Riproponiamo uno spettacolo che non fa parte della tradizione shakespeariana ma che era molto caro al nostro Direttore Artistico e che vuole essere un omaggio al suo modo di raccontare con musica e parole.
“Può da un dolore nascere una risata? L’ingegno comico che spinge alla messa in dubbio di ogni cosa, all’irriverenza, al rovesciamento di ogni certezza , suggerisce che per un evento di grande pesantezza, la leggerezza sia l’antidoto migliore”.
Un uomo solo, alla morte del padre. Un assurdo testamento: al figlio prediletto non spetta nulla, niente soldi, niente casa, ma solo poche sibilline parole: “A mio figlio Ferdinando ci lascio tutto. Tutto quello che non ho fatto.” Un lascito che spalanca inevitabilmente la porta ad un mondo che non sceglie i colori definiti della realtà, ma le sfumature della possibilità, dei rimpianti, delle nostalgie e, perché no, della magia. Un mondo di favola insomma. E non somiglia tanto ad una favola la storia di un figlio che, dopo aver vestito la giacca del padre, viene trasportato per incanto nella Napoli degli anni ’40, tra bombardamenti, fame e emigrazione?
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Musiche
di Stefano Fresi
eseguite dal vivo dal Trio William Kemp
Costumi:
MARCO CALANDRA
Direzione tecnica
STEFANO CIANFICHI
Light Designer
UMILE VAINIERI
Sound Engineer
DANIELE PATRIARCA