Giovedì 23 settembre alle ore 21 presso l’Abbazia di Santa Maria delle Carceri a Carceri d’Este, il festival ‘Musica e Antiche Chiese 2021’ al suo terzo appuntamento, ospiterà la star internazionale del violoncello Mario Brunello.
Il musicista sarà impegnato in un programma dedicato alla musica violoncellistica di J.S.Bach e dialogherà con il pubblico in merito alla sua riscoperta in tempi moderni del violoncello piccolo e al repertorio dedicato a questo strumento.
L’evento è organizzato da Devota & Affettuosa in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Regione del Veneto, Provincia di Padova, Comune di Carceri, Rete eventi.
Ingresso libero fino ad esaurimnto dei posti e si seguono le norme di sicurezza in ottemperanza all’ordinanza del Ministero della Salute.
Gli accessi alla Abbazia sono controllati e accessibili previa misurazione della temperatura corporea, l’obbligo della mascherina e del Green Pass.
Profilo
Mario Brunello
È uno dei più affascinanti, completi e ricercati artisti della sua generazione. Solista, direttore, musicista da camera e di recente pioniere di nuove sonorità con il suo violoncello piccolo, è stato il primo Europeo a vincere il Concorso Cˇaikovskij a Mosca nel 1986. Brunello è un violoncellista dotato di un talento e di una libertà espressiva fuori dal comune, che gli permettono di affrontare con eguale sensibilità repertori che spaziano dalla musica antica a quella contemporanea.
Il suo stile autentico e appassionato lo ha portato a collaborare con i
più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck,
Riccardo Muti e Seiji Ozawa. Nell’arco della sua lunga carriera, Mario Brunello si è esibito con le più prestigiose orchestre del mondo tra cui la London Symphony e la London Philharmonic Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la San Francisco Symphony, la NHK Tokyo, l’ Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Filarmonica della Scala e la Filarmonica di Monaco, per citarne alcune. Nell’ambito cameristico ha coltivato stimolanti collaborazioni con autorevoli personalità tra cui Gidon Kremer, Martha Argerich, Yuri Bashmet, Andrea Lucchesini, Frank Peter Zimmermann, Giuliano Carmignola, Maurizio Pollini e il Quartetto Borodin.
Sempre alla ricerca di nuove forme di espressione artistica che possano comunicare con un più ampio pubblico e grande appassionato di filosofia, scienza, teatro e letteratura, Mario Brunello ha elaborato diverse nuove forme di divulgazione musicale collaborando con personalità quali il pianista jazz Uri Caine, il cantautore Vinicio Capossela, il fisico Carlo Rovelli, lo scrittore Alessandro Baricco e l’attore Marco Paolini. La prossima stagione lo vedrà impegnato in concerti al Concertgebouw ad Amsterdam, Kioi Hall a Tokyo, Muziekgebouw ad Eindhoven, Vredenburg a Utrecht, Zaryadye Hall a Mosca, La Chaux de Fonds, Sala Verdi a Milano, Auditorium Lingotto a Torino e Auditorium Parco della Musica a Roma. Mentre tra i più prestigiosi appuntamenti della scorsa stagione figurano concerti con l’Orchestra Filarmonica di Varsavia, l’Orchestra Mariinksy di San Pietroburgo, la Cˇaikovskij Symphony Orchestra di Mosca, la NHK di Tokyo e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino. Con Gidon Kremer e la Kremerata Baltica ha partecipato al Krönberg Festival e successivamente è stato in tournee con la Kremerata in Sud America.
Questi ultimi anni hanno visto Mario Brunello sempre più spesso nel doppio ruolo di direttore e solista, con collaborazioni che vanno dalla Kremerata Baltica ai Solisti di Mosca, alla Kioi Sinfonietta di Tokyo, l’Orchestra del Teatro La Fenice, l’Orchestra Cˇaikovskij di Mosca, e l’Orchestra Regionale Toscana. Dal 2018 è Artista in Residenza alla Philharmonie Zuidnederland di Eindhoven. Brunello suona un prezioso Maggini dei primi del Seicento, al quale ha affiancato negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde. Questo strumento, molto usato in epoca Barocca, è costruito nella tipica accordatura violinistica (mi, la, re, sol), ma un’ottava più bassa, mantenendo quindi la profondità e le sfumature più scure tipiche del violoncello. Proprio queste peculiarità hanno spinto Brunello ad esplorare i capolavori musicali del repertorio per violino di Bach, Vivaldi, Tartini e contemporanei.
“Le armonie si rivelano appieno negli accordi, nelle cascate di note, nelle fughe a tre o quattro voci e nella monumentale Ciaccona – un linguaggio e un’architettura musicali che non esistono nel repertorio per violoncello. Il violoncello piccolo mi ha permesso di scoprire tutti questi lavori magnifici e di ampliare quindi il mio repertorio”
Mario Brunello per Meet the Artist L’integrale delle Sonate e Partite di JS Bach al violoncello piccolo è stata la prima rivelatoria incisione discografica di Mario Brunello per ARCANA, nel 2019, ed ha ricevuto il plauso della critica nazionale ed internazionale. Diverse esecuzioni del ciclo completo dei capolavori bachiani sono in programma nelle prossime stagioni in Italia e in Europa. Un secondo album, intitolato ‘Sonar in Ottava’ e pubblicato nel marzo 2020, è stato accolto con unanime entusiasmo da critica e pubblico. In questa incisione Mario Brunello e Giuliano Carmignola, rivisitano Doppi Concerti di Bach e Vivaldi con una nuova sonorità per violino e violoncello piccolo. “Un album di meravigliosa musica barocca, preparato appositamente per distribuire gioia” Crescendo Magazine Le potenzialità del violoncello piccolo vengono esplorate appieno nel terzo disco pubblicato a novembre 2020 e dedicato a Giuseppe Tartini per il 250esimo anniversario dalla sua morte. L’album comprende Sonate e Concerti di Vandini, Meneghini e Tartini con l’Accademia dell’Annunciata. La ricca e variegata discografia di Brunello include lavori di Bach, Beethoven, Brahms, Franck, Schubert, Cˇaikovskij, Ligeti, Cassado, Šostakóvicˇ, Vivaldi, Haydn, Chopin, il Triplo Concerto di Beethoven con Claudio Abbado (Deutsche Grammophon), il Concerto di Dvorˇák con Antonio Pappano (EMI), l’affascinante esecuzione dal vivo del Concerto n° 2 di Šostakóvicˇ con Valery Gergiev, alla Salle Pleyel di Parigi e tre diverse incisioni delle Suites per violoncello di Bach. Dalla stretta collaborazione con la Kremerata Baltica e Gidon Kremer sono nate due registrazioni d’eccezione: ‘The Protecting Veil’ di Tavener registrato al Festival di Lockenhaus e ‘Searching for Ludwig’ – tributo a Beethoven, in uscita a novembre 2020, che vede due quartetti di Beethoven nella versione per orchestra d’archi dividersi la scena con brani contemporanei d’ispirazione beethoveniana di Léo Ferré e Giovanni Sollima.
Mario Brunello è il Direttore Artistico dei Festival Arte Sella e dei Suoni delle Dolomiti. A ottobre 2020 è stato nominato Direttore Artistico del Festival di Stresa, succedendo a Gianandrea Noseda.
Devota&Affettuosa
-Le grandi Arti negli antichi luoghi dell’Abbazia camaldolese delle Carceri-
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