle 21 al Teatro Comunale Luigi Russolo si terrà l’attesissimo concerto inaugurale di questa trentanovesima edizione.
Il titolo “Ouverture” contraddistingue il Festival 2021: la rinascita e la nuova conoscenza cui esso fa riferimento, trovano grande corrispondenza in questo primo, prestigioso evento. Sul palcoscenico saliranno dapprima i due pianisti Mariangela Vacatello e Alessandro Taverna, affiancati nella seconda parte del concerto da un ensemble, riunito per l’occasione, formato da nove cameristi di fama internazionale: Alessandro Moccia, Amiram Ganz, violini; Simone Briatore, viola; Enrico Bronzi, violoncello; Mattia Riva, contrabbasso; Petra Scarpa, flauto/ottavino; Andrea Caputo, clarinetto; Alessandro Perissinotto, xilofono e Thomas Campagna, glockenspiel.
Un programma affascinante e complesso, quello che propongono i protagonisti: l’esordio è affidato proprio a un’ “Ouverture”, quella da “Il Flauto Magico” di Mozart nella trascrizione per due pianoforti di Ferruccio Busoni. A seguire la raffinata e complessa “Suite per due pianoforti” n. 2, op. 17 di Sergej Rachmaninov. La conclusione vede salire sul palco tutti i musicisti per celebrare un anniversario (tra i molti cui fa riferimento il Festival) importante per la storia della musica: a cent’anni dalla morte di Camille Saint-Saëns, i solisti lo omaggiano con una delle sue opere più note ed eseguite: “Le carnaval des animaux”.
A preludio del concerto, alle 18, nella Sala delle Colonne del Collegio Marconi, il Festival propone il primo dei quattro incontri di approfondimento, tradizionalmente chiamati “Penombre”, perché nel periodo prepandemico, erano paralleli a un momento conviviale con degustazione di vini (da cui il gioco di parole del dialetto “ombra”). Oggi l’attenzione è concentrata sulle tematiche musicali, che il relatore Paolo Bolpagni, storico delle arti, curatore e docente universitario (in sostituzione di Angelo Foletto, impossibilitato ad essere presente) dedicherà a “Contrappunti, spazi e architetture nella cartografia storica e musicale di Venezia”: un primo modo di ricordare il 1600esimo anniversario della fondazione della città lagunare.
I PROTAGONISTI
Mariangela Vacatello, formatasi tra Imola, Milano e Londra, si impone sulla scena internazionale all’età di 17 anni, e sin da giovanissima conquista molti riconoscimenti internazionali. Da oltre vent’anni è riconosciuta per la curiosità e la versatilità degli orizzonti esecutivi e per il virtuosismo e la passione delle interpretazioni; incide per Brilliant Classics (Liszt, Ginastera, Debussy), collabora con l’Ircam – Centre Pompidou di Parigi e con la Fondazione di Arte Contemporanea Spinola-Banna (Artista in Residenza). Si è esibita nei contesti più importanti del mondo come la Scala di Milano, il Carlo Felice di Genova, la Wigmore Hall di Londra, l’Oriental Centre di Shanghaj e moltissimi altri, collaborando, tra le altre, con l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra Rai di Torino, la Filarmonica della Scala ed è stata diretta da Krystof Penderecky, Donato Renzetti, Alain Lombard e tanti altri.
Alessandro Taverna si è affermato al Concorso Pianistico di Leeds nel 2009 e si è esibito, tra gli altri, al Teatro alla Scala di Milano, Teatro San Carlo di Napoli, Musikverein di Vienna, Royal Festival Hall e Wigmore Hall di Londra, Konzerthaus di Berlino, Auditorium Parco della Musica di Roma, … Ha suonato come solista con Filarmonica della Scala, Münchner Philharmoniker, Royal Philharmonic Orchestra collaborando con direttori quali Lorin Maazel, Riccardo Chailly, Fabio Luisi, Daniel Harding, e si è aggiudicato diversi premi internazionali. Veneziano di nascita, si è formato proprio presso la Fondazione Musicale Santa Cecilia di Portogruaro, per proseguire all’Accademia Pianistica di Imola e in altre prestigiose strutture. È stato premiato al Quirinale da Giorgio Napolitano con il Premio Presidente della Repubblica 2012, attribuitogli per meriti artistici e per la sua carriera internazionale.
I nove Solisti del Festival (Alessandro Moccia, Amiram Ganz, violini; Simone Briatore, viola; Enrico Bronzi, violoncello; Mattia Riva, contrabbasso; Petra Scarpa, flauto/ottavino; Andrea Caputo, clarinetto; Alessandro Perissinotto, xilofono e Thomas Campagna, glockenspiel), molti dei quali anche docenti delle Masterclass, sono tutte firme affermate dello scenario nazionale e internazionale e il loro percorso era legato e gravita tutt’ora attorno alle attività della Scuola di Musica della Fondazione e del Festival: è un vero regalo, dunque, per la comunità musicale vederli riuniti in occasione del lancio del Festival.
IL PROGRAMMA
La trascrizione per due pianoforti dell’ “Ouverture” de “Il flauto magico” di Mozart di Ferruccio Busoni, con la quale Alessandro Taverna e Mariangela Vacatello aprono il concerto, si inserisce in una pratica molto cara al compositore e pianista toscano. Se è vero che Busoni si concentrò con particolare successo sulle trascrizioni pianistiche di lavori per diversi organici di Johann Sebastian Bach, non fa tuttavia mancare, anche in questa trasposizione mozartiana (datata 1923), il suo talento compositivo e l’abilità di tradurre per la tastiera i timbri orchestrali : l’ “Ouverture” è improntata a una grande brillantezza pianistica, contrassegnata dal tema in note ribattute e impreziosita dal gioco polifonico dei passaggi fra un pianoforte e l’altro.
Ancora un dialogo tra due tastiere, con la “Suite per due pianoforti” n. 2, op. 17 di Sergej Rachmaninov, composta in Italia nei primi mesi del 1901 e chiaro segnale di un felice ritorno alla creatività, dopo alcuni anni improduttivi. La scrittura di questa pagina è elegante e l’integrazione tra i due strumenti è perfetta: i quattro movimenti sono attraversati da un’instancabile varietà dei colori, dei tempi e delle dinamiche, delle espressività e tutta la composizione, per la sua scrittura molto complessa, richiede un grande virtuosismo da parte di entrambi i pianisti.
Un finale festoso, che accoglie tutti gli strumentisti sul palcoscenico, è quello con Le Carnaval des Animaux (“Il carnevale degli animali”) di Camille Saint-Saëns, di cui si celebra quest’anno il centesimo anniversario della morte. Grande innovatore della musica da camera in Francia, Saint-Saëns compone questa grande fantasia zoologica in 14 brani (tra i titoli: “Galline e galli”, “Personaggi dalle lunghe orecchie”, “L’elefante”…) con l’intento di mantenerla soltanto per audizioni private: sotto le intitolazioni “animalesche” si nascondono infatti allusioni parodistiche a musicisti e interpreti dell’epoca, omaggiati con bonario sarcasmo. L’opera diventò invece (e lo è ancora oggi) una delle sue pagine più famose ed eseguite: la prima esecuzione pubblica integrale avvenne a Parigi il 25 febbraio 1922 sotto la direzione di Gabriel Pierné.
L’edizione 2021 del Festival Internazionale di Musica di Portogruaro continua con un vasto programma, affidato ai principali protagonisti italiani della scena attuale: tra essi la maggior parte è della generazione “under 40” e grande attenzione è data alla componente femminile. Al centro delle scelte artistiche anche i tanti anniversari musicali, storici, culturali che costellano il 2021 (dalla fondazione di Venezia alla nascita della Repubblica, da Stravinskij a Piazzolla).
Il calendario prosegue venerdì 27 agosto con il Trio di Parma (Ivan Rabaglia, violino; Enrico Bronzi, violoncello; Alberto Miodini, pianoforte), sabato 28 agosto con il concerto degli allievi della Masterclass di Canto di Luciana d’Intino (dedicato al Maestro Claudio Desderi), e domenica 29 agosto con i giovani concertisti al mattino e l’Orchestra della Toscana diretta da Daniel Smith e con il violino solista di Francesca Dego.
Tra i principali ospiti a seguire anche il Quartetto Prometeo, l’Orchestra Giovanile Italiana con Pier Carlo Orizio, la Banda dell’Arma dei Carabinieri, l’Orchestra di Padova e del Veneto con la violinista Anna Tifu e la direzione di Marco Angius.
È possibile acquistare abbonamenti e biglietti dei singoli concerti: tutti i giorni dalle 18.00 alle 20.00 e nelle serate di concerto in teatro, dalle 18 alle 21. Biglietteria online: www.festivalportogruaro.it – www.vivaticket.com.
I concerti del Festival necessitano di prenotazione e presentazione del Green Pass.
Per informazioni è possibile telefonare allo 0421-270069 (dalle 17 alle 18, dal lunedì al venerdì), scrivere a biglietteria@festivalportogruaro.it o consultare il sito del Festival www.festivalportogruaro.it.