La nuova collaborazione tra
Piccolo Teatro e il Saggiatore
Nell’ambito di Ogni volta unica la fine del mondo:
Massimo Sandal (1 settembre)
Mark O‘Connell (25 settembre)
In autunno, una nuova collana editoriale
Ogni volta unica la fine del mondo:
Prende il via, in seno alla programmazione della Stagione estiva, Ogni volta
unica la fine del mondo (curata da Marta Cuscunà, Marco D’Agostin e
lacasadargilla), la collaborazione tra Piccolo Teatro di Milano e il Saggiatore.
Due autori pubblicati dalla casa editrice di Luca Formenton, Massimo Sandal e
Mark O‘Connell, saranno protagonisti dell’ultimo scorcio d’estate al Chiostro di
via Rovello.
In F for Fake (1 settembre) Massimo Sandal, biologo molecolare, science teller e
giornalista scientifico dialoga con Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni e
Maddalena Parise sul tema delle pseudoscienze.
In Appunti da un'Apocalisse (25 settembre), Mark O’Connell ragiona con Lisa
Ferlazzo Natoli e Margherita Mauro su cosa stia facendo concretamente
l’umanità per evitare la fine.
Questi incontri rappresentano il prologo di una collaborazione di più ampio
respiro e prospettiva che prenderà corpo, in autunno, con l’inaugurazione di
una nuova collana editoriale, articolata lungo varie linee d’interesse:
dall’edizione degli scritti strehleriani alla pubblicazione di drammaturgie inedite
italiane e internazionali strettamente connesse alle produzioni del Piccolo, dalle
antologie di nuovi testi teatrali, in traduzione, provenienti da geografie diverse
dall’Italia o di taglio monografico per autori/autrici internazionali a studi e
ricerche di natura storico-critica e approfondimenti teatrologici.
Il primo atto della sinergia con il Saggiatore sarà, in occasione del centenario
strehleriano, la pubblicazione di Lettere agli italiani, una silloge comprendente
una ventina di contributi di Giorgio Strehler – per lo più apparsi su alcuni dei
principali quotidiani italiani fra il 1984 e il 1992 – incentrati su temi di politica
tout court e politica culturale, che verrà presentata nella cornice di Bookcity.
1 settembre 2021 – Chiostro Nina Vinchi, ore 21.30
F for Fake – La realtà quando smetti di crederci non svanisce
concept lacasadargilla con Massimo Sandal e con Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni e Maddalena Parise durata 60 minuti – prezzo € 5
In F for Fake Massimo Sandal, biologo molecolare, science teller e giornalista scientifico – autore de La malinconia del mammut – esplora con Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni e Maddalena Parise la persistenza della vita e l’insostenibilità della sua rovina silenziosa ragionando sul problema delle pseudoscienze e sul concetto di ‘verità’ nella scienza. La crisi ecologica e la pandemia hanno una complessità perturbante che nessuno può gestire individualmente, che cosa succede allora? Succede che creiamo delle narrazioni per farci scudo con mondi che sono quelli vorremmo che fossero. Con buona pace di chi pensa che la narrativa sia una specie di innocuo passatempo per intellettuali, viviamo in un’epoca in
cui le narrazioni competono, si fanno letteralmente la guerra, a volta una guerra sanguinosa in cui la scienza, che non è mai neutra, sta a metà tra la vittima e il carnefice.
Ex biologo molecolare, Massimo Sandal è science writer dal 2011 per diverse testate, tra cui Le Scienze, Wired, Facta e Il Tascabile. Si occupa spesso dell’interazione tra scienza e società; dei meccanismi e le disfunzioni della pratica scientifica; biodiversità; di evoluzione, estinzione e crisi della biosfera. Il suo primo libro, La malinconia del mammut, esplorazione della storia, scienza e cultura dell’estinzione dei viventi, è uscito per il Saggiatore nel 2019. Vive ad Aachen, in Germania.
Ogni volta unica la fine del mondo
25 settembre 2021 – Teatro Grassi, ore 19.30
Appunti da un'Apocalisse
con Mark O‘Connel
moderano Lisa Ferlazzo Natoli e Margherita Mauro legge Francesco Villano
durata 60 minuti – prezzo € 5
In Appunti da un'Apocalisse Mark O’Connell ragiona con Lisa Ferlazzo Natoli e Margherita Mauro su cosa stia facendo concretamente l’umanità per evitare la fine, un ragionamento che si snoda lungo i bunker di lusso costruiti in Sud Dakota, in Nuova Zelanda scelta dai tycoon della Silicon Valley come rifugio dal collasso sociale, fino a Chernobyl. Una riflessione sull’Apocalisse perturbante, quasi mondana, che rivela di
noi una capacità negativa: trasformarla in ossessione privata. L’Apocalisse rivela così la propria matrice capitalista: qualcosa in cui gli uomini, i nostri simili, sono ‘altri’ da cui bisogna guardarsi, competitor. Indicando tragicamente l’incapacità del nostro presente di tradurla in azioni politiche e comunitarie.
Epicentro della riflessione è, per contrasto, il generare, come pulsione e divieto – che mondo i nostri figli dovranno abitare? Francesco Villano legge degli estratti del libro.
Mark O’Connell (Kilkenny, 1979) è un giornalista e critico irlandese. Scrive sul The New York Times Magazine, Slate e The Guardian e ha insegnato Letteratura contemporanea al Trinity College di Dublino. In Italia ha pubblicato Essere una macchina (Adelphi, 2018) e Appunti da un'Apocalisse (il Saggiatore, 2021).
In caso di maltempo, gli eventi al Chiostro Nina Vinchi si terranno al Teatro Grassi
Biglietteria telefonica 02.42.411.889
Dal lunedì al sabato 9:45-18:45
Domenica e festivi 10:00-17:00
Per accedere è obbligatorio indossare la mascherina (chirurgica o FFP2), che dovrà essere mantenuta anche durante la rappresentazione, e sanificare le mani utilizzando gli appositi dispenser.
Lettere agli italiani: per un’edizione degli scritti di Strehler
In occasione del centenario strehleriano, il Piccolo intraprende l’edizione del corpus degli scritti del regista, un’iniziativa a lungo termine che comporterà inevitabilmente uno sviluppo pluriennale e verrà presentata nella cornice di Bookcity. Il percorso si apre con la pubblicazione, nel 2021, di Lettere agli italiani, una silloge comprendente una ventina di contributi di Giorgio Strehler – per lo più apparsi su alcuni dei principali quotidiani italiani fra il 1984 e il 1992 – incentrati su temi di politica tout court e politica culturale.
Lettere agli italiani, con la prefazione di Ferruccio de Bortoli, sarà il primo titolo di una delle linee della neonata collana editoriale progettata in collaborazione con la casa editrice “il Saggiatore”.
Ideata dallo stesso Strehler, la raccolta venne messa a punto nel dicembre 1992, ma non fu mai data alle stampe. Le riflessioni su Milano e la sua identità culturale in perenne movimento e mutamento, l’attenzione costante riservata alla politica italiana, a livello locale, nazionale e internazionale, l’impegno instancabile per la stesura di una legge sul teatro, la preoccupazione per il nuovo assetto geopolitico, all’indomani della caduta del Muro di Berlino: ecco alcuni dei temi sui quali Strehler ragiona nei suoi scritti, sempre fedele alla propria concezione di intellettuale impegnato e costantemente calato nella realtà politica, sociale e civile del proprio tempo. Il volume si preannuncia come un’interessante occasione per rievocare periodi e situazioni del nostro passato prossimo, attraverso lo sguardo critico e la lucida, puntuale analisi di uno degli indiscussi protagonisti nella storia del teatro (e non solo) del Novecento.
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