Dopo il successo dei tre concerti primaverili, la stagione musicale all’Auditorium “Lo Squero” di Venezia continua con altri sette appuntamenti a partire dal 18 settembre 2021. Dai concerti «alternativi» di Bach per Clavicembalo ad un raro ascolto di Stravinsky, passando per Boccherini, Mozart, Brahms, Čajkovskij: una programmazione che copre quattro secoli di musica affidata ad alcuni dei migliori musicisti italiani di ambito classico e barocco. I concerti si svolgeranno con doppio turno alle 15:00 e alle 17:30 e la stagione proseguirà fino al 18 dicembre 2021.
Questa primavera, dopo oltre un anno di silenzio, il meraviglioso Auditorium “Lo Squero” sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia è tornato a vivere. Dopo il tutto esaurito delle prime tre date la stagione, organizzata da Asolo Musica assieme alla Fondazione Giorgio Cini, prosegue con altri sette concerti da settembre a dicembre, su doppio turno alle 15:00 e alle 17:30 con artisti del calibro di Mario Brunello, Sonig Tchakerian, Maurizio Baglini ed acclamati ensemble come L’Arte dell’Arco e il Quartetto di Venezia.
Anche quest’autunno dunque la grande vetrata dello Squero, con vista sulla laguna veneziana, farà da sfondo alle esibizioni di alcuni dei migliori musicisti del momento. In programma capolavori destinati a rinnovare anche in clima autunnale «la meraviglia del pubblico che dopo la pausa forzata ha vissuto, nuovamente, l’incanto di una Venezia viva con una colonna sonora ogni volta diversa». Sono parole del Presidente dell’Associazione Asolo Musica Maurizio Jacobi, che esprime grande «riconoscenza alla Fondazione Giorgio Cini che ha voluto creare questo luogo straordinario dove vivere un’esperienza unica per l’occhio e l’orecchio».
“E’ sempre un’ esperienza irripetibile ascoltare gli interpreti di Asolo Musica nell’Auditorium speciale che è Lo Squero a San Giorgio. Accogliere il meglio della musica italiana e internazionale, all’interno della programmazione della Fondazione Cini, si conferma come una solida volontà di moltiplicare le voci sull’eccellenza del presente. Questa è l’ambizione che la Fondazione persegue dalla sua nascita e che oggi, giunta al suo 70° anno, rilancia con orgoglio”.Afferma il Segretario Generale della Fondazione Giorgio Cini, architetto Renata Codello.
Ad aprire la rassegna sarà una compagine storica della nostra regione, L’Arte dell’Arco, fondata nel 1994 da Federico e Giovanni Guglielmo. L’ensemble suonerà il 18 settembre insieme al virtuoso cembalista Roberto Loreggian con un programma bachiano che comprende due concerti per clavicembalo originariamente nati per violino e la prima versione del quinto concerto brandeburghese: un omaggio non solo a Bach, il grande «artigiano» della musica ma anche ai costruttori degli stupendi strumenti musicali utilizzati per le esecuzioni.
La stagione proseguirà il 6 novembre con il Quartetto di Venezia, ospite fisso allo Squero e quartetto in residenza alla Fondazione Giorgio Cini dal 2017, in questo caso in dialogo con il flauto di Massimo Mercelli in un programma galante che comprende quartetti e quintetti di Boccherini e Mozart. Fondatore di uno dei primi quartetti stabili della storia, Luigi Boccherini fu un compositore raffinato e un musicista cosmopolita: avremo modo di apprezzare la leggerezza e la trasparenza delle sue trame nel Quartetto op. 52 n. 3, scritto per il re Federico Guglielmo II di Prussia, e nel Quintetto per flauto e archi G. 439 in cui due movimenti brillanti fanno da cornice ad un toccante dialogo tra flauto e violoncello. Per il medesimo organico è scritto il dolce Quartetto per flauto e archi K. 285 di Mozart, mentre a completare il programma ascolteremo l’Adagio e fuga in do minore K 546 frutto del periodo in cui il salisburghese scopriva, nella biblioteca del barone van Swieten, il contrappunto rigoroso di Bach.
Proprio a Bach sarà dedicata la data successiva, il 13 novembre con Sonig Tchakerian, inizio di un percorso dedicato alle Sonate e Partite per violino del compositore di Lipsia che proseguirà in seguito con la loro esecuzione al violoncello piccolo da parte di Mario Brunello. In questo primo appuntamento ascolteremo la Partita in si minore BWV 1002, in cui ad ogni movimento di danza è associato un double – sorta di «doppio» o di sosia della danza iniziale che la ripresenta in una versione più astratta – e la Sonata in la minore BWV 1003, in parte basata sul corale quaresimale O Haupt voll Blut und Wunden. Alcuni tra i brani più intensi di Bach eseguiti da una vera specialista: Sonig Tchakerian infatti è stata invitata nel 2013 a registrare proprio le Sonate e Partite per l’etichetta Decca.
Il 20 novembre sarà poi la volta di Mario Brunello, che inizierà – con le tre Sonate – la sua integrale delle Sonate e Partite su un violoncello piccolo a quattro corde, copia esatta di un Amati di inizio Seicento. Una formula proposta in prima mondiale due anni fa in un’incisione per l’etichetta francese Arcana, che ha dato al celebre virtuoso l’opportunità «di leggere le Sonate e Partite da violoncellista, senza rincorrere virtuosismi impossibili» e senza trasposizioni di note: così le partiture, nella loro interezza, ci vengono trasmesse con tutto «il fascino del canto del controtenore, il potere di seduzione di una figura androgina».
Il 27 novembre torna il Quartetto di Venezia, che si esibirà questa volta in un omaggio a Stravinskij nel cinquantesimo anniversario della morte. In quest’occasione ascolteremo i Tre pezzi per quartetto del compositore russo (1914), opera poco eseguita nella quale l’autore si diverte a sovvertire la tradizionale scrittura per archi, in accostamento con il il Quartetto per archi n. 1 op. 11 di Čajkovskij, che continene la melodia di un celebre canto popolare russo: Vanija siede sul divano e fuma la pipa. Il programma si completa con il Quartetto op. 33 n. 2 “Lo scherzo” di Haydn, così detto a causa del simpaticissimo Presto finale che include episodi di sfrenata danza popolaresca.
Ascolteremo poi di nuovo Mario Brunello in occasione del secondo e ultimo appuntamento dell’integrale delle Sonate e Partite di Bach nella peculiare versione per violoncello piccolo. L’11 dicembre toccherà infatti alle tre Partite, meno gravi rispetto alle tre Sonate ma egualmente capaci di raggiungere vette di intensità inaudita. È il caso della Ciaccona posta a conclusione della Partita n. 2 BWV 1004 in re minore: uno dei grandi misteri della produzione di Bach, poiché è un brano di dimensioni inaudite di cui si ignorano i moventi e la funzione. Circostanze sulle quali però forse si può soprassedere, per ascoltare uno dei brani più potenti e laceranti della storia della musica.
Così com’era iniziata in maggio, così la rassegna si conclude in dicembre. Ovviamente con il Quartetto di Venezia, presente allo Squero fin dall’inaugurazione nel 2016: formazione apprezzata in tutto il mondo che il 18 dicembre avremo occasione di ascoltare in dialogo con uno dei più acclamati pianisti italiani del momento, Maurizio Baglini. In programma il Quartetto in do minore op. 51 n. 1 di Brahms, tragico e introspettivo fin dalla tonalità in cui è scritto – il primo quartetto della maturità dopo che il compositore aveva distrutto i suoi lavori giovanili – e il Quintetto per pianoforte e archi in fa minore op. 34, l’unico quintetto con pianoforte di Brahms. Un brano di grandi proporzioni e di carattere cangiante, che alterna grande potenza e momenti sottili e impalpabili, per concludere la stagione con un omaggio al potere della musica tout-court.
AUDITORIUM lo Squero
Fondazione Giorgio Cini – Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia
Stagione concertistica 2021
Dieci concerti da sabato 15 maggio a sabato 18 dicembre 2021
Tutti i concerti avranno inizio alle 15:00 e alle 17:30
La vendita dei biglietti è aperta su questo sito https://www.boxol.it/asolomusica/
Info Asolo Musica 0423 950150
Lo Squero dell’Isola di San Giorgio Maggiore, antica officina per la riparazione delle imbarcazioni risalente alla metà dell’Ottocento, è diventata un moderno e suggestivo auditorium grazie all’intervento di recupero della struttura promosso dalla Fondazione Giorgio Cini che ha trasformato questo spazio in una moderna concert hall con 200 posti a sedere; grazie alla sua eccezionale acustica e alla sua posizione privilegiata che si affaccia direttamente sulla laguna, “Lo Squero” è uno spazio unico che accorda perfettamente musica e immagine. Di fronte alla platea le pareti di vetro – come quinte naturali – aprono uno straordinario scorcio sulla laguna offrendo allo spettatore la possibilità di vivere l’esperienza unica di un concerto “a bordo d’acqua”.