Sabato 4 settembre per il Festival Vicenza in Lirica alle 11.30 all’ ORATORIO DI SAN NICOLA e alle 17.00 al GIARDINO DEL TEATRO OLIMPICO.
Doppio appuntamento con Marta Mari e le liriche di Licinio Refice all’ORATORIO DI SAN NICOLA alle 11.30 e la prima esecuzione in tempi moderni di Le Grazie vendicate di A. Caldara al GIARDINO DEL TEATRO OLIMPICO alle 17.00
Alle 11.30 all’Oratorio di San Nicola un concerto dedicato alle liriche di Licino Refice, compositore italiano, tra i massimi riformatori (con Lorenzo Perosi e Raffaele Casimiri) della musica sacra all’interno del movimento suscitato da papa Pio X. Ad interpretare le sue musica il soprano Marta Mari accompagnata al pianoforte da Mosè Edmondo Savio.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria
Alle 17.00 al Giardino del Teatro Olimpico, in prima esecuzione assoluta in tempi moderni Le Grazie vendicate un componimento drammatico in un atto di Pietro Metastasio, con musica di Antonio Caldara.
L’opera fu eseguita per la prima volta il 28 agosto 1735, in occasione dei festeggiamenti del compleanno dell’imperatrice Elisabetta, negli appartamenti privati della residenza imperiale della Favorita a Vienna. Interpreti della prima esecuzione furono le giovani arciduchesse Maria Teresa (Eufrosine) e Maria Anna (Aglaja) e la Contessa governante Fuchs (Talia). Argomento tematico è il ciclo mitologico degli scherzi orditi da Amore (Cupido) a danno delle Tre Grazie, Eufrosine, Aglaja e Talia.
“Le grazie vendicate” di A. Caldara nella revisione di Carlo Steno Rossi, vede nel Festival Vicenza in Lirica 2021 la prima esecuzione assoluta in tempi moderni. Interpreti della prima assoluta vicentina saranno: Maddalena De Biasi (Talia), Claudia Urru (Eufrosine), Barbara Massaro (Aglaja), l’ensemble barocco del festival Vicenza in Lirica, direttore e concertatore al cembalo Carlo Steno Rossi. La mise-en-espace è affidata a Rosangela Giurgola e i costumi firmati dalla Sartoria Daniela Boscato di Vicenza. In caso di maltempo ci si sposterà all’interno.
Le protagoniste di questa azione teatrale sono le tre Grazie della mitologia, Eufrosina, Aglaia e Talia, figlie di Zeus ed Eurinome. Come dee della grazia, della bellezza, della gioia, dell’allegria e dello splendore, erano anche servitrici di Venere.
Arrabbiata con Venere per la sua incapacità di frenare il comportamento offensivo di Cupido, Eufrosina invita le sue sorelle a unirsi a lei ritirando i loro servigi dalla dea. Quando Aglaia e Talia esitano, Eufrosina descrive l’ultimo oltraggio di Cupido. Colto di sorpresa da un temporale improvviso, tornò freddo, bagnato e arruffato. Euphrosina lo riscaldò e lo consolò, ma con le energie ritrovate, egli chiese le sue armi, poi le lanciò un dardo che la trafisse a sinistra mano. A questa azione, Venere si limitò a baciare il bambino, applaudire e ridere. Euphrosina vuole vendetta, ma gli viene detto che non è l’unica a soffrire. Anche Aglaia ha una storia. Mentre dormiva in una radura, Cupido la legò a un albero di alloro con catene di rose intrecciate. Quando si è svegliata e ha pregato di essere liberata, lui ha semplicemente riso. Sicuramente, lei teme, che avrebbe potuto essere stata ancora così legata se Ebe, coppiera degli dei, non fosse capitata nelle vicinanze per salvarla.
A differenza di Eufrosina, tuttavia, la rabbia di Aglaia è svanita. Non era così per Talia, anche lei arrabbiata ma non sa come fare per vendicarsi. Cupido le ha giocato diversi scherzi, incluso uno in cui ha nascosto diverse frecce sotto uno spesso cespuglio e una sottile rete tra i fiori e l’erba. Poi, gemendo per una presunta puntura d’ape, la spinse a correre in suo aiuto e così rimase intrappolata tra i dardi. Rendendosi così vittima di una bufala, poi è rimasta impigliata nella rete mentre inseguiva l’autore. Euphrosina ribadisce la sua precedente affermazione che la vera fonte del problema è Venere stessa che ostacola la loro funzione di indurre concordia, gratitudine, pace, carità e l’amore tra i mortali distraendole e costringendole a fare da guardiane di Cupido, a volte anche apparendo per perdonare le sue azioni. Nel frattempo, la violenza fiorisce e distrugge i diritti delle persone. Tutti sono d’accordo con il suggerimento di Euphrosina di dare il proprio sostegno a chi combina la maestà con la bellezza, l’onestà e il fascino – colui che unisce tutte le virtù è l’imperatrice Elisabetta.
Il Festival, ideato e promosso dall’associazione Concetto Armonico, con la direzione artistica di Andrea Castello, gode del sostegno del Ministero della Cultura, della collaborazione, sostegno e patrocinio del Comune di Vicenza, della collaborazione di AGSM AIM, del patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Vicenza, dell’Archivio storico Tullio Serafin, del Teatro La Fenice. Gode dell’alto patrocinio del Parlamento Europeo per la serata benefica del 29 agosto e si sviluppa grazie all’appoggio fondamentale di sponsor privati, partner e collaborazioni.
Inoltre è inserito nel cartellone “Vicenza estate 2021 – cultura, spettacoli, divertimento” dell’assessorato alla cultura del Comune di Vicenza.
Informazioni, biglietti e prevendite:
Biglietteria in prevendita nel circuito vivaticket.com
Prenotazioni biglietteria@vicenzainlirica.it
Biglietteria del Teatro Olimpico, dal 24 agosto al 12 settembre, orari 10-12/15-17 (lunedì chiuso).
Biglietto unico con prenotazione € 10,00
Profili
Marta Mari e le liriche di Licinio Refce.
MARTA MARI
Nata a Brescia nel 1992, all’età di undici anni inizia a suonare il pianoforte, e nel 2015 consegue con il massimo dei voti la laurea magistrale in canto presso il Conservatorio Luca Marenzio di Brescia, sotto la guida di Cristina Pastorello. Partecipa a varie masterclass, tra cui quelle con Françoise Ogèas, Kristjan Jòhannsson e Rajna Kabaivanska. Negli ultimi anni si perfeziona con Daniela Dessì. Vincitrice di numerosi concorsi internazionali, tra i quali lo «Zandonai», lo «Spiros Argiris» e il «Magda Oliviero», nel 2014 al Carlo Felice di Genova partecipa a Madame Butterfly, a fianco di Daniela Dessì e Fabio Armilliato, e alle Nozze di Figaro. Nel 2015 canta a Piacenza nell’Amico Fritz di Mascagni sotto la direzione di Donato Renzetti. L’anno successivo è Liù in Turandot al Petruzzelli di Bari. Nel 2017 incarna Azema nellaSemiramide diretta da Gustav Kuhn e Berta nel Barbiere di Siviglia a Sassari. Nel 2018 è Suor Angelica al Lirico di Cagliari diretta da Donato Renzetti e Azema nella Semiramide di G. Rossini al Teatro “La Fenice”di Venezia diretta d Riccardo Frizza.
Nel 2019 è Mimì ne La Bohème al Teatro San Carlo di Napoli e Leonora ne Il Trovatore di G. Verdi. Sempre nello stesso anno è Contessa ne le Nozze di Figaro al Teatro Goldoni di Livorno e Lola nella Cavalleria Rusticana e Suor Angelica in Suor Angelica al Teatro Coccia di Novara. Nel 2020 è Violetta ne La Traviata di G.Verdi al Teatro lirico di Cagliari diretta dal M° Fabrizio Maria Carminati.
A gennaio 2021 canta come soprano solista nella Sinfonia n 9 di L. van Beethoven al Teatro Lirico di Cagliari diretta dal M° Fabrizio Mari Carminati.
SAVIO EDMONDO MOSE
Sono nato a Manerbio (Bs), nella provincia più grande della Lombardia e mi sono accostato alla musica fin da piccolo. A 6 anni ho iniziato lo studio del pianoforte e a 13 anni ho iniziato ad accompagnare cori e a fare musica con altri musicisti. Ho una naturale predisposizione all’accompagnamento, unita al desiderio di fare esperienze di musica d’assieme e questo mi ha portato a costruire un particolare percorso musicale che mi ha permesso di vincere concorsi per musica da camera ed eseguire concerti con bravi musicisti. Ho studiato pianoforte, clavicembalo, composizione, direzione di coro e direzione d’orchestra con grandi musicisti.
Dirigo alcuni cori di carattere e repertorio molto diversificato e ciò mi permette di esibirmi in moltissimi concerti.
Ho fondato alcuni ensemble cameristici come “I Carissimi” e “Les Indes Galantes” con i quali svolgo attività da direttore e clavicembalista in un repertorio prettamente barocco. Collaboro con l’etichetta discografica Da Vinci che ha pubblicato qualche mio lavoro, sia musicale che editoriale.
Sono Maestro direttore ospite dell’Orchestra Sinfonica dei Colli Morenici e dell’Orchestra Filarmonica della Franciacorta con le quali mi sono esibito in prime esecuzioni o grandi concerti e tournée .
Profili
Le Grazie Vendicate
Dramma per musica di Antonio Caldara su libretto di Pietro Metastasio
in prima esecuzione assoluta in tempi moderni interpreti: Maddalena De Biasi (Talia) Claudia Urru (Eufrosine) Barbara Massaro (Aglaja)
Ensemble barocco del Festival Vicenza in Lirica Carlo Steno Rossi (concertatore al cembalo e revisore)
Rosangela Giurgola (mise-en-espace)
Sartoria Daniela Boscato (costumi)
In caso di maltempo, lo spettacolo verrà eseguito all’interno
Maddalena De Biasi
Intraprende giovanissima gli studi musicali e inizia il suo percorso come pianista. All’età di sedici anni entra in conservatorio nella classe di canto lirico del conservatorio E. F. Dall’Abaco di Verona, sotto la guida di Maria Grazyna Sokolinska Noto e Annunziata Lia Lantieri diplomandosi a pieni voti.
In occasione del Concorso Internazionale Vicenza in Lirica 2020 risulta vincitrice del ruolo di Aminta nell’opera di A. Vivaldi “L’Olimpiade”, allestita al Teatro Olimpico di Vicenza. Nello stesso anno supera le selezioni per l’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti” di Martina Franca .
Consegue la laurea magistrale in canto rinascimentale e barocco presso il conservatorio S. Cecilia a Roma sotto la guida di Sara Mingardo diplomandosi con il massimo dei voti e la lode. Nel 2021 vince il Premio Maria Zunica nella XIX edizione del concorso lirico internazionale Ottavio Ziino e inizia una collaborazione artistica con le associazioni Wunderkammer Orchestra ed Europa Musica.
Ritorna al Festival Vicenza in Lirica 2021 interpretando il ruolo di Talia nell’opera “Le Grazie vendicate” di Antonio Caldara (prima esecuzione in tempi moderni) al Teatro Olimpico di Vicenza. E’ stata selezionata per il ruolo della Marchesa Lucinda nell’opera “Cecchina, ossia la buona figliuola” che verrà allestita in autunno (2021) in Italia al Teatro Palladium di Roma e in primavera (2022) in Russia nei teatri di S. Pietroburgo e Novosibirsk.
Svolge intensa attività concertistica.
BARBARA MASSARO, soprano
Classe 1994, si diploma in Viola con Pietro Mianiti e in Canto sotto la guida di Silvana Manga presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Inizia la sua formazione nel coro di voci bianche del Teatro alla Scala dove è diretta in qualità di solista dai Maestri Sir A. Davis, Z. Mehta, N. Luisotti e R. Böer. E’ la Prima Fata nel Midsummer Night’s Dream di Mendelssohn con l’Orchestra Filarmonica della Scala per il progetto “Sound Music” diretto da F. Micheli.
E’ vincitrice del Concorso Assami, edizione 2016 e della seconda edizione di “Amadeus Factory”, premio della categoria Canto e premio della critica ViviMilano.
Selezionata per il 42° Festival della Valle d’Itria debutta come Driade nell’opera di A. Steffani, Baccanali e Geraldine nell’opera contemporanea di Barber A Hand of bridge.
E’ vincitrice del 67° Concorso AsLico per il ruolo di Despina (Così fan tutte – Teatri del Circuito Lombardo); è poi la Principessa (La bella dormente – Teatro Lirico di Cagliari), Adina (L’elisir d’amore – al Teatro Coccia di Novara), Aurelia (Le donne vendicate – 43° Festival della Valle d’Itria) Nannetta (Falstaff – Liverpool Philharmonic Hall), Frasquita (Carmen – Arena di Verona), Berenice (L’occasione fa il ladro – Tiroler Festspiele Erl), Zerlina e Lauretta (Don Giovanni e Gianni Schicchi – Teatro Filarmonico di Verona), Jemmy (Guglielmo Tell – Teatri del Circuito Lombardo e Teatro Verdi di Pisa), Tebaldo (Don Carlo – Teatro la Fenice), La Naiade (Ariadne auf Naxos – 46° Festival della Valle d’Itria).
Attiva nel repertorio sacro ha eseguito lo Stabat Mater di Bach con l’orchestra de I Pomeriggi Musicali, lo Stabat Mater di Pergolesi con I Cameristi della Scala, La carità da I tre cori religiosi di Rossini presso la Basilica di San Francesco d’Assisi con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, il Requiem di Mozart, l’ Exultate Jubilate e debutta come soprano solista nella Petite Messe Solennelle di Rossini.
Ha collaborato con Divertimento Ensemble eseguendo le Ariettes oubliéès di Debussy per la Società del Quartetto di Milano e il Festival Slowind di Lubiana.
Incisioni discografiche: Driade in Baccanali per Dynamic (2016); Tebaldo nel cd “Anita” per Sony Classical (2018); Messa per la solennità festiva e Innocente Verginella di L. Capotorti per Digressione Music (2020).
Ha collaborato con i direttori D. Renzetti, G. Capuano, C. Tenan, S. Mercurio, F. Ciampa, A. Cadario, M. Beltrami, V. Petrenko, G. Sagripanti, G. Prandi, C. Goldstein, J. Brusa, R. Balsadonna, S. Quatrini, C. Myung-Whun, F. Luisi e i registi L. Muscato, G. Aliverta, H. de Ana, E. Stinchelli, F. Micheli, V. Borrelli, A. Bernard, R. Carsen.
CARLO STENO ROSSI
Dopo aver conseguito il diploma di Pianoforte presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste ed il diploma in Clavicembalo presso il Conservatorio “F. A. Bonporti” di Trento con il massimo dei voti, ha frequentato la Schola Cantorum di Basilea al fine di approfondire l’esecuzione con criteri filologici della musica antica e barocca, con particolare attenzione al repertorio per clavicembalo, organo e fortepiano. Tiene costantemente concerti sia come solista all’organo ed al clavicembalo che come continuista con diverse orchestre ed ensemble specializzate nell’esecuzione di musica antica e barocca su strumenti originali partecipando a Festival e Stagioni concertistiche nazionali ed internazionali in Italia ed all’estero. Costante è la collaborazione con l’ensemble La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci con il quale suona anche in Duo. Ha partecipato in qualità di continuista al cembalo alla realizzazione di prime esecuzioni in tempi moderni di varie opere ed oratori (Atenaide di A. Vivaldi – Radio Rai 3; Marc’antonio e Cleopatra di J.A. Hasse – Rai 5; L’Olimpiade di B. Galuppi – DVD Dynamic; Vespro della Beata Vergine di O. Tarditi – Radio Rai 3; La Passione di Gesù Cristo Oratorio per Soli, Coro e orchestra di F. Paër – CD CPO). All’attività concertistica affianca quella di trascrittore e revisore di partiture di opere, oratori e musica strumentale: L’Olimpiade di B. Galuppi ed Il Crociato in Egitto di G. Meyerbeer per la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia (2007); La Cecchina di Niccolò Piccinni per la Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo (2011) ed il Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso (2017); i componimenti drammatici Amor Prigioniero di Luca Antonio Predieri e di G. Bonno ed il Dialogo tra la Vera Disciplina ed il Genio di Antonio Caldara, che ha diretto in prima esecuzione nei tempi moderni con Venetia Antiqua Ensemble nell’ambito delle Stagioni di Musica Barocca organizzate da Venice Music Project (2017). Ha curato nel 2017, per conto de I solisti Veneti di Claudio Scimone, l’edizione moderna del mottetto “Tuba, tympana cantate” di F. Bertoni eseguito nell’ambito del Veneto Festival 2017. Nel 2018 ha realizzato la trascrizione moderna della “Missa Commemorationis” (1729) per Soli, Coro e orchestra di Antonio Caldara, che ha poi diretto nella Cattedrale di Cremona con l’ensemble “Il Continuo” e nel 2020 dell’opera L’Olimpiade di Antonio Vivaldi per il Festival Vicenza in Lirica (trasmessa su Rai 5). Ha registrato in varie occasioni concertistiche per Radio Rai 3, Rai 5, la Radio Nazionale Polacca e per le etichette discografiche CPO e Dynamic. Per l’etichetta Deutsche Harmonia Mundi-SONY ha registrato con l’ensemble La Stagione Armonica diretta da Sergio Balestracci – in veste di continuista e di solista all’organo – 2 CD con i Responsori per la Settimana Santa di Alessandro Scarlatti alternati a brani solistici all’organo composti dello stesso autore.
Rosangela Giurgola – Regista
Laureata con lode in Teatro e Musicologia presso il DAMS dell’Università degli Studi di Roma, ha conseguito il Master di alto perfezionamento in Regia lirica presso l’Accademia per l’Opera italiana di Verona con un progetto di regia sull’opera Manon Lescaut di G. Puccini, semifinaista al concorso internazionale 10.Eop Opera Europa 2019. Si è formata con i registi P. Pizzi, M. Gasparon, L. Muscato, G. De Bosio, V. Hewitt, M. Gandini, E. Marini e con i musicologi Q. Principe e M. Tedeschi Turco. È stata assistente alla regia stagista presso il Teatro alla Scala di Milano per l’opera Die Fledermaus di Strauss per la regia di Cornelius Meister e presso l’Arena di Verona per la Madama Butterfly con la regia di Franco Zeffirelli. Numerose le sue collaborazioni come assistente alla regia in Italia e al fianco di registi quali C.A. De Lucia, A. Pizzech, N. De Carolis, F. Saponaro, V. Hewitt, K. Ricciarelli, P. Panizza, E. Stinchelli. Presso il Teatro Nazionale Narodno Pozorizste di Sarajevo ha curato la regia, nel 2013 e nel 2016, dell’evento Concert for Pope, concerto in onore del Santo Padre, organizzato dalla Nunziatura Apostolica in Bosnia Herzegovina, in diretta nella TV Nazionale. A soli 24 anni ha firmato la regia di Cavalleria Rusticana di P. Mascagni presso il Teatro Argentina di Roma. Tra le altre regie che ha curato La Traviata, Il Trovatore, Rigoletto di G. Verdi Tosca, La Bohème di G. Puccini, Pagliacci di R. Leoncavallo, L’elisir d’amore di G. Donizetti. È regista stabile del Festival Internazionale delle Arti con la direzione artistica del tenore S. Cordella e del M° P. Vessicchio. Collabora con l’Accademia Germogli d’Arte come regista e insegnante di arte scenica per cantanti lirici. É fondatrice e direttrice artistica del Centro di Arte Drammatica SPAZIO TEATRO a Trepuzzi (LE). Con la compagnia SPAZIO TEATRO, da lei fondata, ha debuttato nella regia di prosa con Romeo e Giulietta di W. Shakespeare, di Gianni Schicchi di G. Forzano, Il giardino dei ciliegi di A. Čechov e la prima assoluta del dramma contemporaneo di F. Rizzo Nera Foglia, spettacolo vincitore del primo premio al concorso nazionale Grand Prix del Teatro 2021. Nel 2020 ha firmato la regia del cortometraggio ESSERE O NON, dedicato agli artisti e ai lavoratori dello spettacolo bloccati dalla pandemia.