La stagione del Teatro Astra di Torino si apre con il classico americano di John Steinbeck “Furore”, che fu Nobel per la Letteratura nel 1962, interpretato e diretto dal magistrale Massimo Popolizio che dona corpo, voce e lirismo a questo affresco epico e struggente della narrativa mondiale.
Steinbeck nel 1936 viene invitato dal San Francisco News a seguire la vicenda dei contadini delle terre centrali degli USA sospinti dalla siccità e dalla fame ad emigrare verso la California, terra promessa di benessere e rinascita. Ne nascono articoli pieni di vita, vividi e intensi, emozionanti e folgoranti che Steinbeck rielaborò nel romanzo Furore.
Popolizio con questo adattamento per il teatro compie una ricerca culturale e civile di profondissimo impatto realizzando un parallelismo assolutamente contemporaneo con il fenomeno dei migranti con cui il mondo si misura oggi e da sempre si è dovuto misurare.
La scena è una terra rossa arida e asciutta, al centro la postazione del leggio, dove Popolizio, comandante e direttore del concerto di suoni, immagini e parole conduce lo spettatore in un viaggio epico e meraviglioso. Tutto in questa messa in scena contribuisce al sogno evocativo ipnotico e avvolgente in cui il pubblico è portato: l’immensa cura sonora di Giovanni Lo Cascio che siede dietro le decine di elementi percussivi e melodici, che utilizza tutti durante lo spettacolo, incessantemente occupato a coreografare il gesto sonoro con la grazia di un’étoile e il magnifico tocco leggero ed efficace di chi con la musica compie ogni volta il rito sacro della creazione; la ricerca iconografica, video e immaginifica, a cura di Igor Renzetti e Lorenzo Bruno, è un costante dialogo tra sonorità, voce e ritmo, scandendo con epicità i passaggi del viaggio dei migranti, ricreando per un’ora e mezza centinaia di documenti, citazioni, visioni e illuminazioni, rendendo chiaro che il loro lavoro è stato quello amorevole di voler restituire al pubblico la gloriosa storia di un popolo alla ricerca di una rinascita. E al centro di questa coreografia della meraviglia e della grazia, dello stupore e dell’immersione, Massimo Popolizio che è voce, suono, respiro, corpo, creatore di immagini e domatore di parole rutilanti, ognuna snocciolata con cura ed arte, cesellata con il ritmo e con la forza, con la dolcezza ed il canto del cuore. Uno spettacolo che è una vera e propria ricerca antropologica, scoperta letteraria, rito sonoro e nutrimento per il corpo e per l’anima, un’operazione di profonda analisi e di contatto fraterno con l’umanità, la fragilità, la resilienza, il perdono. Teatro che è cura, ritualità, poesia e incontro vero e profondo. Grazie.
Visto il 15 settembre 2021 al Teatro Astra di Torino.
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Furore
Dal romanzo di John Steinbeck
Ideazione e voce Massimo Popolizio
Adattamento Emanuele Trevi
Musiche eseguite dal vivo da Giovanni Lo Cascio
Suono Alessandro Saviozzi
Luci Carlo Pediani
Assistente alla regia Giacomo Bisordi
Creazioni video Igor Renzetti e Lorenzo Bruno
Produzione Compagnia Umberto Orsini – Teatro di Roma – Teatro Nazionale