FINE SETTIMANA TRA OPERA TANGO, MUSICA E SAND-ART A JESI CON LA 54^ STAGIONE LIRICA DI TRADIZIONE DEL TEATRO PERGOLESI E CON IL 21^ FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI.
MARIA DE BUENOS AIRES, l’opera tango di Astor Piazzolla, andrà in scena al Teatro Pergolesi venerdì 27 agosto e sabato 28 agosto ore 21
SANDTRACK, concerto-spettacolo con animazioni dal vivo di sand-art, va in scena in Piazza Federico II domenica 29 agosto ore 21
CAUSA ALLERTA METEO è stata spostata al Teatro Pergolesi l’opera tango “Maria De Buenos Aires” di Astor Piazzolla in scena venerdì 27 agosto e sabato 28 agosto ore 21 per la 54esima Stagione Lirica di Tradizione di Jesi. L’opera era inizialmente programmata in Piazza Federico II.
Nell’anno del centenario della nascita del compositore argentino, la Fondazione Pergolesi Spontini ne mette in scena il capolavoro lirico in una nuova produzione firmata insieme a Teatro dell’Opera Giocosa di Savona e Ente Luglio Musicale Trapanese. Aldo Sisillo dirige l’Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera Giocosa, regia scene e costumi sono di Stefania Panighini, light designer è Andrea Tocchio, le coreografie sono di Andrea Degani e Giovanna Di Fazi. Protagonisti sono il mezzosoprano Giuseppina Piunti nel ruolo di Maria, il baritono Enrico Maria Marabelli nel ruolo El Playador, e l’attore Davide Mancini che interpreterà El Duende. In scena, anche, i danzatori del Gruppo CoreoTango ASD Gioki-Danza-Gioki Tango Savona.
Con questo titolo, la Fondazione Pergolesi Spontini rende per la prima volta l’opera accessibile a non vedenti/ ipovedenti e non udenti/ipoudenti. ll progetto di “opera accessibile” è a cura di ALI Accessibilità Lingue Inclusione , in collaborazione con Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus APS sezione di Ancona, e Ente nazionale Sordi onlus sezione provinciale di Ancona.
L’opera-tango su libretto di Horacio Ferrer usa il linguaggio del nuevo tango, a cui Astor Piazzolla deve la sua notorietà, ed è stata ispirata e dedicata alla cantante italiana Milva. Il libretto trae spunto da una leggenda metropolitana e narra di Maria, nata in un sobborgo povero di Buenos Aires “un giorno che Dio era ubriaco”; giovane operaia di un’industria tessile, la protagonista è irresistibilmente attratta dalla musica del tango ascoltata per strada sulla porta di un bar notturno, e diventa una cantante di tango. In una vicenda surreale e fantastica di morte e rigenerazione dalla forte componente simbolica, sacro e profano s’intrecciano in un mondo metropolitano fantastico animato di poesia, musica e danza. Intorno a Maria si muovono El Cantor, un giovane scrittore, e El Duende, il folletto, con un gruppo di pittoresche marionette, vari elementi dei sobborghi di Buenos Aires e alcuni psicanalisti, spettro della crisi argentina degli anni Sessanta.
Domenica 29 agosto ore 21 in Piazza Federico II a Jesi, prosegue poi la proposta del 21^ Festival Pergolesi Spontini, inaugurato la scorsa settimana da Stefano Bollani. In scena la prima esecuzione di “SANDTRACK”, uno spettacolo che unisce l’animazione con disegni di sabbia di un sand artist, Fabio Babich, all’’esecuzione di alcune delle più belle colonne sonore del cinema, eseguite dal Time Machine Ensemble diretto da Marco Attura al pianoforte. In programma, tra l’altro, musiche di Yann Tiersen (Il favoloso mondo di Amelie), Stelvio Cipriani (Anonimo veneziano), Ryuichi Sakamoto (Il tè nel deserto), Ennio Morricone (Il potere degli angeli), Luis Bacalov (Il postino), Michael Nyman (Lezioni di piano), Astor Piazzolla (Enrico IV), Max Richter (The Leftlovers), Ludovico Einaudi (Quasi amici), John Williams (Schindler’s list), Hans Zimmer (Inception e Pearl Harbor), Claude Debussy (Ocean’s Eleven).
La sand art è una particolare tecnica illustrativa, che si attua attraverso la manipolazione dei granelli di sabbia in condizione di controluce, su di un piano luminoso. Usando solo le dita e i palmi delle mani, le immagini forgiate dall’artista vengono proiettate su di un grande schermo, così da permettere allo spettatore di vederle durante la loro realizzazione in tempo reale. Le illustrazioni di sabbia sono opere d’arte fluttuanti, e seguendo una fluida metamorfosi appaiono come favole e racconti visivi, in divenire.
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