Tre appuntamenti
da ottobre a dicembre, come le tre Cantiche e una video clip per summa contemporanea dell’opera dantesca. L’Alighieri si fa ancora più moderno, musicale e multimediale. Così Como ha pensato di celebrarlo, in occasione dei 700 anni della morte, chiamando in città un nutrito gruppo di artisti e musicisti del panorama internazionale. Tremano vene e polsi? Loro hanno accettato di cimentarsi con il Sommo Poeta. Della bella scola fa parte anche Rossella Spinosa, musicista e compositrice milanese, che da oltre 10 anni è mente ed anima del Festival di Bellagio e del lago di Como.
“Non si può “riassumere” Dante – spiega Spinosa -: esaminatore profondo della cupidigia umana, stimolo per poeti, pittori, musicisti, coreografi, registi cinematografici, resta una fonte inesauribile di ispirazione e riflessione. Potersi interfacciare con la sua immensa opera, sotto molteplici aspetti, mi onora e sono grata di aver potuto provare a interpretare il suo pensiero, addentrandomi in una personalità poliedrica che non si può mai ritenere abbastanza conosciuta e indagata”.
LA COMMEDIA IN MUSICA
Dante 21 è il primo appuntamento della rassegna: si inizia giovedì 28 ottobre, alle 18.30, al Ridotto del teatro Sociale di Como, Sala Bianca. Il progetto porta la firma di Quartetto Indaco: nato a Fiesole nel 2007, è composto da Eleonora Matsuno e Ida Di Vita al violino, Jamiang Santi alla viola e Cosimo Carovani al cello. Insieme a Edizioni Sconfinarte i musicisti hanno chiamato a raccolta 34 compositori, per un omaggio collettivo all’Alighieri. Ad ognuno è stato affidato un canto dell’Inferno, come un viaggio in cui commentare, con parole e musiche nuove, versi antichi ed immortali. Fra gli interpreti, pronti a cimentarsi sul lago con le rime dantesche ecco, per citarne alcuni, Andrea Portera e Giampaolo Testoni ad aprire con in canti I e II. Il canto V di “Paolo e Francesca” è affidato a Carlo Galante; il “politico” canto VI di Cerbero e Ciacco a Gabriele Manca, mentre la chiusura porta la firma di Giovanni Sollima (Canto XXV) e Alessandro Solbiati (Canto XXXII). Rossella Spinosa si cimenta con Inferno XVII: “Siamo nel terzo girone, settimo cerchio, fra le pene e le fosse di violenti ed usurai, fino al volo aereo grazie all’apparizione di Gerione che deposita Dante e Virgilio all’ingresso delle Malebolge, come dire dall’orlo al baratro”, spiega la musicista, “Incisivo. Indelebile. Due minuti di musica per esprimere la poliedricità della paura, della forza, della resistenza, della scoperta. Una sfida per l’uomo e per la conoscenza”.
LA COMMEDIA IN VIDEO
Anche il secondo appuntamento è al teatro Sociale di Como: il 24 novembre, alle 18.30, in Sala Grande, tocca a La Mirabile Visione. Il film pre-sonoro degli Anni 20, per la regia di Luigi Sapelli, celebrerà in pellicola i 700 anni del Sommo Poeta. Si tratta di una prima assoluta per Como, affidata a Spinosa che eseguirà dal vivo musiche composte ad hoc per pianoforte solo, con cui ha dato voce alla pellicola, in un corposo live di due ore e mezzo. Sullo schermo sarà proiettata la versione restaurata, completa e definitiva, della pellicola, realizzata a cura del CNC – Archives Francaises du Film di Bois d’Arcy che ha recuperato i materiali del Centro Sperimentale di Cinematografia e della Cineteca Nazionale. Impegnativo e gratificante: così Rossella Spinosa definisce il suo approccio alla pellicola. “Il lavoro di sonorizzazione ha richiesto una continua frammentazione del materiale musicale, sia per commentare la vita del Sommo Poeta, che occupa la prima parte del film, sia le visioni di vita e poesia, presentate nella seconda parte”. La figura di Dante emerge con tutta la sua forza e determinazione di carattere: “Un modo per andare a fondo alla scoperta della persona, oltre che del poeta”, aggiunge la compositrice. Camillo Talamo veste i panni del Sommo Poeta, Lamberto Picasso è Guido Cavalcanti, Alfredo Boccolini è Corso Donati e Liliana Millanova come Beatrice Portinari. Il restauro della pellicola è stato realizzato in digitale, a cura del Centre National du Cinéma et de l’Image Animée di Parigi in sinergia con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, a partire da due copie italiane d’epoca.
Il film ha una struttura in episodi: a realizzarlo fu una équipe che aveva da poco realizzato il film I Borgia (1920). Nonostante la grandiosa campagna di lancio del 1921, il film ebbe una circolazione stentata, finché, alla fine del 1926, a seguito di una proiezione ufficiale alla presenza di Pietro Fedele, ministro della Pubblica Istruzione e illustre medievista, fu giudicato “strumento di alta propaganda spirituale e nazionale” e reimmesso, non solo nei circuiti commerciali, ma anche nei canali scolastici e parrocchiali. La pellicola si inserisce nell’ondata di propaganda per la ricostruzione dell’identità italiana dopo la prima guerra mondiale. Di grande suggestione sono le riprese in esterna, girate anche a Verona e Roma. Da non perdere, per esempio, la sequenza dell’ambasceria di Dante a Roma (parte I, episodio II, La crudeltà che fuor mi serra), in cui la delegazione fiorentina attraversa a cavallo la campagna romana, tra ruderi e acquedotti antichi, mescolandosi ai pellegrini in marcia per l’anno santo. Rossella Spinosa ha una grande esperienza nel campo: “Le pellicole del Muto sono poesie solo apparentemente “senza voce”. Ho iniziato ad interessarmi di cinema muto nel 2007, lavorando su pellicole imponenti, dai film di Fritz Lang a molti capolavori della cinematografia sovietica, passando per l’espressionismo di registi come Friedrich Murnau, Robert Wiene, Paul Wegener. Ho lavorato sui “classici” del genere comico come Chaplin, Keaton e Stanlio e Ollio. Per la “scuola italiana” ho composto lavori su Francesca Bertini e Lyda Borelli”.
DANTE E LE DONNE
Un terzo evento, a dicembre, sarà dedicato a Le Mistiche, donne fondamentali e contemporanee del Sommo Poeta e in parte citate nella Divina Commedia, con il testo della poetessa Antonetta Carrabs interpretato dall’autrice e le musiche composte ed eseguite live da Rossella Spinosa. Il Medioevo fu la prima età storica in cui le donne raggiunsero un grado di emancipazione sociale e culturale, cominciando a porre le basi di quelle rivendicazioni di parità e uguaglianza che sono ancora oggi oggetto di battaglie: Ildegarda di Bingen, scrittrice e teologa tedesca; Maria d’Oignies, figlia del Duecento, così granitica e umana nel suo credo e nel suo impegno nel lebbrosario. Ed ancora, le battaglie politiche di Caterina Benincasa e la spiritualità di Matilde di Magdeburgo, fra le più celebre menti del convento cistercense di Helfta ad Eisleben, l’Atene della mistica femminile tedesca. “Queste donne sfilano tutte fra parole e musica con il loro entusiasmo e con il loro “essere in Dio”, spiegano le artiste, “Una vera sfida al femminile che narra una storia di grandezza, al di là del tempo e dello spazio, nella permanenza dell’essere, in uno spettacolo in grado di raccontare il passato ma col linguaggio dell’oggi”.
DANTE IN CLIP
Infine, un progetto multimediale per il web. La Divina Commedia diviene una clip, anzi 100 clip, una per ogni canto delle tre cantiche del poema. A firmare ogni “quadro” in musica artisti in azione in diversi luoghi della città, per una special collection che sarà fruibile gratis online.
I dettagli degli appuntamenti sono su www.lakecomo.events.
Agli eventi si accede con green pass.
Per informazioni e biglietti: https://teatrosocialecomo.it/spettacoli/dante21-camera-con-musica-oggi/