PER LA PRIMA VOLTA A BOLZANO SR. TERESA FORCADES
Una suora di clausura e il mondo
Considerata una delle menti più brillanti del nostro tempo. Avviata a una carriera di successo in Medicina in Usa
ha preferito la vita monacale per innovare la teologia
facendo anche esperienza di militanza politica in Catalogna
Mercoledì 29 settembre
ore 20.30 Teatro Cristallo
Modera Milena Mariani, teologa di Trento
Dicono che sia una delle menti più brillanti di questo tempo. Teresa Forcades è una monaca benedettina di origine catalana. Una suora di clausura. Ma è una clausura aperta al mondo. Di più. È una clausura che si compromette continuamente con i problemi prorompenti della storia: la diversità culturale, la diversità sessuale, i diritti delle donne, l’occhio femminile sulla realtà, i limiti della scienza, il business delle industrie farmaceutiche, la giustizia sociale, la lotta politica e i diritti delle minoranze, libertà e amore.
Molto conosciuta anche in Italia (ha partecipato da poco al Festival di politica a Mestre in un dialogo con il giornalista di Repubblica Antonio Gnoli) suor Teresa Forcades per la prima volta approda in Alto Adige con due incontri: a Merano, martedì 28 settembre alle ore 20 alla chiesa dei giovani di piazza della Rena nell’ambito delle iniziative di sensibilizzazione del Frauenmuseum (modera Heidi Hintner); a Bolzano, mercoledì 29, alle ore 20.30 nell’ambito del percorso “Le vie del sacro” sul tema “Una suora di clausura e il mondo” (modera la teologa di Trento Milena Mariani).
Cresciuta in una famiglia non credente, Teresa Forcades era avviata a una carriera di successo come medico e ricercatrice in alcuni importanti istituti sanitari americani (specializzazione in Medicina Interna a Buffalo nello stato di New York). Durante gli studi in Medicina ha avuto la “chiamata” dall’alto e ha cominciato a sognare di farsi suora nel monastero benedettino di Montserrat a Barcellona. Nel frattempo ha conseguito un Master of Divinity a Harvard e un dottorato di teologia fondamentale. Entrata in monastero ha cominciato a perlustrare una nuova linea di pensiero teologico, definito come “Teologia queer” e ha iniziato a insegnare Teologia della Trinità e Teologia queer alla Humboldt Universität di Berlino. Nel 2012 ha fondato il movimento politico Procés Constituent per l’indipendenza della Catalogna. Oltre al suo attivismo dentro e fuori il monastero ha scritto numerosi libri fra cui “Corpo, gioia di Dio” (Gabrielli editori), “La teologia femminista nella storia” (Castelvecchi), “Siamo tutti diversi! Per una teologia queer” (Castelvecchi), “Per amore della giustizia. Dorothy Day e Simon Weil” (Castelvecchi).
Essere monaca – e per di più monaca di clausura – per Teresa Forcades non è essere chiusa e confinata negli ambiti ristretti di un convento, è essere libera totalmente, aperta ai sospiri di un mondo complesso e contaminata dalla storia: «Essere monaca per me non è un’etichetta che mi chiude o che mi limita – dice nel libro intervista “Siamo tutti diversi” – è anzi la constatazione di trovarmi in continuità con una tradizione in cui molte persone hanno vissuto una dimensione di libertà profonda».