Una nuova “prima volta” per il Teatro Oscar: stavolta per una stagione vera e propria. Era ora. La bella notizia è che ci siamo, che in questo anno e mezzo non ci siamo accontentati di sopravvivere, che tutto questo dolore ci ha resi più vivi, che la paura, almeno per questa volta, non ha vinto. Nelle due estati da record, abbiamo continuamente rilanciato la posta con deSidera Bergamo Festival e col MotoTeatro, il nostro Apecar che ha portato deSidera ad animare la città. Ma adesso dobbiamo affrontare sfida più grande: ripartire con la stagione. Dopo due estati d’eccezione viene la vera sfida: la normalità, il tempo ordinario, la vita di tutti i giorni. Il teatro italiano ha sofferto già due false partenze, e il Teatro Oscar più di tutti è stato privato, causa covid, della sua normalità. Ora, incrociando le dita, partirà la prima vera stagione completa targata deSidera. Con la quale vogliamo costruire un rapporto stabile con un pubblico tutto nostro. Le paure sono ancora molte, ma siamo testardi e potete stare certi che ci proveremo fino in fondo. Avete guardato con simpatia il nostro tentativo e lo avete sostenuto venendo a teatro, finché è stato possibile, e noi ve ne siamo grati. E noi non daremo mai per scontata questa benevolenza, neanche se decideste di concederla per i prossimi 18 anni. E questo numero non è detto a caso dato che stiamo per firmare un accordo che ci vedrà gestori del Teatro Oscar per questo lungo tempo!
Chi sarà di nuovo dei nostri?
Prima di dare uno sguardo al nostro programma, vogliamo però spiegarvi il criterio per cui l’abbiamo pensato così.
Il teatro italiano sta attraversando un momento di difficoltà non solo per il venir meno di alcune figure carismatiche, ma soprattutto per l’indebolirsi di una cultura teatrale diffusa. Esistono grandi teatri, soprattutto a Milano, capaci di conservare un pubblico affezionato, ma le generazioni più giovani sono orientate verso altre forme di intrattenimento. Sempre che il teatro sia una di queste forme.
Il compito dei teatri italiani è perciò quello di rimettersi, con pazienza, a costruire, prima che un pubblico, una cultura. Il teatro, diceva Ronconi, è una forma di conoscenza basata sull’esperienza: ragione, emozione, passione.
Per questo il nostro programma non si presenta come una serie di spettacoli uno in fila all’altro, ma per ogni spettacolo tende a proporre un contenitore con interviste, incontri, approfondimenti, allo scopo di ripresentare testi e autori in tutta la loro capacità di interpellare il tempo in cui vivamo.
La stagione si apre giovedì 21 ottobre con Arianna Scommegna e la produzione ATIR di “Potevo essere io”, in scena fino al 23. Dal 26 al 31 ottobre il debutto milanese di Stivalaccio Teatro che porta in città la Trilogia del Commediante: “Don Chisciotte”, “Romeo e Giulietta” e “Il malato immaginario”. Novembre si apre, dal 4 al 6, con il progetto speciale Tre porte sulla notte: tre giorni di conferenze con il filosofo Sergio Givone, lo psicanalista e filosofo Paulo Barone e Adolfo Ceretti, criminologo con il teologo Pierluigi Banna. Seguiranno proiezioni di film e spettacoli, tra cui torna in scena Maurizio Donadoni. Ogni serata un diverso punto di vista per parlare del male, per fare Halloween a modo nostro, perché più impariamo a guardare il male in faccia e più è possibile evitarlo. Dal 17 novembre, con Ura Teatro e Fabrizio Pugliese in “L’acquasantissima” inizia la programmazione de I Teatro del Sacro che trovano casa all’Oscar con una rinnovata progettualità che guarda alla città di Milano e che seguirà con la presenza di Giovanna Mori e Jacob Olesen, il 25 novembre, con “Oibò son morto”, il 2 dicembre i Maniaci d’Amore con “Il desiderio segreto dei fossili di mare” e due prime assolute. Il 17 dicembre Bribude Teatro, compagnia vincitrice del bando di residenza “I Teatri del Sacro 2021” debutta con “Materiali per la morte della zia” e Teatro dei Venti, il 9 gennaio, con “Polittico della felicità”. A questi appuntamenti si inseriscono i progetti speciali:l’anteprima di Versus 2022 con Gaber vs Jannacci, che il 18 novembre saranno sostenuti da Gioele
Dix vs J-AX, arbitrati da Massimo Bernardini. Recupero della stagione 2020 anche la conferenza/spettacoli di Silvano Petrosino che il 26 e 27 novembre porta in scena “Le fiabe non raccontano favole” con il focus su Biancaneve. Altro debutto nazionale sarà quello di “Noi saremo felici ma chissà quando”, il 30 novembre e 1 dicembre, con Ksenija Marinovic. Infine, tra gli appuntamenti più attesi della prima parte del cartellone, il debutto del nuovo spettacolo di Giacomo Poretti con Daniela Cristofori prodotto da Teatro de Gli Incamminati/deSidera Teatro. “Funeral home” sarà in scena al Teatro Oscar dal 10 al 14 dicembre.
In secondo luogo, noi intendiamo la parola “teatro” nella maggiore ampiezza possibile: come luogo, cioè, del vedere e del guardare. Spazio, dunque, a spettacoli di qualità, ma anche a progetti dove il teatro possa offrire prospettive inedite sulla realtà, aiutandoci a superare la cortina (purtroppo inevitabile) dei luoghi comuni. Per questo abbiamo pensato a diversi contenitori che abbiamo denominato “progetti speciali”. Ne elenchiamo alcuni.
Tornano i contraddittori di Versus che sarà un viaggio nelle tante dualità che costituiscono, come dice Stefano Boeri, l’identità segreta di Milano: risott versus cazeula, Inter versus Milan, centro versus periferia, e via dicendo, con tanti ospiti d’eccezione. L’anteprima 2021 vedrà in “sfida” Gaber versus Jannacci, con Giolele Dix e J-Ax arbitrati da Massimo Bernardini. Novembre 2021 si aprirà con Tre porte sulla notte per tre giorni tra incontri, letture, film e spettacoli sul mistero del male. Novità che andrà in scena nella seconda parte della stagione da gennaio 2022 sono le trilogie Compleanno/Non-compleanno dove al focus dedicato a un grande anniversario (nel 2022 celebriamo il 100° anniversario della nascita di Pier Paolo Pasolini) se ne affiancherà uno dedicato a un altro personaggio (Beckett) per creare contatti inediti. Infine, sempre nella seconda parte della stagione, riproporremo i due grandi percorsi letterari interrotti prematuramente per la pandemia: le letture manzoniane di Milano e il suo romanzo con incontri dedicati al più grande scrittore e poeta milanese e ai mille saperi che la sua scrittura, come quella di Dante poeta del desiderio, che chiama in causa: storia sì ma anche scienza, medicina, giurisprudenza, superstizione, mitologia, psicanalisi…
La stagione sarà dedicata, infine, a Emanuele Banterle, fondatore del Teatro degli Incamminati e vicepresidente del Piccolo Teatro ma, soprattutto, capostipite della storia che ci ha condotti oggi qui. Ha avuto la cattiva idea di lasciarci dieci anni fa: troppo presto. Ma ci ha lasciato tante cose importanti, che noi non vogliamo perdere.
STAGIONE 2021/2022 PRIMA PARTE
OTTOBRE 2021
Gio 21, ven 22, sab 23 ottobre ore 20.30 POTEVO ESSERE IO
di Renata Ciaravino
con Arianna Scommegna
video e scelte musicali Elvio Longato luci Carlo Compare
produzione ATIR
“Potevo essere io” è il racconto di una bambina e un bambino che diventano grandi partendo dallo stesso cortile.
Due partenze, stessi presupposti. Ma finali diversi. E in mezzo la vita. “Potevo essere io” racconta una storia ma non è uno spettacolo di narrazione pura. Perché in scena ci sono anche quelle persone-personaggi che hanno attraversato la vita dei due protagonisti: un allenatore di kick boxing, una stella emergente del pop croato, un regista di film porno, una merciaia di Casal di Principe, una cartomante del quartiere di Niguarda… “Potevo essere io” racconta tutto questo cercando la lievità, la commedia che irrompe nella tragedia. Un allestimento scarno, le parole, pochi oggetti: il minimo indispensabile per una frontalità assunta, senza mediazioni. Una sola concessione: affianco alle parole ci saranno alcuni video, perché certe immagini evocano e insieme aiutano a non mentire. Il bambino che siamo stati è lì sgranato in super 8, mentre guarda distese di finestre dal nono piano di un palazzo senza balconi e una voce dice: “Girati, stiamo girando il filmino. Sorridi!”.
Mar 26 e ven 29 ottobre ore 20.30
DON CHISCIOTTE, TRAGICOMMEDIA DELL’ARTE soggetto originale Marco Zoppello
dialoghi Carlo Boso e Marco Zoppello
interpretazione e regia Michele Mori e Marco Zoppello produzione Stivalaccio Teatro / Teatro Stabile del Veneto
Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni sono due attori della celebre compagnia dei Comici Gelosi. Sono vivi per miracolo. Salgono sul palco per raccontare di come sono sfuggiti dalla forca grazie a Don Chisciotte. A partire dall’ultimo desiderio dei condannati a morte prendono il via le avventure di una delle coppie comiche più famose della storia della letteratura, filtrate dall’estro dei due saltimbanco che arrancano nel tentativo di procrastinare l’esecuzione. E se non rammentano la storia alla perfezione, poco importa, si improvvisa!
Uno spettacolo sul pubblico, per il pubblico e con il pubblico, perché è quest’ultimo che avrà il compito di salvare i due attori dalla morte… di salvare il teatro.
Abbiamo attinto in assoluta libertà a quel contenitore straordinario che è il Don Chisciotte, rimasticandolo in un tosco-veneto condito di emilianismi e francesismi e prendendoci il permesso di “tirare per la giacchetta” autori di assoluta rilevanza.
Mer 27 e sab 30 ottobre ore 20.30
ROMEO E GIULIETTA, L’AMORE È SALTIMBANCO soggetto originale e regia Marco Zoppello
con Anna De Franceschi, Michele Mori e Marco Zoppello produzione Stivalaccio Teatro/Teatro Stabile del Veneto
1574, Venezia in subbuglio. Per le calli circola la novella: Enrico III di Valois, diretto a Parigi per essere incoronato Re di Francia, passerà una notte nella Serenissima. Un onore per il Doge e per la città. Giulio Pasquati e Girolamo Salimbeni, coppia di ciarlatani saltimbanco, vengono incaricati di dare spettacolo in suo onore. Non una storia qualunque, la più grande storia d’amore che sia mai stata scritta: Romeo e Giulietta.
Due ore di tempo per prepararsi ad andare in scena, ma dove trovare la “Giulietta” giusta da far ammirare al principe Enrico? Ecco comparire Veronica Franco, poetessa e “honorata cortigiana” della Repubblica, disposta a cimentarsi nell’improbabile parte dell’illibata giovinetta. Si assiste ad una “prova aperta”, dove la storia del Bardo prende forma e sideforma nel mescolarsi di trame, di dialetti, canti, improvvisazioni, duelli e pantomime. Shakespeare per noi diventa materia viva nel quale immergere le mani, per portare sul palco, le grandi passioni dell’uomo.
Gio 28 ore 20.30
Dom 31 ottobre 16.30
IL MALATO IMMAGINARIO, L’ULTIMO VIAGGIO
soggetto originale e regia Marco Zoppello
con Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota, Marco Zoppello
produzione StivalaccioTeatro / Teatro Stabile del Veneto 1673, la recita de Il malato immaginario è a rischio, al Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo. Pasquati il tenta di portare a termine la serata ricorrendo ai vecchi compagni. L’insistenza dei commedianti è inarrestabile, Molière è costretto a cedere: lo spettacolo deve continuare! Poi un ritorno inaspettato: Madeleine Poquelin, figlia di Molière, fuggita dal convento dove era rinchiusa. Prende il via l’esilarante storia del Malato Argante, vecchio ipocondriaco che va dissipando la propria fortuna. Tra le astuzie della serva Tonina si intessono gli amori ostacolati della dolce Angelica con il giovane Cleante, tutto sotto l’occhio di Belinda, seconda moglie di Argante, intenta ad accaparrarsi la sua fortuna.
Un inno alla vita, cantato dai saltimbanchi, condito di una farsa feroce, intrisa di amore per il pubblico. I testi sono pre-testi per spiccare il salto nell’universo molieriano, improvvisandolo, cantandolo, nel gioco più totale del teatro.
NOVEMBRE 2021
LE TRE PORTE SULLA NOTTE
Il male, da due anni a questa parte, ci colpisce in tutti i modi. C’è il male fisico del contagio, quello delle disgrazie naturali e di quelle provocate dagli uomini, ci sono le guerre grandi e quelle minuscole, tra marito e moglie, tra padre e figlio, che insanguinano le cronache quotidiane. C’è poi il male della confusione generale, di mezzi d’informazione sempre alla ricerca del sensazionale, della malafede dei social, della violenza verbale e psicologica. C’è il male dell’ignoranza e di chi, pur vedendo e sapendo, non muove un dito. E così via, gli esempi non hanno fine. Tanto da farci credere – ed è l’errore più grande – che il mondo sia fatto solo di violenti, di disonesti e profittatori, di gente sempre pronta a incolpare il prossimo senza porsi mai una domanda su se stessi.
Ma noi sappiamo che non è così, che grazie a Dio le brave persone – anche se se ne parla poco – sono molto più numerose. E allora guardiamolo in faccia, il male. Per questo vogliamo fare Halloween a modo nostro, con tre giorni di letture, dibattiti, film e spettacoli sul tema del male. Perché più impariamo a guardarlo in faccia e più è possibile evitarlo.
Giovedì 4 novembre – PRIMA NOTTE “Metamorfosi” Venerdì 5 novembre – SECONDA NOTTE “L’attrattiva del male”
Sabato 6 novembre – TERZA NOTTE “L’occhio che vede il deserto non appartiene al deserto”
Gio 4 novembre
PRIMA NOTTE “Metamorfosi”
ore 18.30 – Luca Doninelli dialoga con Sergio Givone – filosofo Legge Giovanni Franzoni
ore 20.30 – PARASITE di Bong Joon
Guida alla visione di Guido Bertagna
La grande letteratura (da Sofocle a Manzoni a Camus) tratta il tema della peste come metafora di un male che toglie all’uomo, prima di ucciderne il corpo, ogni forma di personalità.
Il male minaccia innanzitutto l’io, i suoi tratti distintivi.
In questa prima notte ci faremo accompagnare prima da Manzoni, con l’aiuto di un grande filosofo, Sergio Givone, che ha dedicato al tema un grande saggio, “Metafisica della peste”; poi da un film, “Parasite”, con l’introduzione di padre Guido Bertagna.
Ven 5 novembre
SECONDA NOTTE “L’attrattiva del male”
ore 18.30 – Luca Doninelli dialoga con Paulo Barone – scrittore Legge Roberto Trifirò
ore 20.30 – LA CONFESSIONE dal capitolo censurato de I demoni di F. Dostoevskij con Mino Manni e regia Alberto Oliva
Il diavolo non avrebbe nessun successo se fosse brutto. Per poter dare inizio alla sua opera di svuotamento dell’umano non può non destare una potente attrattiva.
In questa seconda notte cominceremo con due letture “innocenti”, tratte dalla letteratura che erroneamente consideriamo destinata ai ragazzi: Pinocchio di Carlo Collodi e L’isola del tesoro di R. L. Stevenson. A penetrarne i segreti avremo con noi lo psicoanalista junghiano Paulo Barone.
La serata continuerà con lo spettacolo La confessione, tratto da una delle pagine più impressionanti de “I Demoni” di F. M. Dostoevskij e interpretato da Mino Manni.
Sab 6 novembre
TERZA NOTTE “L’occhio che vede il deserto non appartiene al deserto”
ore 18.30 – Luca Doninelli dialoga con Adolfo Ceretti (criminologo) e Pierluigi Banna (teologo)
Legge Debora Zuin
ore 20.30 – IL DIO DI ROSERIO di Giovanni Testori con Maurizio Donadoni
L’interrogativo sul male giunge a questi giorni, a queste ore. Il male non sta solo in quello che accade ma nel modo di raccontarlo, nel modo di comunicarlo. Parole e immagin possono combatterlo oppure moltiplicarlo. Servono lucidità e senso di responsabilità. In questa terza notte, dopo la lettura di tre grandi articoli di cronaca nera (da Buzzati, Pasolini e Testori), si aprirà un dibattito sulla situazione attuale con il criminologo Adolfo Ceretti e il teologo Pierluigi Banna.
A seguire, concluderà il minifestival lo spettacolo Il dio di Roserio, dal racconto di Giovanni Testori, dove il limitare tra bene e male corre sul filo sottilissimo della libertà umana.
Mer 17 novembre ore 20.30 L’ACQUASANTISSIMA
spettacolo vincitore I Teatri del Sacro 2019 testo Francesco Aiello, Fabrizio Pugliese diretto e interpretato da Fabrizio Pugliese produzione URA Teatro
La ‘Ndrangheta può contare su miti potenti, riti, norme e simboli di forte presa senza i quali sarebbe come un popolo senza religione. Grazie a questo i boss hanno costruito un’immagine di se da ‘uomini d’onore’, paladini dell’ordine chefanno giustizia, ma nella loro lunga storia non hanno mai difeso i deboli contro i forti o i poveri contro i ricchi: ogni mafia è un fenomeno di classi dirigenti, di potere.
Lo spettacolo indaga a fondo questa ambiguità fra linguaggio sacro e criminale con un monologo di grandissimo impatto che svela senza filtri le dinamiche che costruiscono l’immagine “sacra” della ‘Ndrangheta. ACQUASANTISSIMA nasce da un lunghissimo lavoro di ricerca sulla ‘Ndrangheta per sondarne la natura arcaica, la capacità silenziosa di ramificare le proprie azioni criminali, di creare quei legami che ne fanno una delle mafie più rispettate del mondo grazie alla commistione di rituali e regole di comportamento che la rendono una società parallela a quella ufficiale.
Gio 18 novembre ore 20.30 VERSUS Gaber/Jannacci Anteprima Versus 2022 Gioele Dix vs J-Ax
arbitra Massimo Bernardini
A grande richiesta, l’Oscar torna ad essere l’arena dove si sfidano i grandi miti di Milano.
L’anteprima di Versus è in programma già in questa prima parte della stagione, per un assaggio del ciclo competo che lanceremo nel 2022. Nel primo appuntamento, saranno evocati a un confronto due carismi della musica e del teatro, protagonisti indiscussi del cantautorato milanese: Giorgio Gaber e Enzo Jannacci. In loro difesa interverranno sul palco Gioele Dix e J-Ax, due stelle brillanti della comicità italiana. Arbitro della contesa sarà il milanese Massimo Bernardini, giornalista e conduttore televisivo.
Gio 25 novembre ore 20.30
OIBÒ SON MORTO
spettacolo vincitore I Teatri del Sacro 2009
scritto, diretto e interpretato da Giovanna Mori e Jacob Olesen disegno luci Luca Febbraro
Liberamente tratto da due romanzi di autori scandinavi Jan Fridegard e Arto Paasilinna, Oibò sono morto racconta di cosasuccede quando “la signora morte” ci viene a prendere, di cosa succede dopo, insomma, di cosa c’è nell’aldilà.
In Oibò sono morto i due attori Giovanna Mori, e Jacob Olesen, immaginano un luogo di passaggio tra la vita terrena el’eternità assoluta. Una specie di “non dove” dove le anime passano e soggiornano prima di andare, “dove non so”. Luogodal quale non si può tornare indietro, dove non si ha più ne freddo né caldo, né fame, né bisogno di andare dal parrucchiere, ma dove ancora si provano passioni, sentimenti e curiosità. Oibò sono morto è una riflessione sul senso della vita. Sul superamento della paura attraverso la fede nella vita.
Ven 26 e sab 27 novembre ore 20.30
LE FIABE NON RACCONTANO FAVOLE: BIANCANEVE conferenza spettacolo di Silvano Petrosino
con Silvano Petrosino
voce recitante Elisabetta Raimondi Lucchetti
al pianoforte Iacopo Petrosino
regia di Paolo Bignamini
La donna è in viaggio: in Biancaneve, come in Cappuccetto Rosso, una bambina s’incammina verso il suo diventare donna, e anche in questo caso vi è l’antagonista che cerca in tutti i modi di ostacolarla sognando perfino di distruggerla. Ma a differenza di Cappuccetto Rosso, qui è una donna e non un essere maschile ad opporsi alla giovane Biancaneve.
La Regina-matrigna non sopporta di vedere la bambina, ma perché? Qual è la terribile verità di fronte alla quale lo specchio non può evitare di porre questa donna matura? Qual è il ruolo che nel racconto svolgono i personaggi maschili come il cacciatore e, soprattutto, i sette nani? Perché la mela avvelenata è per metà bianca e per metà rossa? Perché Biancaneve, dopo aver mangiato la mela avvelenata, viene messa dai nani in una bara di cristallo?
Un severo racconto che è anche un formidabile piccolo saggio sull’esperienza della visione e, in particolare, sul sentimento dell’invidia che inevitabilmente evolve nella vendetta: infatti, chi guarda con invidia pensa e agisce secondo il principio della vendetta.
DICEMBRE 2021
Mar 30 novembre e mer 1 dicembre ore 20.30 NOI SAREMO FELICI MA CHISSÀ QUANDO
Debutto nazionale
da “Diario da Belgrado”
di Biljana Srbljanovic
con Ksenija Martinovic
regia di Paolo Bignamini
produzione Teatro de Gli Incamminati/deSidera Teatro/CTB Centro Teatrale Bresciano
Noi saremo felici ma chissà quando si ispira al “Diario di guerra” da Belgrado di Biljana Srbljanovic, affermata drammaturga serba che non ha voluto lasciare la città sotto attacco dalle forze armate della NATO nel 1999. Incontrare nuovamente le sue pagine più di vent’anni dopo ci mette di fronte ad un cortocircuito del tempo: la distanza dai fatti dovrebbe darci una lucidità che, però, perdiamo subito, nella palude dei torti e delle recriminazioni. Emerge la dimensione profondamente tragica di ogni guerra, quella che porta solo lutto e sconfitta. L’attrice Ksenija Martinovic è nata e cresciuta a Belgrado, e questa storia la coinvolge da vicino. Dall’osservatorio tutt’altro che sereno dell’oggi, “Diario da Belgrado” risuona per Ksenija come un’eco della sua storia personale.
Vincolati ai nuovi compromessi della libertà che dobbiamo accettare per salvare la nostra salute, leggere l’esperienza della quotidianità forzata da questa guerra è un doloroso specchio che ci ricorda quanto la realtà sia sempre più contraddittoria, lacerante e sfuggente di come la crediamo.
Gio 2 dicembre ore 20.30
IL DESIDERIO SEGRETO DEI FOSSILI DI MARE
spettacolo vincitore I Teatri del Sacro 2017
di Francesco D’Amore e Luciana Maniaci
con Francesco D’Amore, Luciana Maniaci, Christian De Filippo regia Francesco D’Amore, Luciana Maniaci
produzione Compagnia Maniaci D’Amore
Un muro cinge Petronia, il paese di pietra in cui vivono le sorelle Pania e Amita. Il muro serve a proteggere gli abitanti. Gli abitanti sono 73, da sempre. Nessuno nasce e nessuno muore a Petronia, perché nel paese di pietra non c’è acqua dunque non c’è vita. Pania da quando ha memoria aspetta un bambino che non partorirà mai. Amita, l’unica donna in paese rimasta senza marito, spaiata, sogna l’amore che non incontrerà mai.
Un giorno però un personaggio di una serie tv scivola oltre lo schermo, in carne e ossa. Si chiama Johnny Water, è un marinaio e porta con sé l’acqua. L’equilibrio del paese si inclina. Le cose iniziano ad accadere. Gli abitanti di Petronia scoprono le passioni, la vendetta, la colpa, i desideri, la gioia. La vita erompe. Ed è tutta colpa dello straniero venuto dal mare.
“Il desiderio segreto dei fossili di mare” è un testo divertente, crudo, lieve e durissimo. Una riflessione sulla paura del diverso, la paura della vita, la paura del divino.
Ven 10, sab 11, lun 13, mar 14 dicembre ore 20.30 Dom 12 dicembre ore 16.30
FUNERAL HOME
Debutto nazionale
di e con Daniela Cristofori e Giacomo Poretti
regia di Marco Zoppello
produzione Teatro de Gli Incamminati/deSidera Teatro
Una coppia di anziani, Lui e Lei, si sta recando ad un funerale: Lei sarebbe in ritardo, come al solito, Lui invece èsufficientemente in ansia di dover mancare l’appuntamento che alla fine arrivano un’ora e mezza prima della cerimonia.Ovviamente litigano. Come solo due anziani sanno litigare, con ferocia, ma anche molto teneramente. In realtà, dopo essersele dette di santa ragione su qualsiasi argomento, avrebbero anche il tempo di rendere omaggio all’amico caro, estinto, che è nella stanza accanto. Benché sia stato il suo migliore amico, Lui non ne vuole sapere. Perché? Ovvio: perché la morte lo terrorizza, come solo sa terrorizzare gli anziani, anzi non ne vorrebbe proprio parlare. Lei invece ne vuole parlare, eccome! Proprio come ne parlano gli anziani, curiosi, intimoriti, rassegnati e speranzosi.
Trascorreranno un’ora e mezza, Lui a sfuggire dalla realtà e Lei a cercare di riportarcelo. Un inseguimento follemente divertente e poetico. Ma alla fine si dovranno ricomporre perché stanno per arrivare gli amici e i parenti per la cerimonia. Che non si svolge in chiesa, ma in una funeral home.
Ven 17 dicembre 2021, ore 20.30
MATERIALI PER LA MORTE DELLA ZIA
Debutto nazionale
Vincitore del bando di residenza “I Teatri del Sacro 2021” Bribude Teatro
In via di definizione.
Dom 9 gennaio 2022, ore 16.30 POLITTICO DELLA FELICITÀ
Debutto nazionale
In collaborazione con I Teatri del Sacro Teatro dei venti
In via di definizione
PROGETTI SPECIALI
I TEATRI DEL SACRO
La settima edizione de I Teatri del Sacro accoglie lo slancio e l’energia di una nuova stagione post pandemica dando vita a una piccola, ma tenace, alleanza artistica e produttiva con il progetto di De Sidera al Teatro Oscar di Milano, sempre nel segno di un dialogo profondo fra l’azione teatrale e la ricerca spirituale. Un orizzonte di senso che, in questi tempi così drammaticamente segnati dalla fragilità e dalla vulnerabilità, si pone come impegno etico, oltre che estetico, in una dimensione di ascolto e di prossimità che vede il teatro come veicolo artistico di cura della persona e della comunità. In questa prospettiva la Rassegna prevede tre produzioni delle scorse edizioni de I Teatri del Sacro (Acquasantissima, di e con Fabrizio Pugliese, per la prima volta a Milano il 17 novembre; Oibò son morto, con Jacob Olesen e Giovanna Mori in scena il 25 novembre e il 9 dicembre Il desiderio segreto dei fossili di mare, dei Maniaci d’Amore) e due residenze artistiche che debutteranno in prima nazionale: il 13 dicembre Materiali per la morte della zia di Bribude Teatro (una riflessione sull’attualità della morte e sul valore dei rituali che oggi accompagnano il morire o vengono negati a chi muore in solitudine) e il 9 gennaio Polittico della Felicità del Teatro dei Venti (una partitura teatrale a quadri composta sulla declinazione contemporanea delle quattro virtù cardinali).
Una costellazione di spettacoli che, sotto la luce di diverse stelle, delinea la scia luminosa e inaspettata di una domanda del sacro che attraversa il segreto delle nostre inquietudini e dei nostri desideri quotidiani.
Fabrizio Fiaschini, direttore artistico I Teatri del Sacro
Anteprima debutti nazionali
Ven 17 dicembre 2021, ore 20.30
Materiali per la morte della zia Bribude Teatro
Dom 9 gennaio 2022, ore 16.30
Polittico della felicità Teatro Dei Venti
VERSUS
Col cartellone della nuova stagione abbiamo voluto raccogliere i frutti migliori della stagione arrestata dal Covid: tra questi non poteva mancare certamente il ciclo dei Versus, quattro incontri- scontri che mirano a svelare l’identità della nostra metropoli.
Conoscere l’anima di una città complessa come Milano significa anche tentare interpretazioni sintetiche che aiutano a entrare da porte inusuali nel suo spazio intimo. La città di Milano si manifesta sempre con un’anima duale: sempre due sono le evidenze contrapposte delle sue numerose eccellenze. E se facessimo un contraddittorio? Ospiti competenti si schiereranno, scriveranno e interpreteranno una perorazione del loro modo di vedere Milano e un
arbitro super partes li interrogherà e li metterà in competizione bonaria. Così in maniera divertente penetreremo in una conoscenza particolare della nostra grande città.
Anteprima Versus 2022
Gio 18 novembre 2021 ore 20.30 Gaber VERSUS Jannacci
Gioele Dix Vs J-Ax
arbitra Massimo Bernardini
DANTE POETA DEL DESIDERIO
In onore dei 700 anni dalla morte del sommo poeta fiorentino, i versi di Dante ci hanno accompagnato per tutta l’estate nella basilica di Sant’Ambrogio, a bordo di un apecar con il MotoTeatro: ora è tempo per la Commedia di riconquistare le luci della ribalta, riprendendo sul palco quanto il Covid aveva interrotto. A farci da Virgilio negli appuntamenti del ciclo sarà ancora una volta il professor Franco Nembrini, che da una vita gira la nostra penisola con fortunatissime letture dantesche, contraddistinte da un tono familiare e popolaresco.
MILANO E IL SUO ROMANZO
Torna il ciclo dedicato al romanzo di Milano per eccellenza: I Promessi Sposi, la guida ideale per chiunque desideri conoscere in profondità il carattere complesso, contraddittorio e unico di questa città e della sua gente.
Poche città al mondo possono vantare un ritratto come quello che Manzoni ha dedicato alla nostra. I Promessi Sposi è il punto di paragone di cui anche la Milano di oggi non può fare a meno, perché anche oggi, come allora, la città cerca continuamente un punto d’equilibrio tra memoria e innovazione, senso civico e accoglienza, cultura e carità. Nel ciclo di incontri incontri, coordinati dallo scrittore Luca Doninelli, alcuni esponenti della cultura milanese – scrittori, scienziati, artisti, operatori teatrali – si confronteranno con altrettante pagine tra le più significative del grande Romanzo, in un corpo-a-corpo che saprà cancellare i pregiudizi che la scuola ha accumulato su di esso.
COMPLEANNI E NON-COMPLEANNI. PASOLINI E BECKETT
Non c’è anno in cui non cada un anniversario. I personaggi illustri sono tanti e ciascuno ha a disposizione due anni, quello della nascita e quello della dipartita. Perciò è difficile che passi un anno senza che si debba, giustamente, ricordare qualcuno. Il 2021 è stato l’anno di Dante, il 22 sarà quello di Pasolini, il 23 di Testori. E così via.
Ma nel Paese delle Meraviglie (ricordate Alice?) si festeggiano i non-compleanni, e noi crediamo che il Teatro sia un modo di conoscere la realtà non attraverso discorsi o concetti, ma attraverso lo stupore. Ossia la meraviglia.
Ecco perché è bene, accanto ai doverosi, irrinunciabili compleanni, tenere d’occhio, di tanto in tanto, qualche non-compleanno. Anche perché spesso, se non ci inventiamo un’occasione, finiamo per dimenticare uomini, volti, opere, parole che viceversa vanno ricordati. Figure che ci hanno regalato bellezza, destato stupore, suscitato pensiero.
Perciò abbiamo deciso di affiancare, in una trilogia, un Compleanno a un Non-compleanno. E se il calendario ci offre il nome di Pier Paolo Pasolini, noi vogliamo affiancargli Samuel Beckett. E siamo certi che questi due giganti, messi uno vicino all’altro, avranno molte cose da dirsi. E da dire a noi.
INFORMAZIONI E BIGLIETTERIA
www.oscar-desidera.it
334 8541004 – info@oscar-desidera.it
BIGLIETTERIA
INTERO 18 €
RIDOTTO* 15 €
RIDOTTO ** 10 €
*Under 30, over 65
**Studenti universitari muniti di tesserino, scuole di teatro, famiglie, possessori deSidera card
Biglietto speciale 10 €
Le fiabe non raccontano favole
Parasite di Bong Joon-ho
Milano e il suo romanzo (progetto speciale 2022) Dante poeta del desiderio (progetto speciale 2022)
Abbonamento stagione
150 €
L’abbonamento libero permette di scegliere 10 spettacoli tra quelli disponibili in abbonamento. La scelta è libera nel corsodell’intera stagione. Non è obbligatorio scegliere gli spettacoli al momento dell’acquisto.
Abbonamento “prima parte”
60 €
4 spettacoli da scegliere tra quelli della prima parte della stagione, fino a gennaio 2022. La scelta andrà effettuata al momento dell’acquisto.
Abbonamento trilogia*
30 €
Tre porte sulla notte “Matamorfosi”, “L’attrattiva del male”, “L’occhio che vede il deserto non appartiene al deserto”Stivalaccio Teatro “Don Chisciotte”, “Romeo e Giulietta”, “Il malato immaginario”
Luigi d’Elia (in programma nella seconda parte della stagione) Compleanni Pasolini (in programma nella seconda parte della stagione)
Non-compleanni Beckett (in programma nella seconda parte della stagione)
*L’abbonamento alle trilogie prevede l’acquisto dei tre spettacoli in programma per ciascuna antologia
DESIDERA ORO CARD
500 €*
Una tessera per diventare, oltre che spettatore, anche amico, sostenitore e mecenate di deSidera Teatro Oscar.
Con questa tessera potrete venire a teatro tutte le volte che vorrete e godere delle opportunità più esclusive, tramite inviti e anteprime, dedicati ai titolari della tessera.
Acquistare la tessera deSidera gold significa desiderare, insieme a noi, un nuovo progetto culturale per la città di Milano. Non è un sogno, ma qualcosa di concreto che sta già accadendo.
Il vostro sostegno contribuirà a migliorare i servizi del teatro, permetterà di mantenere prezzi accessibili per tutti e finanzierà le nuove produzioni della stagione e i giovani artisti. *Acquistabile solo in biglietteria. Valida per due persone.
INFORMAZIONI
biglietteria@oscar-desidera.it
La biglietteria apre da 1 ora prima l’inizio dello spettacolo Biglietteria online su www.vivaticket.it
Ai possessori dei biglietti acquistati online in categoria ridotto verrà richiesto di esibire il documento dimostrativo all’ingresso della sala.
Un’iniziativa di
Teatro de Gli Incamminati
Partner culturale
Associazione Culturale InAtto
Partner artistico
I Teatri del Sacro
Con il contributo di
Fondazione Cariplo
Sponsor
Different Global