Profondità del suono, nobiltà del fraseggio, pathos interpretativo; il violoncello che sembra poter cantare come una voce umana. Mischa Maisky, grande amico dell’Accademia Filarmonica e del pubblico musicale romano, torna con il suo prezioso violoncello Montagnana del ‘700 a suonare le Suites per violoncello solo di Johann Sebastian Bach, autentici monumenti con cui l’artista si è confrontato moltissime volte fin dall’avvio della sua brillante e lunga carriera, e che ha inciso in tre diverse registrazioni. L’appuntamento è per martedì 2 novembre ore 21 al Teatro Olimpico (piazza Gentile da Fabriano 17) per la stagione del bicentenario dell’Accademia Filarmonica Romana. Il musicista lettone eseguirà le Suites n. 3 in do maggiore BWV 1009, la n. 2 in re minore BWV 1008 e la n. 6 in re maggiore BWV 1012.
Composte fra il 1718 e il ’23, quando Bach risiedeva a Köthen, assunto come Kapellmeister alla corte del principe Leopold, le Suites trovano un insuperabile punto d’incontro fra regola e invenzione, ordine e libertà. Maisky stesso le definisce “un grande diamante, con tante sfaccettature diverse che riflettono la luce in innumerevoli modi”. Sono gli anni in cui oltre alle Suites, nascono altri celebri capolavori come i Concerti brandeburghesi, i primi 24 Preludi e fughe del Clavicembalo ben temperato, le Partite e Sonate per violino solo, e ancora le Suites inglesi e le Suites francesi per clavicembalo.
Unico violoncellista al mondo ad aver studiato sia con Mstislav Rostropovič sia con Gregor Piatigorsky, Maisky si considera un cittadino del mondo, come ama spesso raccontare: “Suono un violoncello italiano, con archetti francesi e tedeschi, corde austriache e tedesche. Mia figlia è nata in Francia, mio figlio maggiore in Belgio, il terzo in Italia e il più piccolo in Svizzera. Guido un’auto giapponese, indosso un orologio svizzero, una collana indiana e mi sento a casa ovunque ci siano persone che amano la musica classica”. Musicista di fama mondiale, ospite fisso nei maggiori festival internazionali, ha collaborato con direttori quali Bernstein, Giulini, Maazel, Mehta, Muti, Sinopoli, Ashkenazy, Barenboim, Levine, Temirkanov, Gergiev, Petrenko, e con musicisti tra i quali Argerich, Lupu, Kissin, Perlman, Lang Lang, Serkin, Kremer, Bashmet, Repin, Vengerov, per citarne solo alcuni. Nel 2000 l’artista ha raggiunto uno dei momenti più alti della sua carriera, impegnando l’intero anno in una lunghissima tournée dedicata a Bach con più di 100 concerti. Nel giugno di quest’anno la Deutsche Grammophon – di cui è artista esclusivo da più di trent’anni – ha pubblicato un cofanetto che raccoglie tutti i suoi 44 CD a suggello di una straordinaria carriera musicale. Fra i recenti riconoscimenti, nel 2019 la nomina a Membro Onorario della Royal Academy of Music e nel 2021 Accademico Onorario dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nello stesso anno ha ricevuto il premio Honorary Fellow dell’Accademia di musica e danza di Gerusalemme.
Il concerto si inserisce nell’ambito della rassegna “La musica da camera dal barocco al contemporaneo” sostenuta dalla Regione Lazio con il Fondo Unico 2021 sullo Spettacolo dal Vivo.
Biglietti: Mischa Maisky Teatro Olimpico da 20 a 30 euro. (tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita).
Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org
Si raccomanda la prenotazione e l’acquisto on line su filarmonicaromana.org.
L’ingresso in sala avverrà rispettando le disposizioni anti Covid.