Sabato dalle 16.00 si potrà invece partecipare alla visita guidata alle trincee sul Monte Palon a Possagno e assistere alla lettura scenica a cura di Alessio Nardin, con l’attrice Moira Mion e i musicisti Stefano, Maria Vittoria e Lucia Chimetto: attraverso l’inedita performance teatrale e musicale nei luoghi della Grande Guerra, si potrà scoprire la singolare vicenda della crocerossina austriaca che si finse un uomo e divenne tiratore scelto. Domenica il programma ideato e curato da Cristina Palumbo per Echidna Associazione Culturale in co-progettazione con i 12 Comuni della rete culturale Centorizzonti, in accordo di programma con la Regione Veneto, chiuderà in musica: all’Oratorio di Santa Lucia alle 18.00, le voci di Chiara Duse (soprano), Lara Ivanovich (contralto) e Diana Selva (soprano) interpreteranno un intenso repertorio “a cappella”. Ultimo weekend e ultimi due appuntamenti del cartellone di Centorizzonti estate 2021 – Paesi e paesaggi come chicchi di melagrana
, il programma ideato e curato da Cristina Palumbo per Echidna Associazione Culturale in co-progettazione con i 12 Comuni della rete culturale Centorizzonti, in accordo di programma con la Regione Veneto. Sabato 18 alle 16.00 a Possagno, Treviso, si potrà partecipare alla visita guidata alle trincee sul Monte Palon (ritrovo al Rifugio del Monte Palon), un’escursione (dislivello di 100 metri, durata di circa un’ora, è consigliato abbigliamento adeguato) che si concluderà al Caposaldo a 1300 metri di altitudine: qui circondati da un panorama mozzafiato, si potrà quindi assistere a La breve guerra del soldato Maria Amalia, tiratore scelto Hauler nel 1917, reading inedito di e con Alessio Nardin e con Moira Mion, produzione inedita site specific realizzata per Centorizzonti. Domenica 19 settembre all’Oratorio di Santa Lucia alle 18.00 è invece in programma il concerto Cominciò il nuovo giorno con Chantico Trio con Chiara Duse (soprano), Lara Ivanovich (contralto) e Diana Selva (soprano), che proporranno un intenso repertorio “a cappella”.
La breve guerra del soldato Maria Amalia, tiratore scelto Hauler nel 1917. Che cos’è per noi oggi un idelale? Alessio Nardin, regista veneziano e direttore artistico di Kalambur Teatro, reduce dal debutto a Mosca con il suo Sogno di una notte di mezza estate, ha accolto con interesse la proposta di trattare scenicamente la storia di una giovane donna, apparentemente comune ed anonima, che durante la Prima guerra mondiale cambia nome ed identità per seguire ciecamente un ideale, quello della patria. Prima parte per il fronte come crocerossina volontaria, dedita alla propria missione sì ma anche animata da un feroce odio verso l’Italia, che la morte del padre sul fronte italiano accresce ancora di più. Nell’ottobre 1917, nei giorni convulsi dell’offensiva a Caporetto, si finge un uomo e viene prima assegnata al reggimento della guardia bavarese come interprete grazie alla sua ottima conoscenza dell’italiano, poi destinata al battaglione di montagna del Wurttemberg come tiratore scelto.
“Che cos’è per noi oggi un ideale? – si chiede il regista Alessio Nardin – Esistono ancora ideali comuni? E fino a dove siamo disposti a spingerci per questo ideale? Possiamo credere in qualcosa che ci accomuni e ci spinga a creare una comunità? Questo ci siamo chiesti incontrando la storia di comune eroismo di Maria Amalia durante la prima guerra sulle terre del Grappa. E questa stessa proveremo a condividere col pubblico attraverso luoghi, spazi, paesaggi, suoni e parole”. La voce narrante sarà quella di Moira Mion, che sarà affiancata da Alessio Nardin e dai musicisti Stefano Chimetto (viola e violino), Maria Vittoria Chimetto (violino) e Lucia Chimetto (violino).
“Ho accettato questo incarico molto particolare – aggiunge Nardin – perché il progetto, ideato da Cristina Palumbo, mi è sembrato subito affascinante e fuori dall’ordinario. Da molto tempo ritengo che il teatro debba conoscere e vivere luoghi non ordinari e in tali luoghi essere in tutta la sua straordinarietà. Questi luoghi in particolare e la storia al femminile della Prima grande guerra mi hanno colpito e ispirato. Per questo, appena tornato dalla mia ultima regia al Teatro Nazionale di Mosca, mi sono immerso nella creazione di questo progetto che ritengo sia di particolare valore civile e per questo meriti la presenza di una creazione teatrale e musicale specifica. La guerra, che è un sostantivo femminile, troppo spesso è stata letta ed interpretata solo dall’occhio maschile. Il lavoro di drammaturgia che ho svolto (in collaborazione con Moira Mion) è partito da documentazioni storiche rare e preziose. Quelle apparentemente fredde e scarne cronache di guerra, hanno scaturito in me un desiderio di costruire una drammaturgia ed una performance, e condividere con altri, storie comuni di ordinario eroismo”.
Al termine, discesa e ritorno al rifugio per la cena conviviale a cura Gruppo Alpini Possagno (partecipazione euro 15,00).
Biglietti euro 10,00, prenotazione obbligatoria (info@echidnacultura.it, tel. 3711926476 orari ufficio, 3409446568 il giorno di spettacolo); biglietteria online eventbrite.it
Cominciò il nuovo giorno. Tre voci diverse, quelle di Chantico Trio, che nell’esecuzione “a cappella” si completano e si valorizzano a vicenda in un intreccio sonoro di grande effetto, ci accompagneranno in un viaggio nella storia musicale che comprenderà una selezione di brani di musica antica e polifonia rinascimentale affiancati da spirituals e brani della tradizione folkloristica internazionale.
L’ensemble formato da Chiara Duse (soprano), Lara Ivanovich (contralto) e Diana Selva (soprano) si è costituito nel 2018 a Mirano dal desiderio delle tre amiche d’infanzia, amanti della musica e della reciproca compagnia, di sperimentare una nuova avventura artistica. Le componenti del gruppo provengono da lunghe e variegate esperienze di canto non professionale nei generi più differenti, soprattutto nel canto corale; ora la dimensione raccolta e intima del trio femminile, è una nuova frontiera per tutte, la realizzazione di un sogno di autonomia nel quale ricercare ed esplorare nuovi confini, inventare e assaporare percorsi mai tentati, un po’ sfida e un po’ scommessa. L’ensemble porta avanti in autonomia tutte le fasi della performance corale, dalla scelta dei brani allo studio della partitura, dalla concertazione fino all’esecuzione vera e propria, esibendosi senza direzione e senza alcun accompagnamento musicale.
Al termine del concerto il pubblico potrà proseguire la serata partecipando alla cena conviviale alla Trattoria Dai Fruts – Canciani a Paderno (prenotazione obbligatoria), per salutare insieme l’estate e l’edizione di Centorizzonti, che da luglio a settembre ci ha accompagnato con 16 proposte, spaziando dal teatro alla danza, dalla musica ai reading, senza dimenticare passeggiate e visite guidate, momenti conviviali e degustazioni.
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria (info@echidnacultura.it, tel. 3711926476 orari ufficio, 3409446568 il giorno di spettacolo).
È necessario esibire il Green pass per assistere agli spettacoli.
Info: echidnacultura.it, FB @echidnacultura, Instagram @echidna_cultura