Il Festival della Comunicazione ci aspetta anche quest’anno, dal vivo e in presenza, con la sua ottava edizione, da giovedì 9 a domenica 12 settembre nell’incantevole borgo marinaro di Camogli. Una prestigiosa e amata manifestazione che offre al suo pubblico proposte sempre più ricche ed entusiasmanti e si riconferma come uno degli appuntamenti più attesi del panorama culturale italiano. Con più di 130 ospiti e oltre 70 incontri, a cui si aggiungono spettacoli, laboratori, escursioni e molto altro, il Festival della Comunicazione 2021 sarà l’edizione più ampia e ricca di sempre.
Ideato con Umberto Eco, diretto da Rosangela Bonsignorio e Danco Singer, organizzato da Frame in collaborazione con il Comune di Camogli e la Regione Liguria, in partnership con Commissione europea, Rai e Università di Genova, il Festival ha come fil rouge il tema Conoscenza, intesa come quell’irresistibile aspirazione umana che ci spinge oltre il nostro comune sentire, a superare orizzonti e a disegnare prospettive nuove, con la propensione che abbiamo – innata – a dare senso alle cose e agli eventi che ci circondano. Conoscere significa raggiungere una comprensione profonda, ricomporre la frammentarietà delle informazioni e dei dati grezzi e parziali, in un tutto organico che dia significato e sostanza a quello che siamo e alle nostre civiltà.
Il Festival, che ha ricevuto anche per il 2021 la Medaglia del Presidente della Repubblica, sarà una stimolante occasione per vivere la Conoscenza come esplorazione, scoperta e indagine. Un modo per scavare nelle realtà altre attraverso la fisicità e la complessità dei sensi: conoscere è anche conoscersi attraverso lo sguardo dell’altro, come antidoto contro ogni presunzione, reticenza, timidezza, discriminazione o pregiudizio.
Intorno a questo tema i tanti e autorevoli ospiti – protagonisti del mondo scientifico, culturale, tecnologico, artistico, economico, imprenditoriale, dello spettacolo e dell’intrattenimento – svilupperanno un dialogo appassionante e vivace, attraversando i generi e i toni più svariati. Dai talk agli sketch dissacranti, dal commento ironico della rassegna stampa del mattino alle coinvolgenti lectio dei grandi nomi della cultura, dalle colazioni con gli autori fino agli incontri degli aperitivi, i quattro giorni di Festival creeranno una vibrante atmosfera di voci, colori, pensieri e punti di vista, capaci di coinvolgere tutti tra dibattiti e intrattenimento, spettacoli e amatissimi monologhi.
Diceva Umberto Eco a proposito della Conoscenza: “Bisogna mettersi alla prova, intervenire nel dibattito locale, ascoltare le opinioni, cambiare pian piano il proprio modo di vedere, pensare e scrivere, guardandosi dalle forme di pseudo-partecipazione del web che idolatrano l’ideale della assoluta presa di parola. Bisogna recuperare il modello del dialogo socratico, del confronto aperto, del continuo esercizio dialettico di critica e di autocritica”.
E proprio sulla scia del pensiero sempre attuale del suo padrino, il Festival 2021 si aprirà con la lectio di Massimo Cacciari, incentrata in particolare su un binomio senza tempo: Conoscenza e coscienza. Mentre chiuderà il Festival la leçon concert Note a margine di Nicola Piovani che condividerà con il pubblico esperienze, ricordi ed emozioni di oltre quarant’anni di carriera.
Attesissimo e originale lo spettacolo di Valerio Lundini, che porterà sul palco Il mansplaining spiegato a mia figlia, evocativo fin dal titolo della sua capacità senza eguali di destrutturare il linguaggio della comicità.
Numerosi gli appuntamenti dedicati a Dante, per celebrare il poeta in occasione del settecentesimo anniversario della sua morte: da un grande evento centrato sulla Comedia e che coinvolgerà il duo travolgente formato da Alessandro Barbero e Vinicio Capossela, ad Aldo Cazzullo, che presenterà in anteprima il suo ultimo libro sul Purgatorio, fino a Murubutu, che farà divertire e appassionare il pubblico con conversazioni dantesche e un Dante a tempo di rap. Il Festival della Comunicazione si inserisce anche nel progetto condiviso “Piazza Dante #Festivalinrete”, che unisce 44 Festival italiani di approfondimento culturale ed è sostenuto dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dantesche istituito dal Mibact.
A Vinicio Capossela verrà dato quest’anno il Premio Comunicazione, perché con la sua simpatia, la sua appassionata espressività e le sue incursioni in tutte le articolazioni artistiche e musicali è capace di interpretare e trasmettere il carattere serio e irriverente della realtà, nelle sue infinite sfumature, con raro talento e ironia e con la sua personalità prorompente diretta ed empatica.
Molti i nomi nuovi, che per la prima volta saranno ospiti a Camogli, fra cui Antonella Viola, Sabina Guzzanti, Daria Bignardi, Nicola Lagioia, Selvaggia Lucarelli, Fiorenza Sarzanini, Max Casacci e Guia Soncini. Tra gli ospiti e amici del Festival più attesi, con i loro talk di approfondimento, sono confermati anche in questa edizione moltissimi nomi tra cui Aldo Grasso, Mario Calabresi, Piero Angela, Federico Rampini, Piergiorgio Odifreddi, Stefania Auci, Luca Bizzarri, Paolo Crepet, Guido Catalano, Roberto Cotroneo, Federico Taddia, Severino Salvemini e Cinzia Leone.
Anche quest’anno ci si potrà immergere nel fenomeno del podcast e dell’audio-entertainment, con le sue novità, le sue star e i suoi generi, capaci di entusiasmare un pubblico sempre più ampio e vivace. Il mondo dell’audio approda a Camogli con grandi personalità, nella fascia di approfondimento quotidiano Mondo Podcast: un calendario di appuntamenti in collaborazione con Audible tra dibattiti, incontri con i talent, la presentazione in anteprima nazionale dei dati Nielsen 2021 sul consumo di podcast in Italia e il lancio delle nuove serie podcast, tra cui quelle targate Frame-Festival della Comunicazione di Lorenzo Baglioni, Federico Fubini, Stefano Massini, Mario Tozzi e Guido Barbujani. E di podcast si parlerà anche con Chora, protagonista ogni sera degli Aperitivi del Festival, e con Rai Radio3, che a Camogli presenta con il direttore Andrea Montanari la propria nuova offerta originale di podcast.
Ampio spazio verrà dato all’attualissimo tema della giustizia e delle carceri, con un confronto tutto dedicato alla riforma della giustizia con Vincenzo Roppo e Luciano Violante, e poi una tavola rotonda che verterà sulla conciliazione tra carcere e umanità con Gherardo Colombo, Mauro Palma, Luigi Ferrarella e Marco Travaglio.
Tra i punti forti del Festival si confermano gli appuntamenti con le rassegne stampa del mattino, le colazioni con l’autore, gli aperitivi del Festival, la mostra realizzata appositamente in occasione del Festival “Comunicare disegnando”, di e con Milo Manara, i laboratori, le escursioni e una fitta serie di spettacoli e performance musicali.
Il repertorio dei Canti briganti sarà protagonista della serata con Mario Incudine ed Eugenio Bennato, che includerà un omaggio a Franco Battiato. Il romanzo visionario Il lupo e la luna prenderà vita sul palco con il suo autore Pietrangelo Buttafuoco, l’introibo di Giuseppe Dipasquale e le atmosfere favoleggianti ricreate dallo scenografo digitale Francesco Lopergolo, mentre con la performance itinerante ed esperienziale Alberi Maestri sul Monte di Portofino si andrà alla scoperta, insieme al pubblico guidato da Michele Losi, del mondo degli alberi e delle piante. Nel mare e nei suoi misteri, con un monologo che scandaglia con ironia le leggerezze e le profondità della vita, ci si addentrerà con Fabio Genovesi e Il calamaro gigante. E non finisce qui: ci saranno Luca Bottura con il suo spettacolo Manifesto del partito impopolare, e Marco Travaglio che quest’anno porterà in scena un denso approfondimento dal titolo I segreti del Conticidio.
Alle 08:46 del mattino di sabato 11 settembre, in occasione della ventesima ricorrenza dell’attentato terroristico alle Torri Gemelle, ci sarà un ricordo particolare con Paolo Colombo che racconterà dal punto di vista emozionale ciò che è accaduto nel 2001, per continuare a non dimenticare affrontando un tema quanto mai d’attualità.
Il connubio tra Conoscenza ed economia sarà invece esplorato attraverso una serie di dibattiti e tavole rotonde con le grandi personalità italiane dell’imprenditoria e della politica economica, affrontando temi che spaziano dalla ripresa alla sostenibilità, dal valore economico del sapere all’equilibrio tra realismo e ottimismo, fino a toccare aspetti di tecnologia, innovazione e progresso economico e sociale. Saranno presenti a Camogli Antonio Baravalle (amministratore delegato di Lavazza), Gabriele Galateri di Genola (presidente di Assicurazioni Generali) e Luigi Ferraris (amministratore delegato di FS Italiane), in un attesissimo talk con la moderazione di Ferruccio de Bortoli. E ancora Francesco Profumo (presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo), Giovanni D’Alessandro (direttore generale Basko, gruppo Sogegross), Luisa Lavagnini (direttore della Ricerca e Innovazione Tecnologica di Eni), Francesco Bono (content director Audible.it), Lorenzo Sessa (Iren Mercato, Chief Marketing and Communication Officer e Responsabile prodotti e servizi innovativi), Cecilia Ferranti (responsabile comunicazione Enel Italia), Maurizio Decollanz (chief communication officer IBM Italia), Furio Garbagnati (CEO di Weber Shandwick) e Roberto Olivi (direttore relazioni istituzionali e comunicazione di BMW Italia), così come Evelina Christillin (presidente del Museo Egizio di Torino), Carlo Cottarelli (economista) e Oscar Farinetti (fondatore di Eataly), che discuteranno di quanto la conoscenza – tanto in senso tecnico quanto scientifico e umanistico – sia determinante nel mondo dell’imprenditoria e del lavoro, nei processi produttivi, nelle azioni politiche, nelle economie e nei complessi rapporti internazionali, e sia anche ciò che alimenta la profonda trasformazione sociale e tecnologica che stiamo vivendo. Sul complesso rapporto tra pandemia e mondo dei media ragioneranno Massimo Bullo (chief marketing officer-Tribe Marketing Vodafone), Fedele Usai (global marketing manager Dolce&Gabbana) e Federico Ferrazza (direttore di Wired Italia). E per il mondo della scuola e della formazione ci saranno Lorenzo Benussi (chief innovation officer Fondazione per la Scuola-Compagnia di San Paolo), Corrado Zunino (giornalista di Repubblica) e Laura Fumagalli (responsabile di MyEdu).
Spiega il direttore del Festival della Comunicazione Danco Singer: «Conoscenza, il tema scelto quest’anno come fil rouge del festival, significa curiosità, viaggio, approfondimento, inchiesta: tutti elementi che hanno caratterizzato la nostra rassegna fin dall’edizione inaugurale, ma anche aspetti irrinunciabili per capire e scoprire il mondo che ci circonda, a cominciare dall’ecosistema del media e della comunicazione, da cui per propria vocazione il festival prende le mosse. Un tema che riguarda anche le competenze, le professioni e la società del futuro, e che i protagonisti del mondo culturale, economico e imprenditoriale al festival ci aiuteranno a esplorare».
«Dopo tutto ciò che abbiamo collettivamente affrontato, non vediamo l’ora di tornare con i posti esauriti, le file ordinate, la consultazione spasmodica dei siti meteo, i locali lungo la passeggiata sul mare dove si ritrovano autori e pubblico, i firma copie, gli entusiasti e persino i criticoni – aggiunge la direttrice del Festival della Comunicazione Rosangela Bonsignorio – perché il pubblico in carne e ossa rende unico un evento, a maggior ragione nel contesto della realtà emergenziale con cui abbiamo fatto i conti».
«Oggi si percepisce, a Camogli e ovunque in Italia, la voglia di rioccupare le piazze e di rincontrare le persone. Ormai il Festival della Comunicazione è diventato un punto di riferimento a livello nazionale e rappresenta un importante elemento di promozione per il nostro territorio, e non vediamo l’ora di accogliere i nostri prestigiosi ospiti, tra habitue e novità assolute. Da primo cittadino sono orgoglioso e onorato di avere a Camogli il maestro di fama mondiale Milo Manara, e invito tutti a partecipare a questa grande festa lunga quattro giorni, in cui come sempre tutti gli eventi saranno gratuiti», ha concluso Il sindaco di Camogli Francesco Olivari.
DENTRO E INTORNO AL FESTIVAL
Ad arricchire il programma del Festival della Comunicazione contribuiscono tanti appuntamenti speciali, tutti capaci di coinvolgere i pubblici più diversi per età e interessi: dagli spettacoli serali alle mostre, dalle escursioni culturali sul Monte di Portofino ai laboratori per bambini e famiglie.
Il Buongiorno del Festival
Le brezza marina e la luce radente del sole sono l’ambientazione perfetta per gli appuntamenti della mattina del Festival. A Colazione con l’autore, per far due chiacchiere con gli scrittori più amati sulle ultime uscite in libreria, seduti al tavolino di un bar, gustando un cappuccino e una brioche, e la Rassegna stampa in diretta dal Festival, per scorrere i titoli dei principali quotidiani, con il punto di vista spesso ironico e dissacrante di giornalisti e personaggi di cultura ospiti del Festival.
Mondo Podcast
Confermata anche quest’anno è la rassegna Mondo Podcast, con un palinsesto sviluppato in collaborazione con Audible ricco di eventi, dibattiti e tavole rotonde, con oltre 30 grandi ospiti del panorama italiano dei contenuti audio e la presentazione di nuove serie ed esperienze di successo. Un calendario di appuntamenti quotidiani completamente dedicati al fenomeno del podcasting, un trend che nel 2021 ha dimostrato un’ulteriore eccezionale crescita negli interessi degli italiani. Ogni giorno dibattiti con i protagonisti di un fenomeno che è sempre più capace di intrattenere, formare, ispirare un pubblico ampio e vivace di ascoltatori.
Di contenuti audio si parlerà anche con la nuova podcast company italiana Chora, protagonista ogni sera degli Aperitivi del Festival della Comunicazione, e attraverso la partecipazione di Rai Radio3, che presenta la propria nuova offerta originale di podcast.
Spettacoli e performance musicali
Per esplorare appieno il tema Conoscenza non potevano certo mancare contributi dal mondo del teatro, della musica e della poesia.
- Il mansplaining spiegato a mia figlia – Con Valerio Lundini
Il mansplaining è un neologismo anglofono che sta ad indicare quell’atteggiamento paternalistico di alcune persone che tendono a commentare o a spiegare, in un modo condiscendente, troppo semplificato o troppo sicuro di sé “qualcosa di ovvio”, perché pensano di saperne di più. E “Il mansplaining spiegato a mia figlia” è il titolo dissacrante del nuovo atteso spettacolo di Valerio Lundini, una delle voci più originali della comicità italiana, che con il programma “Una pezza di Lundini” (in onda da settembre 2020 nella seconda serata di Rai2) ha rinnovato il linguaggio della comicità televisiva, diventando “il personaggio dell’anno” e un autentico punto di riferimento soprattutto tra i più giovani. Nel nuovo surreale show dello stralunato comico e presentatore vivranno sketch improbabili, canzoni, giochi satirici di parole ed effetti speciali multimediali, il tutto presentato nel suo inconfondibile stile. Un’occasione per incontrare dal vivo il pubblico che ha iniziato ad amarlo e a seguirlo in tv e sui social.
- Plays David Short – Con Gomalan Brass Quintet
Quintetto di ottoni italiano nato nel 1999. Molto apprezzate sono le loro interpretazioni di musiche da film. Critici musicali e grandi direttori d’orchestra sono concordi nel giudicarlo uno dei migliori quintetti di ottoni esistenti. Il quintetto è formato da: Marco Pierobon (tromba), Francesco Gibellini (tromba), Nilo Caracristi (corno), Gianluca Scipioni (trombone), Stefano Ammannati (tuba).
- Canti briganti – Con Mario Incudine ed Eugenio Bennato
Ci sono figure che la storia ufficiale non ci racconterebbe mai. Storie che sono diventate leggende, leggende che si sono fatte storia da tramandare oralmente. C’è tutta una letteratura minore che ha fatto la storia ufficiale e che è stata determinante per gli eventi più importanti soprattutto tra l’Ottocento ed il Novecento. Il repertorio dei canti e dei cunti, che raccontano figure controverse e affascinanti, è ricco di preziose sfumature poetiche e letterarie. Carmine Crocco, Ninco Nanco, Giuseppe Musolino fino a Salvatore Giuliano ci raccontano vite borderline, per conoscere ancora meglio una faccia della storia aspra e affascinante immersa nel suono di una musica senza tempo cadenzata dal ritmo dell’ottava rima.
- Manifesto del partito impopolare – Con Luca Bottura
«L’impopolare è internazionalista e se ne fotte dei confini. È patriota di molte patrie e non darebbe mai la vita per l’idea di un altro come diceva Voltaire, anche perché Voltaire non l’ha mai detto».
L’Italia è l’unica nazione al mondo in cui la maggioranza berciante si dice fuori dal coro, chi se la prende con le minoranze – neri, omosessuali, iscritti al Pd – sostiene di essere discriminato, e gli evasori fiscali si lamentano con chi paga le tasse. Intanto, i progressisti continuano a inseguire il Centro, che si sposta sempre piú a Destra. Ma non sarà che il consenso è sopravvalutato? Forse, per perdere con stile (o vincere per fortuna) basterebbe dire o fare qualcosa di impopolare. Ecco allora il Manifesto del Partito Impopolare, una brillante disamina della nostra classe dirigente, con pratiche schede sugli attuali partiti populisti e un programma di governo impopolare: la Costituzione, sviscerata punto per punto.
- Il Lupo e la Luna – Dal romanzo omonimo di Pietrangelo Buttafuoco, con Pietrangelo Buttafuoco, un introibo di Giuseppe Dipasquale e videoproiezioni di Francesco Lopergolo.
Il materiale verbale di quel romanzo visionario, ma profondamente reale, che è Il Lupo e la Luna, è un’occasione unica per tentare un cunto per voce sola in un introibo e undici quadri. La parola detta, letta, ascoltata è una pura e continua rivelazione, fatta di amori perduti e ritrovati, di inganni e verità svelate, di oscurità e luce ricercata. Buttafuoco, rapsòdo moderno e contemporaneo, porta il pubblico in atmosfere favoleggianti, fonte e sfondo di meraviglie narrate attraverso la storia di Scipione Cicalazadè. Qua e là affiorano canti arabi, richiami a Franco Battiato, omaggi superbi e stacchi di luce che danno il giusto attimo di respiro tra un quadro e l’altro.
- I segreti del Conticidio – Con Marco Travaglio
Un giallo di bruciante attualità, che ha il pregio di raccontare non una storia di fantasia, ma una storia realmente accaduta sotto i nostri occhi fino a pochi mesi fa. Una sola vittima pugnalata da molti sicari con tanti mandanti e altrettanti moventi, tutti legati ai 209 miliardi del recovery fund. Con un’arma tutta nuova: la carta stampata. E un killer finale: il maggiordomo.
Il direttore del Fatto con un lavoro di investigazione giornalistica mette in fila i fatti, esamina la scena del crimine e l’arma del delitto, interroga i testimoni, raccoglie gli indizi, analizza i possibili moventi, i probabili mandanti. Si imbatte in almeno due colpi di scena: un incontro fra Draghi e D’Alema e il “fuori onda” profetico di un deputato leghista. E alla fine tira le sue conclusioni. Ma il verdetto lo lascia agli spettatori.
- Il calamaro gigante – Di e con Fabio Genovesi, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano.
Del mare non sappiamo nulla, però ci illudiamo del contrario. Lo impara a proprie spese un ragazzino, quando a scuola deve disegnare il suo animale preferito, ma si prende addosso le risate, le penne e le matite della classe intera, perché tra tanti animali belli al mondo lui ha scelto il calamaro gigante, “che non esiste”. Nel suo monologo, Fabio Genovesi racconta la vera storia del calamaro gigante, scandaglia con ironia profondità e leggerezze della vita, alla scoperta delle meraviglie della Natura, perché la storia più incredibile è proprio la realtà.
- Dante a tempo di rap – Con Murubutu
Murubutu, uno degli esponenti più in vista dello storytelling rap in Italia, ha pubblicato (insieme a Claver Gold), Infernvm, un album completamente dedicato all’Inferno di Dante che ha riscosso l’approvazione unanime di critica e pubblico, votato come miglior album hip hop italiano del 2020. In occasione delle celebrazioni dell’anno dantesco, l’artista propone un incontro in bilico fra narrazione e performance musicale, con presentazione dal vivo di alcuni brani dell’album e alcune delle canzoni più conosciute del repertorio del rapper.
- Note a margine – Con Nicola Piovani
Nicola Piovani, con Marina Cesari e Marco Loddo, condivide con il pubblico esperienze, ricordi ed emozioni di oltre quaranta anni di carriera: gli inizi con le musiche dei cinegiornali nella facoltà di Filosofia insieme a Silvano Agosti, il primo film e l’incontro con il grande cinema, da Bellocchio a Monicelli, dai fratelli Taviani a Nanni Moretti e Roberto Benigni. Per Federico Fellini, ricordato con affetto nelle piccole manie e ammirazione per la maestria di regista, Nicola Piovani ha scritto le musiche degli ultimi tre film (Ginger e Fred, L’intervista e La Voce della Luna). Esperienze di vita tra musica, cinema, teatro che Nicola Piovani ha raccontato accompagnandole con le note del suo pianoforte, perché, ha sottolineato “Non ricordo un solo momento della mia vita in cui non ci sia stata la musica”.
Laboratori e workshop
Immancabili gli eventi e gli appuntamenti per il pubblico dei più giovani che potrà esplorare il tema Conoscenza con percorsi e linguaggi appositamente ideati per loro. Per bambini e ragazzi sono in programma, infatti, laboratori che spaziano dall’informatica alla robotica marina, dalla scrittura creativa all’esperienza teatrale, all’esplorazione dell’ambiente.
- Tutti a giocare… con il pensiero (6-11 anni)
Uno spazio di incontro, ascolto e riflessione intorno ai temi della filosofia per piccoli pensatori. Attraverso giochi, rompicapi ed esperimenti mentali, il nostro laboratorio sarà l’occasione per offrire un palcoscenico ai pensieri e alle grandi domande che ci animano, in cui ogni idea possa
prendere una direzione nuova: spostarsi, rigirarsi, capovolgersi, prendere il volo, mettersi a
testa in giù!
In collaborazione con: Filò. Il filo del pensiero, associazione di promozione del dialogo filosofico, Università di Bologna.
- La robotica marina dal porticciolo ai poli (per tutti)
Un piccolo battello autonomo robotizzato in grado di apprendere strategie di controllo umane nelle acque del porticciolo di Camogli. In questo laboratorio all’aperto i partecipanti potranno pilotare il battello dal molo, addestrandolo ad eseguire delle semplici manovre che, in seguito, il robot eseguirà autonomamente. In collaborazione con il CNR-Istituto Ingegneria del mare di Genova.
- Laboratorio di scrittura creativa con Amleto De Silva (dai 16 anni)
Un laboratorio intensivo per chi ama la scrittura, ma non sa che strada prendere, e come approcciarsi alla pagina. Ma anche per chi scrive già e si è perso o teme di stare per perdersi. Insieme al docente e ai libri proposti – molti di questi autentici capolavori dimenticati del Novecento – partirete alla ricerca della letteratura. E vi troverete, e ritroverete.
- Un mare di relazioni (8-12 anni)
Caliamoci insieme nei panni di un ecologo, lo scienziato che si occupa delle “relazioni” che intercorrono in Natura tra esseri viventi e ambiente. Grazie a due giochi impareremo cosa si intende per relazioni di vantaggio, svantaggio e neutralità e scopriremo insieme le tante e talvolta bizzarre relazioni che intercorrono tra gli organismi marini. In collaborazione con Dafne
- In scena! Conoscere attraverso il teatro (6-11 anni)
Il laboratorio teatrale sarà articolato in una serie di esercizi, giochi, e tecniche del teatro di
figura (pupazzi, teatro delle ombre…) per l’esplorazione e la conoscenza di sé e degli altri.
La conoscenza è sorella della curiosità: quella tipica dei bambini, che fanno tante domande e vogliono scoprire le cose, sapere come funzionano gli ingranaggi, imparare a fare da soli, esplorare posti nuovi e avventurosi. In collaborazione con Scena Madre.
- Info Point Università di Genova
Orientamento dedicato a studenti delle scuole secondarie di secondo grado, a giovani diplomati, a chi si avvicina per la prima volta all’università ma anche a chi vuole proseguire o riprendere gli studi dopo un’interruzione. Informazioni approfondite su: corsi e iscrizioni, Centro del mare, servizi e mondo dell’università, sbocchi professionali, costi, borse di studio e agevolazioni, percorsi all’estero e studenti internazionali.
- Workshop – UniGe World
Dodici giovani ricercatori dell’Università di Genova illustrano, in sei diversi incontri, l’ambito delle loro ricerche di eccellenza. Intervistati da un giornalista, esporranno potenzialità e prospettive del proprio lavoro e risponderanno alle domande del pubblico.
- Workshop – Pillole d’Europa (per tutti)
In collaborazione con la Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, uno stand per conoscere meglio l’Unione Europea, con mini talk di approfondimento sui temi di attualità legati all’Europa.
Escursioni in mare e sul Monte di Portofino
- Navigando il promontorio di Portofino
Accompagnati da una guida del Parco, andremo alla scoperta della geologia e della storia del Monte di Portofino, tra curiosità scientifiche e aneddoti locali sulla tradizione dei borghi marinari. In collaborazione con i Battellieri Golfo Paradiso.
- Tramonto a Semaforo Nuovo
Aspettando il tramonto in uno dei luoghi più suggestivi e panoramici del Parco: Semaforo Nuovo. L’itinerario, che consente di conoscere i diversi ambienti del Parco, porta dai freschi versanti a bosco misto, allo splendido e panoramico sentiero immerso nella macchia mediterranea che da Pietre Strette porta Semaforo Nuovo.
- Alberi Maestri
Una performance itinerante ed esperienziale sul Monte di Portofino alla scoperta del mondo degli alberi e delle piante, principio e metafora della vita stessa. Guidato da Michele Losi, il pubblico vivrà un’intensa esperienza sonora, poetica e visiva che lo condurrà verso una consapevolezza empatica ed emozionale della straordinaria comunità delle piante e degli alberi, gli esseri viventi più antichi del pianeta. Un viaggio, collettivo e individuale al tempo stesso, attraverso la soglia in cui si incontrano l’universo umano e quello arboreo. La performance è introdotta da Alberto Girani, già direttore del Parco di Portofino.
- Conoscere il Parco, conoscere le nostre tradizioni
Una guida ambientale ci porterà alla scoperta dei vari ambienti del Parco di Portofino e insieme a Linda Sacchetti, biologa e nutrizionista, dialogheremo di alimentazione, salute, ambiente. Insieme andremo alla scoperta delle piante spontanee edibili (che si possono mangiare). Un patrimonio culturale e della tradizione locale che non deve essere dimenticato. In collaborazione con Cooperativa Dafne.
Mostra
- Milo Manara – Comunicare disegnando
La mostra Milo Manara-Comunicare disegnando, appositamente realizzata in occasione del Festival della Comunicazione, ripercorre, attraverso un’accurata selezione delle sue opere, alcune inedite, altre poco conosciute, la vulcanica e incessante produzione artistica di Milo Manara, forse oggi il più celebre autore di fumetti italiano al mondo, la cui creatività ha trovato applicazione nei più svariati ambiti della comunicazione, dall’editoria, alla cinematografia, alla pubblicità.
Tutte le iniziative sono gratuite e aperte al pubblico fino a esaurimento posti
Informazioni: www.festivalcomunicazione.it
Facebook: @FestivalComunicazione | Twitter: @FestivalCom | Instagram: @festivalcom
Principali piattaforme podcast (Spreaker, Spotify, Google Podcast, Apple podcast): festivalcom
Canale Youtube: Festival della Comunicazione, Camogli