Sabina Guzzanti al Cinema Stensen di Firenze per il suo documentario “Spin time. Che fatica la democrazia”, presentato all’ultimo festival di Venezia. Appuntamento mercoledì 15 settembre alle 18 e alle 21.
Protagonista del documentario è il palazzo occupato a Roma, in via Santa Croce in Gerusalemme, vicino al quartiere San Giovanni. Il palazzo, noto come “Spin Time”, è occupato da moltissime famiglie povere e conta circa 400 inquilini. È divenuto famoso quando l’elemosiniere del Papa, il cardinale Konrad Krajewski, è intervenuto per far riavere allo stabile la corrente, dopo che era stata staccata per mancato pagamento.
Il docufilm permette di addentrarsi tra queste mura per mostrare una realtà che spesso si fa finta di non vedere e che qui non solo esiste, ma viene messa in luce con un riflettore puntato direttamente su di essa.
«La decisione di realizzare questo film – ha detto Sabina Guzzanti – viene da un’ispirazione quasi comica, improvvisa e intensa, dopo aver conosciuto il lavoro teatrale di Christina Zoniou e il gesto di disobbedienza civile dell’Elemosiniere del Papa, che riattaccò la luce a un palazzo occupato da 180 famiglie di indigenti. Lo slogan per pubblicizzare Spin Time potrebbe essere: i poveri come non li avete mai visti».
Attrice e autrice satirica, di teatro, cinema, regista di film di finzione e documentari e scrittrice, in televisione Sabina Guzzanti ha iniziato con La TV delle ragazze e proseguito con altri programmi come Avanzi, Pippo Chennedy e Riot. Nel cinema ha interpretato per Giuseppe Bertolucci, I cammelli e Troppo sole. Nel 2002 ha diretto il suo primo lungometraggio, Bimba. Il successo come autrice cinematografica arriva nel 2005 con Viva Zapatero!, poi Le ragioni dell’aragosta, Draquila e La trattativa.
Ingresso 8 euro.
Il documentario della Guzzanti sarà in programmazione anche nei giorni successivi.
Info www.stensen.org