Natura Sonorum: la 56a Stagione concertistica OPVDall’8 gennaio al 9 giugno 2022 la nuova Stagione concertistica firmata dal Direttore musicale e artistico Marco Angius indagherà il rapporto tra suono e natura in 10 appuntamenti musicali.Alcuni tra i più acclamati solisti della nuova generazione incontreranno a Padova direttori affermati a livello internazionale tra capolavori e programmi più ricercati. Tutti i concerti avranno luogo al Teatro Verdi di Padova, con capienza al 100%, per un ascolto ottimale assicurato dalla nuova camera acustica.
Con il titolo Natura Sonorum, la Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto presenta la nuova attesa Stagione concertistica progettata dal Direttore musicale e artistico dell’OPV Marco Angius: 10 concerti per un intenso percorso d’ascolto che, a partire dall’8 gennaio 2022, accompagnerà il pubblico fino al 9 giugno. Un titolo fortemente suggestivo che dimostra ancora una volta la stretta connessione con la città di Padova e, in modo particolare, con uno dei suoi principali siti UNESCO.
«L’immagine scelta – ricorda il Vicepresidente Paolo Giaretta – riflette la città e in particolare l’Orto Botanico, sito UNESCO e luogo simbolico della natura ricostruita e della eccellenza scientifica dell’Ateneo patavino, con i festeggiamenti per gli ottocento anni dalla sua fondazione. Una decisione che conferma la vocazione specifica dell’OPV a mantenere forte il rapporto tra le scelte musicali e i territori in cui l’Orchestra agisce».
In questo senso Natura Sonorum rappresenta una nuova fase dell’Orchestra, avviata con il concerto al sorgere del sole della scorsa estate, nella totale compenetrazione del suono all’elemento naturalistico all’interno dell’Orto Botanico della città, maturata con il successo riscontrato nel recente tour in Francia e pronta a rinnovarsi nell’imminente tournée nazionale che toccherà nove città italiane.
Per la prima volta nella storia dell’OPV, l’inizio della nuova Stagione concertistica coinciderà con il nuovo anno. Una collocazione che risponde al programma di recupero entro il 2021 di tutti i concerti sospesi dalla pandemia della precedente Stagione.
Natura Sonorum segnerà inoltre il definitivo ritorno dell’OPV al Teatro Verdi, grazie all’accordo sottoscritto lo scorso anno con il Teatro Stabile del Veneto. La presenza della nuova camera acustica eleva il Teatro Verdi a luogo ideale per la musica, garantendo un ascolto ottimale in ogni ordine di posto. La presentazione della nuova Stagione concertistica giunge infine a pochi giorni dalla notizia dell’aumento della capienza delle sale da concerto al 100%. Un dato incoraggiante in termini di prevenzione, a conferma di quanto le misure adottate fino ad ora nei luoghi di cultura si siano rivelate vincenti per il contrasto del virus, e allo stesso tempo determinante alla stabilità della programmazione futura.
La 56a Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto è organizzata con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Veneto, della Provincia di Padova, dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, di Banca Monte dei Paschi di Siena e dei Mecenati “Art Bonus” Fondazione Cariparo, APS Holding, TV7 Triveneta, Sit Group e l’Associazione Amici dell’OPV.
CONCERTO ANTEPRIMA
In attesa del nuovo anno, venerdì 10 dicembre 2021 il tradizionale concerto di Natale diverrà l’evento anteprima della 56a Stagione. Sulle note di alcune pagine di Johann Sebastian Bach e del suo primogenito Wilhelm Friedemann Bach, l’altare della Basilica del Santo vedrà protagonisti il soprano Giulia Bolcato in qualità di solista, mentre l’Orchestra di Padova e del Veneto sarà diretta da Filippo Maria Bressan. Il concerto di Natale, che come di consueto sarà donato alla città da OPV, tornerà così a risuonare dal vivo dopo la parentesi streaming dello scorso anno.
LE SINFONIE DI SCHUBERT
Uno dei principali fili conduttori di Natura Sonorum è rappresentato dal particolare approfondimento sulla musica di Franz Schubert. Dopo il successo del Festival estivo che nel 2017 OPV ha dedicato all’integrale delle Sinfonie del compositore austriaco, Natura Sonorum torna a esplorare il suo catalogo proponendo quattro suoi lavori sinfonici – le Sinfonie n. 2 (28 gennaio), 5 (12 maggio), 8 Incompiuta (17 febbraio) e 9 La Grande (14 aprile) – oltre alla particolare elaborazione orchestrale che nel 1903 Anton Webern ricavò dai Cinque Lieder di Schubert.
GRANDI SOLISTI
Uno degli elementi distintivi della 56a Stagione concertistica è la presenza di alcuni tra i più acclamati e interessanti interpreti della nuova generazione, a cominciare dal pianista Filippo Gorini che raggiungerà Padova per il Concerto n. 2 di Brahms (17 febbraio). Dopo essersi affermato ancora giovanissimo al Concorso Telekom-Beethoven di Bonn, Gorini ha saputo unire il consenso internazionale a una spiccata sensibilità per i progetti più ambiziosi. Il palco del Verdi accoglierà poi Federico Colli, tra i più brillanti e affermati pianisti italiani presenti sul panorama internazionale, per interpretare il Concerto per pianoforte n. 3 di Bartók, capolavoro assoluto e banco di prova anche per i pianisti più completi (8 gennaio).
Tra le stelle del violoncello si alterneranno Giovanni Sollima, a Padova per interpretare il Concerto di Schumann (26 maggio), l’inglese Natalie Clein, acclamata solista e docente al Royal College of Music di Londra, che si cimenterà con il Concerto n. 1 di Saint-Saëns (28 gennaio); Valentino Worlitzsch, classe 1989, già primo violoncello alla Gewandhausorchester di Lipsia (14 aprile); e Maximilian Hornung, già vincitore nel 2005 del German Music Council’s Competition e titolare di un contratto esclusivo con l’etichetta discografica Sony Classical. Hornung interpreterà il Doppio Concerto di Brahms (21 aprile) al fianco della violinista tedesca Sarah Christian, prima donna a ricoprire il ruolo di Konzertmeister alla Deutsche Kammerphilharmonie di Brema dal 2013. A completare il quadro degli interpreti sarà il gradito ritorno di un’altra eccellenza della musica mondiale: la violinista tedesca Carolin Widmann, solista per il Concerto di Schumann (7 marzo).
DIRETTORI E DEBUTTI
Dei dieci direttori d’orchestra che saliranno sul podio OPV, molti registreranno il proprio debutto a Padova. Tra questi figura la direttrice estone Anu Tali, conosciuta già sul podio della Royal Philharmonic Orchestra (21 aprile); Roberto Abbado (8 gennaio), direttore musicale del Festival Verdi di Parma, nonché Premio Abbiati dall’Associazione Critici Musicali Italiani “per la compiuta maturità interpretativa, l’ampiezza e la curiosità del repertorio”; il direttore israeliano Yaniv Dinur (28 gennaio), assistente alla direzione della Milwaukee Symphony Orchestra e direttore principale della New Bedford Symphony nel Massachusetts; il polacco Antoni Wit (17 febbraio), musicista dalla consolidata esperienza alla guida delle principali orchestre del mondo, con all’attivo più di 90 dischi; Christian Kunert (14 aprile), giovane fagottista tedesco che lasciò il posto di prima parte dell’Orchestra Filarmonica di Stato di Amburgo per dedicarsi totalmente alla direzione; e Umberto Benedetti Michelangeli (12 maggio), specialista del repertorio classico viennese e discendente di una delle leggende del pianoforte.
IL REPERTORIO
Un’altra particolarità di questa nuova Stagione risiede nella presenza di brani inconsueti quanto dei più grandi capolavori della storia della musica. Appartengono a quest’ultima categoria il Prélude à l’après-midi d’un faune di Debussy e la Suite dal balletto L’Oiseau de feu di Stravinsky (8 gennaio), che conservano un legame molto stretto con il tema della natura, così come la musica dell’Ouverture tratta da Le Ebridi di Mendelssohn (28 gennaio) o dal Franco cacciatore di Weber (Der Freischütz, 17 febbraio).
A questi si aggiungono la prima esecuzione nazionale del Concerto per oboe e orchestra di Richard Strauss, che vedrà schierati il primo oboista OPV Paolo Brunello per la direzione di Hansjörg Schellenberger, storico primo oboe dei Berliner Philharmoniker (31 marzo); il secondo Concerto per violoncello di Dvořák (14 aprile); le Variazioni su un tema di Haydn di Brahms e la Sinfonia n. 96 Il miracolo di Haydn (21 aprile). Un passo orchestrale tratto dall’opera Nixon in China di John Adams e la Sinfonia Classica di Prokofiev segnano infine il ritorno a Padova di Wolfram Christ (26 maggio) così come le Variazioni op. 30 di Webern, Ode di Stravinsky e la Sinfonia n. 33 di Mozart attendono il direttore Christoph Poppen (9 giugno).
OPVLIVE
Le registrazioni dei concerti saranno inoltre disponibili entro 30 giorni dall’esecuzione sulla piattaforma digitale OPVLIVE, con accesso personale e riservato sul sito https://www.opvlive.it/negozio/.
Il servizio, gratuito per gli abbonati al ciclo completo, potrà essere acquistato dagli abbonati al ciclo parziale al costo di € 25 e da tutti gli interessati al costo di € 45 direttamente online sul sito ww.opvlive.it/shop.
ABBONAMENTI
L’accesso ai concerti sarà consentito unicamente dietro esibizione di green pass. L’abbonamento alla Stagione 2021/2022 consisterà in un carnet di biglietti di pari importo. Gli abbonamenti-carnet saranno in vendita dal 25 ottobre al 6 novembre presso l’Oratorio di S. Rocco in via S. Lucia (dal lunedì̀ al venerdì̀ ore 9-17; il sabato ore 10-13).
I primi 3 giorni di vendita degli abbonamenti (25 – 27 ottobre) saranno riservati agli abbonati alla 55ª Stagione, poi dal 28 ottobre la vendita sarà aperta a tutti gli interessati.
La vendita proseguirà fino a venerdì 7 gennaio 2022 presso gli uffici della Fondazione OPV (via Marsilio da Padova 1 – dal lunedı̀ al venerdı̀ ore 10-16).
Le formule di abbonamento prevederanno il ciclo intero (10 concerti: 190€ platea, palchi di pepiano e I ordine; 140€ palchi II ordine e galleria), il ciclo parziale (6 concerti serie Blu/Verde: 120€ platea, palchi di pepiano e I ordine; 90€ palchi II ordine e galleria) e l’abbonamento ridotto Under35 (10 concerti: 80€ galleria).
CONCERTO DI NATALE
Gli inviti gratuiti per il concerto di venerdì 10 dicembre saranno disponibili da mercoledì 1 dicembre presso lo IAT di Galleria Pedrocchi.