Una scelta non certo causale quella dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che giovedì 7 ottobre alle ore 19.30 (repliche l’8 ottobre ore 20.30 e il 9 ottobre ore 18.00) inaugura la stagione sinfonica 2021/2022 con la Seconda Sinfonia “Resurrezione” di Gustav Mahler: sul podio, il neoDirettore Ospite Principale Jakub Hrůša, impegnato con l’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, il Coro diretto da Piero Monti, il soprano Rachel Willis-Sørensen e il contralto Wiebke Lehmkuhl.
“Se si crede, come io credo, che nessun altro compositore sia stato in grado di creare qualcosa di più alto e insieme spiritualmente profondo, la Seconda di Mahler è una sfida enorme per chi interpreta e per chi ascolta” commenta Hrůša in occasione della presentazione del concerto inaugurale che cade su una composizione che non solo vede impegnate tutte le compagini ceciliane, ma che rappresenta anche la scelta decisa segnare un momento simbolico, di speranza di ritorno a quella scontata“normalità” bruscamente interrotta dalla pandemia.
La Seconda di Mahler è un impegnativo debutto di stagione per Hrůša, Direttore principale dei Bamberger Symphoniker e ospite nei cartelloni delle maggiori orchestre, dai Wiener ai Berliner Philharmoniker, alla Chicago Symphony Orchestra, ma già acclamato dal pubblico ceciliano in occasione di alcune sue precedenti esecuzioni.
“Ero adolescente quando ho ascoltato per la prima volta Mahler, naturalmente non avevo ancora la profondità per poter sentire pienamente la sua musica, ma l’ho trovato subito meraviglioso – commenta Hrůša – L’ho sempre trovato magnifico e da direttore ho sempre eseguito Mahler tanto che ho deciso di diventare direttore d’orchestra per la sua musica”.
Il titolo “Resurrezione“, con cui è nota la Seconda Sinfonia, viene dall’ultimo dei cinque movimenti in cui Mahler esprime il trionfo della vita sulla morte in una lunga, poetica riflessione in musica.
La gestazione della Sinfonia fu molto lunga per Mahler, dal 1888 al 1894: il titolo“Resurrezione” deriva dall’ultimo dei cinque movimenti in cui l’autore esprime il trionfo della vita sulla morte in una lunga e poetica riflessione in musica, arrivata come suggestionerei corso del funerale del celebre direttore Hans von Bülow. E anche per il quinto movimento, proprio come in occasione del funerale, furono scelti i versi del poeta tedesco Friedrich Klopstock, un inno alla Resurrezione, che verranno intonati dal soprano americano Rachel Willis-Sørensen e del contralto tedesco Wiebke Lehmkuhl.
“La sinfonia è un unico corpo vivente composto dall’orchestra, dal coro e dai cantanti e ciascuno ha un un ruolo centrale proprio come fosse parte di una figura umana – le parole di Hrůša – la Resurrezione è stato il mio progetto prima della pandemia e ricominciare con questa sinfonia è un segno simbolico all’insegna della speranza e della positività per me è un grande privilegio quello che mi viene concesso: è un grande onore dirigere qui a Roma” ha concluso Hrůša che ha ricevuto dall’AD del Gruppo FS Italiane Luigi Ferraris, il Premio FS per le eccellenze musicali nazionali e internazionali.
“Si conferma il grande legame di Santa Cecilia con la Seconda di Mahler, una composizione alla quale torniamo sempre con grande piacere – il commento del Presidente dell’Accademia Michele dall’Ongaro – Stiamo riaprendo ed è importante tornare a sentire risuonare la musica dal vivo, è importante riporta il pubblico in sala”. Il concerto inaugurale di giovedì 7 ottobre sarà trasmesso in diretta su Rai Radio Tre e da Rai Cultura su Rai5 dalle ore 19.20, Biglietti da € 19 a €52, info su www.santacecilia.it – 06/8082058.
Fabiana Raponi