Accademia Nazionale di Santa Cecilia
, Otello di Verdi diretto da Pappano vince l’Opus Klassik 2021
IL DISCO, INCISO PER SONY CLASSICAL E USCITO NEL GIUGNO 2020, HA TRA I PROTAGONISTI – OLTRE ALL’ORCHESTRA, AL CORO E ALLE VOCI BIANCHE DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA – IL SOPRANO FEDERICA LOMBARDI E IL BARITONO CARLOS ÁLVAREZ.
Un nuovo riconoscimento arricchisce il “medagliere” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – che con il Maestro Antonio Pappano in questi anni ha ottenuto i premi più importanti della musica classica – e un traguardo particolarmente significativo che ricompensa l’impegno delle nostre compagini in un periodo così difficile. Si tratta del premio più importante della critica tedesca che nasce proprio per promuovere la musica classica e sostenere i suoi artisti: l’ nella categoria dell’ di Giuseppe Verdi inciso dall’ ‘ diretti da Antonio Pappano, con il tenore Jonas Kaufmann nel ruolo del titolo (Sony Classical).
La cerimonia per la consegna dei premi si terrà al Konzerthaus di Berlino il prossimo 10 ottobre.
“Un Otello fantastico da cantare”, così Jonas Kaufmann ha definito il capolavoro verdiano di cui è protagonista diretto da Sir Antonio Pappano con l’Orchestra, il Coro e le Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel CD Sony Classical. La registrazione integrale in studio dell’opera, con il soprano Federica Lombardi al debutto nel ruolo di Desdemona e il baritono Carlos Álvarez come Jago, vede Kaufmann nel ruolo interpretato per la prima volta nel 2017 alla Royal Opera House di Londra, quando secondo il New York Times cantò “l’Otello del secolo”. Completata in condizioni ideali nella sala Santa Cecilia dell’Auditorium Parco della Musica di Roma durante l’estate 2019 in due settimane di intenso lavoro, l’incisione testimonia la collaborazione tra Kaufmann e il maestro Pappano, che ha diretto l’acclamato debutto del tenore al Covent Garden. Per Jonas Kaufmann Pappano si è rivelato un vero colpo di fortuna: “Gli devo moltissimo, non solo per le intuizioni che ha avuto mentre approfondivo i miei ruoli, ma anche perché mi ha regalato momenti di pura gioia – sul palcoscenico come in studio, dove in pochissimo tempo è riuscito a ricreare la stessa tensione delle esecuzioni dal vivo”.
Antonio Pappano si è appassionato alla vicenda di Otello fin da ragazzo: “Quarant’anni fa, mio padre sognava di poterlo cantare e io, al pianoforte, lo accompagnavo interpretando sia Iago che Desdemona. Ho “incontrato Otello” a Chicago, ne ho diretto le prove con Placido Domingo. Nel 1994, a Bruxelles, l’ho riproposto ma in forma di concerto. Giuseppe Giacomini era Otello, Barbara Frittoli Desdemona. Un esordio fortunato: con Giacomini ho capito il ritmo della parola, a basare i tempi sulla scorrevolezza della lingua italiana. L’ho diretto più volte al Covent Garden e altrove. Fra me e il capolavoro verdiano c’è una lunga storia, un legame profondo, è un’opera essenziale” (Sole 24 ore).
Otello, considerato ruolo culmine della tradizione tenorile italiana, richiede al cantante il massimo impegno, sia dal punto di vista vocale che dell’interpretazione. “Quei colori – osserva Kaufmann – la passione che spinge oltre i limiti l’escalation del sospetto di Otello… È, per dirla in parole semplici, dall’inizio alla fine un brano che pone enormi esigenze emotive. Ma quando tieni sotto controllo la voce e le emozioni, è fantastico da cantare“.
Questa registrazione (il primo Otello registrato a Roma dalla leggendaria registrazione Living Stereo del 1960 con Jon Vickers, Leonie Rysanek, Tito Gobbi e la direzione di Tullio Serafin) è una pietra miliare nel lungo viaggio che ha portato Kaufmann ad affrontare i più importanti ruoli da tenore. Il cantante tedesco fu affascinato dal ruolo nel 2001 quando interpretò il personaggio di Cassio nella produzione di Otello della Chigago’s Lyric Opera accanto a Ben Heppner, Renée Fleming e Lucio Gallo. Dopo aver registrato due scene di Otello per il suo eccezionale Verdi Album del 2013, Kaufmann confessò “di aver vissuto un’esperienza unica e di non desiderare altro che cantare l’intera parte”. Ma non prima di aver interpretato gli altri grandi ruoli del melodramma italiano: Manrico, Alvaro, Des Grieux, Canio, Turiddu e Andrea Chénier, cantati nei successivi quattro anni.
Finalmente, nell’estate del 2017 ha debuttato alla Royal Opera House in quel ruolo tanto atteso. I commenti della stampa furono entusiastici, tanto che il New York Times scrisse: “Per Jonas Kaufmann è stato il debutto in quel ruolo, ma ha cantato la sua parte con tale calma e sicurezza, come se lo avesse in repertorio da anni. Il suo timbro evoca immediatamente ricordi legati a esecuzioni e a registrazioni ormai storiche di Vinay, Vickers e di altri leggendari tenori; dopo questa serata si merita un posto tra le loro fila”. E ancora, Operawire commenta: “Jonas Kaufmann ci ha lasciato in eredità uno dei più grandi Otello della storia”; Diapason: “Trionfante première dell’Otello interpretato da Jonas Kaufmann”; Independent: “Come sempre, nella buca dell’orchestra Pappano compie veri miracoli. Ad ogni minimo dettaglio viene conferito il giusto valore grazie ad una lettura magistrale della partitura”.
La ripresa dal vivo del suo debutto è stata pubblicata su DVD&Blu-ray Sony Classical. Dopo questa importante performance, Kaufmann ha ulteriormente approfondito il ritratto del tragico protagonista in una nuova produzione andata in scena all’Opera di Stato bavarese nel 2018.
CAST
Jonas Kaufmann – Otello
Federica Lombardi – Desdemona
Carlos Álvarez – Jago
Virginie Verrez – Emilia
LiparitAvetisyan – Cassio
Carlo Bosi – Roderigo
Riccardo Fassi – Lodovico
Fabrizio Beggi – Montano
Gian Paolo Fiocchi – Un araldo
Orchestra, Coro E Voci Bianche dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Antonio Pappano – direttore