Allo Spazio Kairòs di Torino va in scena il Torino Fringe Festival con un debutto atteso per l’ultima stand-up comedy di Dario Benedetto, affabolutore della prima ora, capace di intrattenere con monologhi comici e divertenti, ma anche profondi e strutturati migliaia di persona dalla sua comparsa sulle scena ad oggi.
Per il Fringe Festival l’autore e interprete torinese porta un nuovo testo elaborato in questo periodo di pandemia, lockdown, riaperture e incertezze, soprattutto per il mondo dello spettacolo dal vivo. Lo spazio all’aperto che accoglie la kermesse è gremito di un pubblico in attesa, nella fresca serata torinese di fine estate. Dario Benedetto appare sul palco come un folletto, con i suoi immancabili occhiali e maglietta peculiare, e cattura gli spettatori confessando fin da subito che quando è stato contattato dall’organizzazione non aveva alcuna idea di nuovo testo o spettacolo, ma la sua bocca ha pronunciato un fatidico sì, che lo ha costretto a scontrarsi con la sua proverbiale procrastinazione. È stata la madre dei suoi figli a dargli l’imbeccata per il nuovo lavoro: la confessione che lava la psiche, i pensieri inconfessabili, le paure. La bravura magistrale di Benedetto sta nel creare un assetto drammaturgico chiaro e definito e allo stesso nello scompaginarlo con maestria studiata, raccontando una storia che ne insegue un’altra per poi tornare, con abili archi drammaturgici, alla matrice iniziale. Il verbo è pronunciato con precisione e la presenza comica e dimessa, arresa e viva fanno di Benedetto un perfetto stand-up comedian, con la capacità impareggiabile di piazzare con ritmo, tempo e prosodia millimetrica la battuta che tira la rista e l’applauso. Un’ora di comicità, narrazione, riflessione e surreale gioia, con l’abilità straordinaria di Benedetto di tenere il pubblico sempre incollato alle sue costruzioni narrative, generando una sequela continua di risate e meraviglia. Da non perdere!
Visto il 9 settembre 2021.
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Confessioni psicolavabili
di e con Dario Benedetto